30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Questa notte Maurizio Cevenini ha deciso di lasciarci. Non era passato neanche un anno da quando, capolista del PD alle elezioni comunali di Bologna, aveva raccolto il consenso di più di tredicimila bolognesi. Un record storico che segnava il grande consenso e il profondo affetto che tanta parte della città aveva per lui. Un segno di stima e di vicinanza dopo che aveva rinunciato a candidarsi a Sindaco di Bologna, un'elezione che tutti davano per scontata, per un problema di salute che lo aveva costretto a smorzare il suo entusiasmo e a rinunciare a quello era il sogno di una vita.
Da allora non aveva smesso il suo impegno, con quel suo particolare modo sempre cortese con tutti, attento al gioco di squadra, responsabile e meticoloso rispetto al lavoro da fare. Uno come lui, un outsider della politica, un civico che sapeva raccogliere consensi sulla sua persona la di là della lista, era però assai legato all'idea del partito come di una casa comune, un progetto condiviso da rispettare, una comunità di persone con cui condividere degli obiettivi.
Per quel suo modo affabile ed attento, in Consiglio comunale gli volevano bene tutti e tutti lo trattavano con grande rispetto, compagni di squadra o avversari politici che fossero.
Il Cev si era un po' intristito dai giorni di quell'exploit elettorale, un po' forse per l'occasione mancata, un po' per le preoccupazioni legate alla sua salute e la necessità di rallentare i suoi ritmi di vita. Ma non aveva perso il suo sorriso, forse un po' meno allegro ma sempre affabile e gentile. Anche per questo ci ha colti tutti di sorpresa, lasciandoci nello sgomento di chiederci il perché autentico di un gesto così ultimativo e di non sapere trovare la risposta, se mai ce n'è una in questi casi.
Il nostro abbraccio va a Federica, sua figlia,e alla moglie. Per tutti noi, il Cev continua ad esserci.