30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Consigliere Emilio Lonardo
Vorrei dire al Presidente Sofri - che non so se sia in aula in questo momento - che non è che non volessi commemorare Luciano Spolaore, che, per altro, non conoscevo bene, ma della cui Osteria io, come tanti di noi, eravamo saltuari frequentatori - come per altro tante generazioni di bolognesi! Volevo, però, soffermarmi principalmente sul tema di che fine fanno le vecchie botteghe di Bologna. Solo due paole sull'Osteria del Sole. Di una osteria, un posto dove si mesce vino in Vicolo Ranocchi si ha notizia fin 1452, quindi uno dei locali più antichi della città, e, al di là di tutta quella bella gente, Della Valle, Montezemolo, eccetera citata prima, a me interessa che era frequentata da tanti bolognesi "normali", da tanti studenti, da tanti ex studenti, da tante persone comuni che andavano, come si può e si deve fare in una città civile, a bersi un bicchere di vino portandosi il "cartoccio" di mortadella, di crescenta e di pane comprato nei negozi lì intorno. Credo che questo fosse l'elemento caratterizzante del "Sole", oltre alla sua antichità, come luogo di mescita di vini, dal fascino indubbio delle sue mura un po' - anzi, molto! - ingiallite. Credo che questo fosse il fascino fondamentale dell'Osteria del Sole dove generazioni di bolognesi, vecchi e nuovi, di gente che è nata qui, di gente che è nata altrove, di studenti universitari, sono andati, fino a dicembre, a fare feste di laurea, a parlare del mondo, a parlare di politica, di amore e di tutto quello di cui in particolare gli adolescenti o gli ex adolescenti, parlano. Premesso questo, io credo che l'Amministrazione Comunale abbia degli strumenti utili per salvaguardare le vecchie botteghe e i vecchi luoghi che sono entrati nella cultura della città come esercizi commerciali, ma anche come luoghi che erano semmai a servizio dei cittadini, e non solo, quindi, esercizi commerciali privati. Credo, però, che questa strumentazione, come quella che riguarda le antiche botteghe, si sta dimostrando non sufficiente, se, appunto, luoghi come l'Osteria del Sole chiudono senza che si possa fare niente per evitarne la chiusura. Sappiamo che questo dipende a volte da questioni legate alla conciliabilità dei costi e delle attività di un determinato esercizio con la necessità di rispondere alle normative sanitarie ed edilizie. A volte dipende, invece, dal fatto, come nel caso dell'osteria del Sole, chei la proprietà, guardando legittimamente al proprio personale profitto, non è interessata alla continuazione di attività che i gestori, oramai anziani, decidono di abbandonare. Per questo motivo ho scritto un ordine del giorno che vorrei presentare ai colleghi, che leggo rapidamente, perché ci sia un impegno maggiore da parte dell'Amministrazione e anche la ricerca di definire strumentazioni più adeguate perché non solo non si ripetano casi come quella dell'Osteria del Sole, ma che si possa recuperare alcuni dei casi che negli ultimi anni si sono persi, a partire dall'Osteria del Sole.
"Premesso che anche recentemente si è assistito alla chiusura di esercizi commerciali di rilevante valore storico e turistico, quale l'Osteria dell'Orsa di Vicolo dei Ranocchi, e che la stessa prospettiva delle piccole attività commerciali in zone di elevato valore storico quali il Quadrilatero, sono state recentemente messe in discussione da scelte dei singoli proprietari immobiliari che non tengono nel debito conto l'interesse culturale e storico di taluni esercizi e luoghi e le conseguenze negative delle loro scelte negative sul piccolo commercio, constatato che le cause per cui questi esercizi e luoghi chiudono le attività e risiedono spesso nella difficoltà e nella difficile possibilità di conciliare per motivi strutturali e economici il mantenimento delle caratteristiche originali del luogo con le norme di carattere edilizio sanitario in vigore, oppure in scelte della proprietà che sono dettate dal legittimo interesse economico ma che non tengono conto del valore sociale e culturale di questi luoghi; constatato che la valutazione relativa agli interventi di carattere edilizio sanitario relativo a questi luoghi nonché altre decisioni relative alla destinazione dei medesimi sono spesso di competenza di differenti Amministrazioni, constatato che l'Amministrazione Pubblica, che ha un più evidente interesse generale al mantenimento di questo esercizio e luoghi è il Comune, considerato che vecchie botteghe, mercatini tradizionali e antichi locali di servizio hanno una rilevanza storica, artistica che li rendono una attrattiva turistica, oltre che un riferimento per il commercio, il tempo libero e la vita quotidiana dei cittadini bolognesi e che per questo è obiettivo dell'Amministrazione Comunale salvaguardarli o renderli di nuovo disponibili alla fruizione dei cittadini, secondo le loro caratteristiche tradizionali ed il loro ruolo nella cultura della città. Considerato che gli strumenti già a disposizione dell'Amministrazione Comunale per la tutela di questi importanti esercizi o luoghi, si dimostrano, evidentemente, insufficienti, impegna il Sindaco e la Giunta a predisporre piani e strumenti adeguati per la salvaguardia di vecchie botteghe, mercatini tradizionali e antichi locali di servizio che abbiano caratteristiche oggettive o ampiamente riconosciute di interesse storico o artistico o legate al modo di vita tradizionale dei bolognesi. A coordinare l'attività delle varie Amministrazioni pubbliche e interessate delle proprietà e dei gestori al fine di mantenere in attività o di ripristinare i luoghi che rispondono a queste caratteristiche." Grazie.