30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Consigliere Corrado Melega
Grazie Presidente. Quando ho letto le prime notizie su quello che è successo alla clinica Santa Rita, il primo pensiero è stato "non ci posso credere", perché sono colleghi e quindi è anche difficile.
Sono assolutamente consapevole che la mia professione non è una missione, come viene spesso pomposamente affermato, fare il medico talvolta è difficile, ma molto più spesso è necessario sapere ascoltare, usare con buon senso le proprie conoscenze, e mantenerle aggiornate.
Talvolta queste coordinate si perdono per desiderio di denaro, più spesso per cedimento alla routine, che fa perdere di vista il fatto che abbiamo a che fare con degli esseri umani, e con le loro storie.
Poi saltano fuori episodi come quello di Milano, dove colleghi hanno trasformato la cura in un terribile e avvilente mercato, e allora la nostra categoria prova vergogna e delusione, per non avere saputo individuare e bloccare questi delitti.
La lettura dell'intercettazione, a proposito di intercettazioni da cassare, è terribile per chi come me, e come molti ha sempre lavorato, cercando prima di tutto di non fare danni, né fisici e né morali.
Ma la condanna materiale e morale dei medici, secondo me, non è sufficiente; la magistratura, e spero l'ordine dei medici, faranno il loro lavoro.
Penso però che dovrebbe entrare in campo anche la politica, perché episodi come Santa Rita condannano il modello sanitario di liberalizzazione delle prestazioni, che è il fiore all'occhiello di alcune regioni, con in testa a tutti la Lombardia.
Il sistema di compensazione a DRG, cioè con compensi fissi secondo le patologie, secondo le terapie e secondo le varie complicazioni è in sé un buon sistema: ha ridotto i ricoveri inutili, ha cancellato l'idea di un ospedale come parcheggio.
Ha fatto però nascere una nuova razza di medici, che prospera soprattutto nella spedalità privata, cioè i cacciatori di interventi.
Infatti tra il 2000 e il 2005 i ricoveri nelle strutture pubbliche sono calati di quasi l'1%, mentre nelle strutture private, che assorbono tra il 10 e il 25% della spesa sanitaria, sono aumentati del 18%.
Si possono così sentire telefonate terribili, del tipo: "bisogna cercare più polmoni e più mammelle".
Quindi questo modello sanitario, che vede - come dicevo prima - la Lombardia in primo piano e che tante volte abbiamo sentito elogiare perché dava ai cittadini la più assoluta libertà, ha evidentemente fallito.
Non ha posto limiti al ricorso alle strutture private e pur avendo criteri di accreditamento di buona qualità non è stato in grado di eseguire controlli, se non sporadici e insignificanti, e comunque le valutazioni di efficienza ed efficacia sono state fatte a posteriori, al contrario di quanto avviene in Emilia ed in altre regioni.
Per cui in Lombardia a fronte di un 56% di spesa sanitaria pubblica, abbiamo un 44% di spesa sanitaria privata; nella nostra Regione, invece, i dati danno il 68 contro il 32%.
Si arriva così a risultati abnormi, come ad un esagerato numero di bypass coronarici, un esagerato numero di doppler, un esagerato numero di tagli cesarei rispetto alla media europea.
Insieme a episodi gravissimi, come il Santa Rita, troviamo in Lombardia episodi altrettanto significativi, il Poliambulatorio Galeazzi, l'Ospedale San Raffaele, lo scandalo Longostrevi.
La politica ha dato carta bianca ai privati, ed ora si rifugia dietro la solita formula: sono eccezioni.
Poi certo le liste d'attesa in Lombardia sono meno significative rispetto a quelle che si hanno in altre regioni, però il prezzo pagato, da molti degli assistiti, è quello che ho appena detto.
I miei colleghi lombardi mi dicono che in Lombardia nessuna nomina, in campo sanitario, viene fatta se non c'è prima l'imprimatur di Comunione e Liberazione.
Il Presidente Formigoni è un autorevole rappresentante di questa organizzazione: mi aspetto da lui che revochi deleghe, che chieda dimissioni, che prenda provvedimenti restrittivi.
In Parlamento il Sottosegretario Fazio ha fatto una relazione, per il Governo, molto generica, molto addolcita, rivolta soprattutto a dire cosa farà il Governo nel futuro, a proposito di cose dette e ancora da fare, ma in realtà senza mai prendere posizione, senza mai condannare e senza mai dire quali sono stati gli errori amministravi, talvolta colpevoli e talvolta anche incolpevoli o comunque inconsci.
Questo sarebbe un buon segnale, anche perché noi operatori della sanità leggiamo, in questi giorni, che nei prossimi provvedimenti finanziari del Governo ci saranno tagli alla sanità per circa 3 miliardi di euro, e pensiamo ancora una volta che verranno penalizzate quelle strutture che lavorano seriamente, che lavorano bene, e che sono più controllate, e quindi più facilmente possono essere ridotte.
Io quindi spero che da questo episodio si traggano conseguenze importanti per quello che riguarda la medicina e la sua organizzazione.
Grazie.