
30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Ad inizio seduta in Consiglio comunale il consigliere Vinicio Zanetti è intervenuto sulla festa interanzionale della donna.
Di seguito il testo dell'intervento.
L’8 marzo è la festa internazionale della donna, ovvero un’occasione simbolica, ma fondamentale che ci consente certo di ricordare ogni anno le conquiste politiche, sociali ed economiche fatte, ma soprattutto mantenere viva e alta l’attenzione sulle discriminazioni e le violenze che ancora oggi troppe donne nel mondo e in Italia subiscono.
Negli Stati Uniti è stata istituita nel 1909, mentre in Italia si celebra dal 1922 e vanta quindi una storia molto lunga e articolata.
Penso ad esempio al dibattito di inizio secolo quando l’internazionale socialista si batteva per il diritto di voto alle donne. Dal dopoguerra in avanti, poi, molti partiti politici e molte esponenti proseguirono quella battaglia per una piena parità di diritti e una eguale partecipazione delle donne alla vita civile, sociale e politica del Paese.
Per onorare e celebrare davvero l’8 marzo nel suo significato più profondo, dobbiamo quindi - a mio avviso - considerare questa giornata come un momento di riflessione e di sintesi rispetto a ogni azione, ogni comportamento, ogni parola che mettiamo in atto ogni giorno dell’anno. Come un cerchio che l’8 marzo si chiude e che l’8 marzo si riapre per diventare nel corso del tempo sempre più largo e consapevole.
Occorre quindi impegnarsi quotidianamente per fare in modo che le donne siano rispettate, considerate alla pari degli uomini (pur nelle evidenti e belle differenze) perché solo con una vera parità, potremmo aspirare a una società più giusta.
Tanti passi sono stati fatti nel corso del tempo, ma ancora oggi rimangono evidenti, inqualificabili e ingiustificabili disuguaglianze che abbiamo il dovere, come uomini, come istituzioni, come rappresentanti del popolo, di eliminare, di combattere, di sconfiggere.
Penso innanzitutto alla piaga più tremenda, il femminicidio, il quale, purtroppo, rappresenta ancora oggi una strage immane di cui sono state vittime 116 donne nel 2016, 1740 negli ultimi 10 e anche nei primi mesi di quest’anno purtroppo ce ne sono state troppe.
Poi penso alla condizione della donna nel mondo del lavoro che passa attraverso ingiustizie e disuguaglianze quali retribuzioni più basse rispetto agli uomini, strade più tortuose per fare carriera, pregiudizi, violenze verbali, fisiche e psicologiche delle quali spesso leggiamo e sentiamo testimonianze e che sono intollerabili e inaccettabili.
Infine penso all’arretratezza e inadeguatezza spesso delle politiche per il welfare che non riescono ancora ad essere all’altezza dei bisogni delle donne che hanno il diritto di diventare madri senza rinunciare al lavoro e alla carriera, ma che troppo spesso si vedono costrette a fare delle scelte. E su questo, chi se non noi deve dare delle risposte?
Tuttavia è il cambiamento culturale, a livello profondo, il punto da cui dobbiamo partire. E dobbiamo attuarlo prestando sempre più attenzione alle azioni che compiamo, al linguaggio che utilizziamo, ai comportamenti che abbiamo.
Mi avvio a concludere, ma non senza prima essermi complimentato con la Presidente e la Presidenza tutta per il ricco e articolato calendario che è stato messo a punto per celebrare l’8 marzo. A partire dal focus sul rapporto tra donne e mondo del lavoro, le commissioni consiliari su vari argomenti, il premio Tina Anselmi fino al consiglio comunale straordinario di venerdì 10 marzo.
Chiudo dicendo che lo sciopero che molte sigle sindacali hanno promosso per l’8 marzo rappresenta certamente una scelta forte, ma come tutti gli scioperi vanno rispettati. Alcune lavoratrici aderiranno, altre no, chi per scelta, chi per necessità. Ma penso che la battaglia per la parità, il rispetto e l’uguaglianza sia comune a tutte quante. E quindi a questa battaglia devono partecipare anche gli uomini, ingranaggi fondamentali di una sfida culturale, sociale, politica che appartiene a tutti.
Penso invece che le istituzioni e la politica a tutti i livelli debbano lavorare e lavorare tanto, perché è il nostro ruolo, è l’impegno che abbiamo assunto davanti ai nostri cittadini per migliorare la società nella quale viviamo e per arrivare finalmente ad una vera parità tra donne e uomini.