30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Intervento di inizio seduta del Consigliere comunale PD Corrado Melega
Simona Lembi sulla scomparsa del docente bolognese, autore di "Carcere e fabbrica"
Nella seduta di martedì 20 dicembre 2011 con un intervento di inizio seduta il Consigliere comunale Pd Corrado Melega ha ricordato il ginecologo Prof. Luciano Bovicelli, scomparso all'età di 76 anni.
Uno dei massimi esperti a livello internazionale della diagnosi prenatale, nel 1980 fu direttore della clinca ginecologica, ostetrica e fisiopatologica del Sant'Orsola. Nel 1993 divenne direttore della scuola di specializzazione in ginecologia e ostetricia dell'Università, dove insegnava dal 1973. Il centro bolognese del Sant'Orsola divenne un punto di riferimento nazionale per i trattamenti delle patologie materno-fetali. Fu tra i primi al mondo a eseguire l'amniocentesi precoce e contribuì alla creazione di rtecniche di prelievo della villocenmtesi e della cordocentesi.
CONSIGLIO COMUNALE
Grazie Presidente. Intervengo oggi per ricordare il Professore Luciano Bovicelli, uno dei maggiori protagonisti della medicina bolognese dell'ultimo mezzo secolo e della radicale trasformazione e modernizzazione della disciplina ostrica avvenuta tra gli anni settanta e ottanta. Ho conosciuto Bovicelli nel 1969, ero laureato da pochi mesi ed ero appena entrato nella scuola di specialità, come tutti gli specializzandi, oltre ai compiti di routine, cioè cartelle, pressioni, prelievi, esami di laboratorio, allora li facevamo noi e non le macchine automatiche, il luogo dove si passava la maggior parte della giornata, che andava dalle sette alle diciannove era la sala parto. Bovicelli, faceva parte di un gruppo di colleghi poco più anziani di noi, già specialisti, che insieme alle ostetriche più esperte ci insegnavano il mestiere. Allora, l'ostetricia aveva pochi armi diagnostiche a disposizione, una macchina complicata da manovrare ed imprecisa per registrare il battito cardiaco fetale e il glorioso stetoscopio di Pinard, meglio conosciuto tra noi con il nome di Trombino. Quando nel 1986 apparve in clinica il primo ecografo, fu accolto in genere con scetticismo. Ricordo un fallimento nell'individuare una gravidanza gemellare, che sembrò segnare la fine dello strumento. Fu proprio Bovicelli a capire per primo, quale straordinario aiuto avrebbe potuto essere per i professionisti quella macchina. Poi i perfezionamenti e la possibilità di vedere il feto, valutando i movimenti, seguendone lo sviluppo, diagnosticarne le malformazioni, fino ad individuare strutture di pochi millimetri, gli diedero ragione, cambiando radicalmente l'ostetricia e trasformandola in una scienza. Bovicelli, dando prova di grandi doti organizzative, oltre che scientifiche, intanto aveva radunato attorno a sé un gruppo di giovani colleghi, che avrebbero formato negli anni un'unità operativa, la fisiopatologia prenatale, che insieme alla fisiopatologia della riproduzione guidata da Flamini, è stata per lungo tempo un vanto della Clinica Universitaria. La medicina perinatale ha fatto a partire da quei lontani anni, sotto la spinta di studiosi come Bovicelli, passi da gigante, con l'amniocentesi e la villocentesi, le donne e le coppie sono diventate protagonisti attivi della salute loro e dei loro figli. La fetoscopia, ha permesso con l'introduzione in cavità uterina di uno strumento contemporaneamente ottico ed operativo, di osservare direttamente il feto e di compiere interventi chirurgici, quali ad esempio le trasfusioni. Il gruppo di Bovicelli, lo ricordo, ha eseguito la prima fetoscopia in Italia, tra le prime in Europa. Anche dopo aver lasciato l'assistenza e l'insegnamento, Bovicelli ha continuato ad essere un punto di riferimento per i suoi allievi e per i colleghi in generale. Si può certamente dire che, se le donne di Bologna e non solo di Bologna, possono disporre di esami probabilmente migliori, che in altre parti del Paese, ciò si deve sicuramente alla lungimiranza ed alla tenacia di Luciano Bovicelli. Grazie.