
30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Corrado Melega a favore della proposta della Fondazione Golinelli
Area ex Sabiem, investimenti per la riqualificazioneClaudio Mazzanti sul progetto di polo didattico nell'area industriale
Il bilancio della cittàLa discussione in Consiglio comunale sul bilancio di previsione 2013
Economia, eccellenze del bolognese per Philip MorrisFrancesco Critelli sull'accordo a Crespellano favorito dalla mediazione delle Amministrazioni
Di seguito l'intervento del consigliere Claudio Mazzanti sul bilancio e relative deliberazioni:
Grazie, Presidente. Per la verità, ho seguito in Commissione la discussione che è stata fatta sul bilancio, dalla quale credo che sia emerso un dato, che peraltro è emerso anche negli interventi che hanno preceduto il mio: credo che mai come in questa circostanza noi ci siamo trovati a discutere un bilancio che ha nessun punto di riferimento certo da un punto di vista economico-finanziario da parte delle indicazioni e ddi punti base di riferimento che la legislazione economica nazionale ci doveva dare. Ho letto sulla stampa, sui giornali economici di interventi anche di altri sindaci, sindaci anche di estrazione, colore politico e maggioranza completamente differenti, che hanno manifestato in modo uniforme questa opinione di incertezza, questa valutazione di incertezza. La cosa che mi ha colpito è proprio questa uniformità. Ho sentito l'intervento sulle televisioni nazionali del Sindaco di Pavia, che è il Presidente dell'Anci, del Pdl, ho sentito l'intervento del Sindaco di Varese, della Lega Nord, ho sentito l'intervento del Sindaco di Torino Fassino, e tutti grosso modo dicevano le stesse identiche cose. Credo che sia questo il tema. Pertanto, capisco la difficoltà, che poi è stata spiegata in Commissione in modo molto chiaro, in modo molto netto, da parte dell'Assessore al Bilancio e dei tecnici che ci hanno illustrato questa situazione, capisco qual è lo stato d’animo con cui gli amministratori si trovano a dovere affrontare questo bilancio. Peraltro credo che il primo intervento di oggi abbia spiegato in maniera molto chiara e netta questa situazione. Io farò un intervento molto breve, perché credo che nelle illustrazioni che sono state fatte in Commissione e le spiegazioni date abbiano ben chiarito il contesto. Fatta questa premessa di carattere generale, voglio intervenire prevalentemente su due punti. Il primo riguarda quello che l'Amministrazione ha indicato nel piano generale sul territorio e l'attuazione di quelli che sono i disegni di sviluppo urbano, che credo che bene centrino le priorità. Sottolineo un punto, che mi sembra doveroso sottolineare, che in quel documento – guarda caso il Governo nazionale l'altro giorno ha parlato di risparmio del suolo – presentato dalla Giunta punta in modo massiccio alla riqualificazione urbana, punta al riuso del territorio già consumato con interventi precedenti, punta in modo netto – e il bando fatto sulla riqualificazione da questo punto di vista è indicativo – a quest’obiettivo. Nella relazione di presentazione del bilancio, quindi, questa Amministrazione ha anticipato un provvedimento che l'Assessore (...) dell'Agricoltura ha illustrato nella conferenza stampa di presentazione del decreto del fare, in modo molto netto. Ebbene, possiamo dire che, come Comune di Bologna, siamo stati lungimiranti. Ed infatti nel Piano Strategico il richiamo che viene fatto all'uso del suolo è un richiamo di una riga e mezzo che ricorda che dei reali (usi?, ndr) agricoli di Bologna praticamente uno è quello interessante che potrebbe avere una possibilità, ma il resto è la riqualificazione. Peraltro, in quel settore noi coniughiamo alcune questioni importanti. La prima: rimodulare e riorganizzare delle aree che generalmente scontano problemi pesantissimi di degrado. In questa sede abbiamo parlato delle aree ferroviarie, delle aree militari, delle ex aree industriali. Se noi facciamo la somma di tutto, arriviamo a Bologna e nel suo hinterland immediato a parlare di oltre 8 milioni di metri quadrati, una seconda città. È bene che questo sia un punto di riferimento importante. Credo che questo segnale che Bologna dà sia un segnale che andrebbe portato, e andrà portato, anche nelle sedi provinciali e regionali per dire che noi abbiamo dato un segnale importante, su cui è bene cominciare a ragionare. Anche se debbo dire che su questa strada anche i sindaci dell'hinterland e dell'area metropolitana hanno, da questo punto di vista, già dato indicazioni di questo tipo nel Piano Provinciale. Il Comune di Bologna ha voluto rimarcarlo, ha voluto anticiparlo. Ci stiamo lavorando, l'abbiamo messo nel nostro Piano Generale. L'altra questione è che questi piani, oltre a riqualificare, ci permettono anche di introitare delle risorse importanti, perché quelle parti che sono andate – non dimentichiamolo –, in una carenza generale di oneri di urbanizzazione, con una decurtazione degli introiti tradizionali che il Comune di Bologna aveva, ci hanno permesso – e per fortuna – di potere in parte compensare questa voce del bilancio comunale. A mio avviso, questa è la strada giusta, bene, procediamo, andiamo avanti, continuiamo su questa strada, però l'appello che faccio all'Amministrazione è di avere ulteriore coraggio, nel senso di andare oltre. A breve apriremo un capitolo importante, che è la modifica del regolamento edilizio, ecco, io credo che lì noi dobbiamo avere più coraggio ancora, proprio nello spirito della semplificazione, proprio nello spirito di non focalizzarci molto sugli usi, ma sulla sostenibilità reale di quell'ambito territoriale su cui si decide di intervenire, se vogliamo dare concretezza alle indicazioni che noi giustamente abbiamo messo nel bilancio comunale. Credo che questo sia uno dei punti fondamentali e importanti di coerenza che dobbiamo dimostrare, se vogliamo rispettare quanto diciamo nel bilancio del Comune di Bologna. Credo che questo sia uno dei dati. Se voi, in questi giorni, avete avuto occasione, da questo punto di vista, di guardare i nuovi accordi presi col Demanio, alcune annose questioni, qui abbiamo visto la sfilata, giustamente, di protesta dei sindacati, SABIEM – potrei fare un lungo elenco – ed altri che sono stati coinvolti… che cosa significa questo sia per le entrate sia per dare risposte alla cittadinanza. Ecco, credo che questo sia un punto importante che noi mettiamo in questo bilancio, in questa strategia generale che ci diamo. Inoltre, se siamo coerenti, occorre che noi sviluppiamo su questo e, se non ho colto male le parole dell'Assessore al Bilancio, sulla revisione del Piano degli Investimenti, perché io noto, ma devo dire che l'Assessore mi ha anticipato, l'ha detto in più salse, una distonia di fatto tra quella che è la linea di indirizzo del piano strategico generale rispetto ad un piano degli investimenti che per forza e obbligatoriamente noi abbiamo dovuto fare ad ottobre. Vi è una distonia evidente in quel piano. Dal punto di vista tecnico non possiamo fare altro, è evidente, è palese, perché se noi andiamo a vedere come ci poniamo rispetto ai piani, visto che noi puntiamo non su nuove urbanizzazioni, se non in parte minimale, prima ho spiegato come, ma puntiamo sulla riqualificazione, ebbene, quel piano degli investimenti lo dobbiamo modulare su questa voce. Credo quindi che non più tardi di luglio, quindi a breve, ci dobbiamo mettere intorno un tavolo e dare coerenza tra quello che è questo piano e quello che uscirà dal tavolo governativo per chiudere questa partita dei bilanci dei comuni, ed essere coerenti rispetto a quanto noi diciamo del nostro piano degli investimenti. Perché quando noi diciamo che rispetto ai quartieri abbiamo mantenute ferme, ancorché in una situazione di difficoltà e di tagli, la voce del sociale e la voce delle scuole, lì c’è un punto su cui dobbiamo essere coerenti sul piano degli investimenti, rispetto alle cose di cui dicevo prima, per dare spazio a quegli interventi edilizi che oggettivamente ci permettono di dare delle risposte, anche in presenza di finanziamenti che ci potrebbero essere di gestione ma che non trovano un riscontro sul piano della fattibilità, perché abbiamo dei blocchi e dei vincoli che di fatto non ci permettono di intervenire, ad esempio, sul fronte del disagio giovanile, che non ci permettono di intervenire sul fronte della realizzazione di nuovi plessi scolastici, che non ci permettono di intervenire sul fronte degli interventi sociali rispetto al meccanismo della terza età, ma non perché non ci sia la volontà. Se noi leggiamo quelle relazioni, si evince chiaramente il perché. A meno che qualcuno non voglia strumentalmente cavalcare una tigre che non porta da nessuna parte, bisogna che ci si metta lì con coerenza, vedendo che cosa succede, quali sono le partite, come queste partite si chiudono e quali risorse noi riusciamo a portare a casa, per portare una risposta a quei piani che noi vorremmo attuare in un contesto di difficoltà pesante dal punto di vista economico. Ebbene, io credo che questi siano, almeno per quanto riguarda la mia valutazione rispetto all'ambito che mi trovo a curare in sede di Consiglio, i punti che ci debbono far riflettere su cui lavorare in modo molto serio, applicato, per chiudere in modo positivo un bilancio che, pur con tutte le difficoltà, credo abbia comunque dimostrato che, ancora una volta, Bologna riesce a dare una risposta e riesce a mantenere ferme quelli che sono le sue tradizioni e i suoi punti saldi: sociale, sviluppo, riqualificazione del territorio. Credo che questo sia un punto importante, significativo, con degli sforzi notevoli, perché credo che, pur con tutte le difficoltà, anche da un punto di vista di un piano che è un compendio importante sul piano culturale, di sforzi ne sono fatti, ma anche lì avremmo bisogno di rimodulare quel piano degli investimenti per dare alcune risposte. Questo è quanto mi sento di dire, ed è l'intervento che ho voluto fare per dare un contributo in questa fase di interventi rispetto ai punti che più ci interessano e che più riteniamo importanti, e per dare atto anch’io all'Amministrazione, all'Assessore e a tutta la Giunta, di avere comunque dato un contributo, una prospettiva al bilancio e alla città importante, pur in un contesto estremamente difficile. Naturalmente, da questo punto di vista, seguirò in questi giorni tutte le altre fasi di discussione del bilancio. Credo che in tempi brevi dobbiamo mettere mano, come dicevo, alla rimodulazione del piano degli investimenti, che è il punto focale vero, se vogliamo portare a casa quegli obiettivi che ci siamo dati, pur con le difficoltà che ci sono. Grazie.