30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Nota stampa del presidente Francesco Critelli
Regolamento di polizia urbana e presidio del territorioFrancesco Critelli sulle richieste di modifica al regolamento di Polizia urbana
Intervento della consigliera Mariaraffaella Ferri su Dispositivi di contrasto della prostituzione (odg 98 e 124/2015) del 16.2.2015
La prostituzione: tema molto sentito, sempre attuale, assai complesso, e mi verrebbe da dire...mai risolto. L'odg di Bernardini e la Lega impegna la giunta ad arginare la prostituzione sulle vie della città e l'invita a sollecitare l'Anci perché a sua volta solleciti il parlamento a legiferare contro la prostituzione in strada, in particolare regolamentandola nelle abitazioni private.
Non è il primo odg che chiede di intervenire sul fenomeno, mi ricollego anche quello della collega Cocconcelli che chiede di tassare i proventi.
I problemi sono reali, e come dicevo, sempre attuali, come dimostra l'acceso dibattito riaperto
dalla proposta di un municipio di Roma di creare zone a luci rosse all'Eur, quartiere peraltro già considerato ad alto tasso di prostituzione. Anche in questo caso, come nelle città che hanno sperimentato la creazione di "zone dedicate/riservate alla prostituzione", le polemiche e la contestazione dei residenti contrari superano di gran lunga quelle dei favorevoli.
Per quanto riguarda l'invito a promuovere nuove proposte di legge, targate Anci o Regione Emilia-Romagna, ho cercato di documentarmi su quanto e' depositato, ma non ancora discusso, in Parlamento: solo fra il 2013 e 2014 sono stati depositati 12 Disegni di Legge d'iniziativa parlamentare.
Per evidenziarne solo qualcuno, segnalo quello del Sen. Razzi (FI) che propone - cito - la
"Disciplina dell'esercizio professionale della Prostituzione, tramite l'introduzione dell'attività di
Operatore di Assistenza Sessuale, regolamentando i luoghi di esercizio della prostituzione, con
l'intento di eliminare l'adescamento in strada, ovvero in luogo pubblico, dei clienti, evitando ai
cittadini di dover assistere e far assistere ai propri famigliari minorenni, sgradevoli visioni notturne e diurne di prostitute vestite in maniera minima e volgare per adescare più facilmente la clientela che, se in automobile, crea anche pericolo al regolare scorrimento del traffico". La proposta prevede la costituzione di ditte individuali, Società di persone o Società cooperative, per esercitare l'attività' in dimore private - se prive di conviventi minori - in studi professionali o in locali pubblici ad uso dedicato ed esclusivo.
Delle 4 proposte di legge presentate da parlamentari del Pd, una privilegia la prevenzione del fenomeno e i percorsi di reinserimento sociale, una s'incentra sulle - cito - "Modifiche al codice penale e altre disposizioni concernenti la prevenzione e la disciplina dell'esercizio della
prostituzione, la riduzione del danno e il reinserimento sociale dei soggetti che la praticano,
nonché l'individuazione di aree per il suo esercizio e la tutela delle comunità locali"; un'altra punta al contrasto del fenomeno e un'altra ancora - quella citata dalla collega Cocconcelli - sottoscritta in forma bipartisan anche da esponenti di FI, Sel, M5S, ne promuove la regolamentazione, riconoscendo la prostituzione come un lavoro a tutti gli effetti, quando e' liberamente esercitata, e inasprendo l'azione di contrasto e le pene, nel caso di sfruttamento e di riduzione in schiavitù delle persone.
Infine, nelle due proposte della Lega, si promuove l'esercizio legalizzato della prostituzione in
case private, previa autorizzazione del Questore e se ne disciplina l'esercizio, prevedendo
interventi di carattere preventivo e sanitario, quali - cito - "le visite di controllo da parte delle
aziende sanitarie locali, su richiesta delle persone che esercitano l'attività di prostituzione, l'obbligo di accertamento sanitario ogni sei mesi e l'obbligo di interrompere l'esercizio dell'attività nel caso siano accertate patologie sessualmente trasmissibili", oltre al sistema di tassazione della professione, i provvedimenti in materia di ordine pubblico e altro ancora.
Molte proposte dunque, ciascuna a proprio modo molto articolate, con alcune convergenze e
molte differenziazioni di visione e di strategia d'intervento. Non si sente quindi il bisogno di
aggiungerne ancora, quanto, piuttosto auspicare che si avvii presto la discussione
parlamentare e che si arrivi in tempi celeri a dotare il Paese di dispositivi di legge all'altezza dei tempi, che consentano d'intervenire, efficacemente e in modo complessivo, per prevenire, contrastare, regolamentare il fenomeno.
Nel fare questo però auspico che i nostri legislatori e tutti quelli che intendono risolvere i problemi legati alla prostituzione, continuino ad interrogarsi sulle questioni culturali che ne stanno alla base, continuino a chiedersi perché la prostituzione conservi un potere tanto attrattivo da resistere al tempo e al susseguirsi delle generazioni, continuino ad indagare il rapporto fra sesso e denaro, sulle relazioni di potere tra i sessi, sul rapporto tra sesso e lavoro, continuando a chiedersi se è proprio vero che il lavoro sessuale sia un lavoro come un altro. Per non illudersi che, eliminando il reato di favoreggiamento o facendo pagare le tasse e facendo iscrivere chi si prostituisce alla camera di commercio, si risolva l'eterna questione morale dello sfruttamento del corpo umano, la questione della messa a profitto, cioè dell'approfittarsi sessualmente, di una persona, fosse anche "consenziente" o per sua scelta.