30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Consigliere Francesco Critelli
Grazie Presidente. Sulla tragedia che ha colpito le popolazioni abruzzesi, la città dell'Aquila, alcuni comuni limitrofi già molto si è detto.
Io, come ciascuno di noi, ho seguito e seguo le vicende di un evento che ad oggi ha provocato 294 morti, 1500 feriti e 55 mila sfollati.
Io in questo intervento, prima di presentare in conclusione un ordine del giorno, vorrei soffermarmi brevemente su due aspetti che mi hanno colpito e che credo debbano in qualche modo rimanere al centro dell'attenzione, e cioè un po' due elementi che rappresentano una simbologia molto forte all'interno di questa sciagura: da una parte il crollo, l'inagibilità dell'ospedale, dell'ospedale San Salvatore e delle sedi dello Stato, per cui come hanno riportato alcuni quotidiani a L'Aquila è crollato anche fisicamente lo Stato, e dall'altro il crollo della casa dello studente, crollo in cui hanno perso la vita otto ragazzi e ragazze.
Parto dalla questione dell'ospedale e della sede delle istituzioni, perché a L'Aquila l'ospedale San Salvatore, inaugurato definitivamente nel 2000, è completamente inagibile, sono crollati i reparti di degenza, di laboratori e sale operatorie.
Di quell'ospedale manca il certificato dell'agibilità e quell'ospedale non risulta nelle mappe catastali.
Credo che questo in qualche modo rappresenti anche un male che ha colpito troppo a lungo il nostro paese, su alcune strutture che in realtà dovrebbero rappresentare un primo, immediato e naturale punto di riferimento per i cittadini e che invece sono le prime a crollare, così come a L'Aquila è letteralmente crollato lo Stato perché il palazzo della Prefettura completamente a terra, così come la sede del Comune, della Provincia, della Regione, la sede del Catasto e l'università.
Cioè sono i simboli, sono i luoghi delle istituzioni, sono quei posti che - come dicevo prima - più di altri dovrebbero rappresentare una presenza dello Stato e delle istituzioni e che invece sono crollate e che invece sono inagibili.
È di queste ultimissime ore il tentativo di riorganizzare alcuni uffici pubblici all'interno delle strutture messe a disposizione dalla Protezione Civile.
Poi la casa dello studente.
La casa dello studente che ristrutturata l'11 luglio del 2003, il 12 novembre del 2004, il 6 Maggio del 2005, che è caduta, che è crollata e sotto quelle macerie hanno perso la vita otto ragazzi, otto tra studenti e studentesse il numero non è drammaticamente maggiore solo perché era una domenica notte, perché alcuni studenti erano via come il caso di Cecilia una studentessa che spaventata dalle crepe e presenti a causa delle scosse che avevano preceduto a quella drammatica, aveva lasciato quella struttura o altri studenti che a causa delle continue scosse che da alcuni mesi colpivano la città dell'Aquila avevano deciso di anticipare le vacanze pasquali, altrimenti il già tragico bilancio si sarebbe ulteriormente aggravato.
A me l'episodio della casa dello studente, anche per la mia storia personale, per quelle che sono le mie sensibilità, diciamo che è l'aspetto che mi ha colpito di più. Mi ha colpito di più perché lì hanno perso la vita ragazzi e ragazze che da altre regioni erano andate a L'Aquila per studiare e per costruirsi un futuro.
La ragazza che aveva abbandonato la notte prima del crollo quell'edificio ha detto: "Qui ci sono solo ragazzi e ragazze non abbienti", perché il primo anno per entrare si accede nella casa dello studente che altro non è se non uno studentato, ci si accede solo per requisiti di reddito e, negli anni successivi ai requisiti di reddito, si aggiungono quelli del merito.
Io Presidente arrivo rapidamente alla questione che riguarda la nostra città e l'ordine del giorno che presento, perché anche nel nostro territorio sono, vivono diverse persone che sono nate e che hanno ancora le loro radici nei luoghi colpiti dalla tragedia del terremoto, un episodio ci è stato rappresentato dalla signora Giuseppina Lauria, così come apparso in un articolo su un quotidiano locale, La Repubblica, nella giornata di venerdì. È una signora che vive a L'Aquila ma la cui figlia è venuta per studiare a Bologna, oggi lavora ed è residente nella nostra città, che è scappata da quella tragedia con la casa inagibile dopo una breve permanenza nelle tendopoli e che ha chiesto aiuto alla nostra città perché sono persone, così come tante altre, private di una immediata disponibilità materiale oltre che dei generi di prima necessità, e nel caso specifico anche dei medicinali che servono alla signora per curare un ulcera in forma aggravata.
Per cui io Presidente presento un ordine del giorno che però chiedo che venga poi istruito in Commissione, e leggo solo rapidamente le ultime parti:
"Il Consiglio Comunale di Bologna, preso atto che nella nostra città sono residenti o domiciliati molti cittadini nati nei luoghi del disastro, coinvolti direttamente nella tragedia che ha tolto loro casa, affitti, disponibilità materiale. Valutato che la città di Bologna da sempre si contraddistingue per la sua capacità di essere solidale e vicina alle persone colpite da simili eventi, anche se nate lontano dai suoi confini ma oggi pienamente cittadini del nostro territorio, esprime cordoglio per le vittime e solidarietà, vicinanza e sostegno per quelli che rimasti in vita fanno i conti con la privazione degli affetti e della loro quotidianità, impegna la Giunta a valutare la possibilità di avviare in tempi brevi un censimento delle persone che, residenti o domiciliati a Bologna, siano coinvolte nella tragedia del terremoto abruzzese in modo da prevedere in maniera straordinaria, in accordo con i servizi sociali, forme di assistenza e di sostegno per coloro i quali oggi si trovano in situazione di disagio o necessità".
Penso che per la nostra città sarebbe al bell'esempio prendersi cura di quelle persone che originarie dell'Aquila e degli altri centri colpiti dal terremoto, oggi vivono nella nostra città e hanno un immediato bisogno di sostegno e di vicinanza. Grazie Presidente.