30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
L'importante ruolo delle istituzioni nella lotta alla povertà educativa nell'intervento di inizio seduta del consigliere comunale di Francesco Errani di lunedì 23 gennaio 2017.
Di seguito il testo dell'intervento, in allegato inoltre il comunicato stampa.
Se guardiamo al contesto in cui viviamo, c’è il rischio, prodotto dalla cultura individualista, di una povertà educativa ancor più ampia di quella economica, che richiama la necessità di una priorità di investimento sociale e culturale da parte delle Istituzioni, per ridurre le disuguaglianze di opportunità di sviluppo cognitivo e di competenze sociali, per prendersi cura soprattutto dei più deboli.
Save the Children ci ricorda che in Italia il 64% dei minori nell’ultimo anno non ha svolto almeno quattro attività tra: andare a teatro o ad un concerto, visitare musei, siti archeologici o monumenti, svolgere regolarmente attività sportive o utilizzare internet. E che il 48% dei minori tra 6 e 17 anni non ha letto neanche un libro. Le cause? Povertà della famiglia di appartenenza, insufficienza delle strutture scolastiche, inadeguatezza dell’offerta formativa.
I luoghi della cultura, musei in testa, possono concretamente assumere la lotta contro la povertà educativa come uno degli obiettivi di missione principali. Le attività educative e aggregative di musei e biblioteche devono essere centrali se vogliamo davvero che siano istituzioni ancora più inclusive.
Il Comune di Bologna è impegnato per promuovere un’idea di Bologna come città dei diritti e delle pari opportunità, investendo su scuola, cultura e educazione.
Anche per l'anno scolastico 2016/2017 l'Istituzione Bologna Musei offre gratuitamente una quota di attività didattiche alle scuole del territorio che presentino un progetto legato alla valorizzazione delle collezioni museali, con una particolare attenzione per i progetti che utilizzano il patrimonio culturale come mezzo di integrazione e inclusione sociale. Mentre dall'Archeologico al Medievale, dal MAMbo alle Collezioni di Palazzo d'Accursio, dal Museo della Musica a quello per la Memoria di Ustica, i musei comunali di Bologna aprono le porte gratuitamente alle scuole ma anche a tutti gli studenti dell'Ateneo bolognese, l'Istituzione culturale più importante della nostra città, l'Università di Bologna, ha deciso invece di rendere a pagamento i laboratori e le visite guidate nei musei universitari per le scuole di Bologna.
L'Università di Bologna, istituzione che più di ogni altra dovrebbe essere di stimolo e di servizio per la cultura, chiede due euro a bambino per l'accesso delle scolaresche alle visite guidate ed ai laboratori dei musei universitari.
Credo che l'Università debba rivedere questa decisione, in particolare in anni, come sono quelli in cui stiamo vivendo, di sofferenza economica delle famiglie e di aumento delle disuguaglianze sociali e soprattutto culturali ed educative. Anche perché le scolaresche, oggi estasiate davanti al grande scheletro del diplodoco e del pesce luna, saranno gli studenti universitari di domani, i laureati, i ricercatori e soprattutto saranno cittadini più o meno capaci di civiltà in relazione agli strumenti culturali di cui avranno avuto l'opportunità di fruire.
Il rischio è di interrompere la collaborazione tra le scuole della nostra città e i musei dell'Università. Il rischio, se i musei saranno a pagamento, è che i bambini delle nostre scuole non ci potranno andare. È un errore, un grave errore.
Credo sia importante un confronto tra l'Amministrazione comunale e l'Università di Bologna per definire insieme le modalità di accesso delle nostre scolaresche ai musei cittadini.