30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Marco Lombardelli, Consigliere del Gruppo PD, interviene ad inizio seduta e presenta un OdG
Paolo Natali, Consigliere del Gruppo PD, interviene sostenendo l'OdG del Consigliere Lombardelli
Grazie Presidente.
Alcuni giorni fa il Parlamento italiano ha approvato con 320 voti a favore e 270 contrari la fiducia al Governo sul cosiddetto Decreto Salva Infrazioni. Il Decreto Ronchi definisce che tutte le gestioni di servizi pubblici tornano ad essere affidati a gara. Le gestioni già affidate in house, cioè a società controllate dell'Amministrazione che le assegna l'appalto diretto potranno proseguire dopo il 2010, solo se i privati acquisiranno il 40% del capitale.
Per le società quotate in borsa il termine slitta al 2013, ma la quota pubblica scende al 30% entro il 2015 e i soci privati verranno selezionati con gara. Penso si debba affrontare, discutere i diversi provvedimenti con oculatezza e senza preconcetti, ma a me pare che siamo di fronte a una decisione profondamente sbagliata.
Un provvedimento affrettato poco discusso, dove il Governo ha posto per la ventiseiesima volta la fiducia, esautorando, come già accaduto troppe volte, il Parlamento. Leggo poi che l'esecutivo guidato da Berlusconi dice che, di fatto, l'acqua rimane un bene pubblico e io aggiungo anche il fatto che questo è accaduto anche grazie a un ordine del giorno del Partito democratico che ha consentito più volte, per la precisione sei, di mandare sotto il Governo in sede parlamentare.
Ma al contempo la normativa approvata prevede che la gestione privata dell'acqua possa essere affidata ai privati e vengono stabilite modalità sia in via ordinaria, sia in via straordinaria. In sostanza per via ordinaria la gestione dell'acqua viene affidata a un soggetto privato, tramite gara pubblica, oppure la gestione può essere affidata anche senza gara, ma a una società mista, pubblico/privata.
Mentre per via straordinaria, in casi eccezionali la gestione del servizio idrico può essere affidato in via diretta, cioè senza gara a una società pubblica o privata. Stiamo di fronte all'ennesimo provvedimento che taglia con l'accetta il tema in oggetto, derubricando il confronto. Un provvedimento che s'inserisce, peraltro, in quelli già adottati da questo Governo, provvedimenti decisamente nefasti, come quelli sui temi della scuola, della sicurezza, della giustizia e dell'economia.
Penso che occorre ripensare a questa scelta e trovo singolare l'atteggiamento della Lega Nord che ancora una volta s'inabissa di fronte ai provvedimenti governativi, quelli più controversi, votando a occhi chiusi. Un atteggiamento incoerente che avalla politiche centralistiche alla faccia del tanto sbandierato federalismo.
Un provvedimento, quello approvato, che rischia seriamente di mettere in difficoltà le scelte prodotte anche a livello regionale. In Emilia Romagna, infatti, si sta cercando di migliorare la qualità a fronte di tariffe eque e sostenibili e quest'iniziativa, peraltro, mina anche i rapporti tra Stato e Regioni.
Un Decreto poi che ci porta dritti, dritti alla privatizzazione imposta, perché, di fatto, per Decreto di Hera con scompensi anche a livello di mercato. Come ha anche richiamato l'Assessore Rossi pochi giorni fa, un conto è scegliere una strada, un conto che la strada sia obbligata. Potremmo trovarci di fronte all'incremento dei costi a carico dei contribuenti, alla svolta di quote pubbliche a prezzi più bassi, rispetto al valore effettivo.
Se il problema reale è quello di contenere, risolvere i problemi dovuti allo spreco, derivante dalla carenza del sistema idrico, si calcola che sia circa un terzo dei metri cubi erogati vengano dispersi, allora si doveva intervenire sulle reti e sul loro ammodernamento e sulla loro manutenzione e non su altro.
In più a aggravare tutto ciò c'è il richiamo anche dell'Authority che, sì, avalla quel provvedimento, ma che sottolinea, come manchi un'autorità che stabilisca qualità e tariffa. Ribadisco. Qui non si tratta di fare battaglie ideologhe di vecchio stampo su pubblico o privato. Si tratta di usare, ho finito, il buonsenso e di discutere attentamente nelle sedi specifiche e di confrontarsi sui progetti, coinvolgendo i soggetti interessati, cominciando dalle Regioni e dagli Enti su scelte così significative, magari anche ripensandole.
Ridurre i costi e migliorare i servizi è stato detto. Chi non lo vorrebbe. Lo si può fare, ma senza usare l'accetta. Su questo punto Presidente avanzo la presentazione di un ordine del giorno che porto alla Presidenza. È un ordine del giorno, ovviamente, aperto. So che altri colleghi di maggioranza avanzeranno altrettanto testi nel corso di questa discussione. L'impegno è quello poi di avanzare un dibattito serio in sede di Commissione, quindi, non chiedo che venga ammesso all'ordine del giorno del Consiglio per poi arrivare a un testo unitario di maggioranza.