
30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Mariaraffaella Ferri sui gravi episodi in Parlamento
Il Consiglio comunale contro sessismo e omofobiaIntervento della consigliera Maria Raffaella Ferri
Grazie Presidente. Ringrazio il Consigliere Cipriani per avermi a sua volta ringraziato, non ce ne era bisogno, perché ritengo sia importante che il Consiglio comunale si possa esprimere su quanto è accaduto nelle ultime giornate. Mi riferisco sia alla vicenda della Consigliera Salsi, che alle parole dell’Assessore del Comune di Ferrara Luigi Marattin, riferite al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Ritengo che quando un istituzione come la nostra, decida di discutere di affermazioni poco felici bene ha fatto il Consigliera Lama a portare la solidarietà non solo sua a Federica Salsi e al Presidente Vendola, ci sono due possibilità: da una parte c’è quella di utilizzare l’episodio per un dibattito di tipo strumentale, dall’altra c’è, invece, l’obbligo politico, etico e morale, di dire delle parole chiare e precise. Non è intenzione mia, né del gruppo del Partito Democratico entrare nella discussione interna al Movimento Cinque Stelle, non è questo che ci compete, ognuno di noi deve avere rispetto della dialettica interna a qualsiasi forza politica, si chiami movimento o si chiami partito. A ciascuno di noi, però, preme dire che certe frasi, certe affermazioni, una certa concezione della politica in senso padronale, non possono essere patrimonio comune nell’istituzione cittadina di Bologna. Questo lo dico e lo ribadisco perché è difficile intervenire sul merito delle gravi affermazioni di Grillo da una parte e dell’Assessore Marattin dall’altra, senza lasciarsi tirare per la giacchetta. Lo sottolineo ancora, non è questa l'intenzione del gruppo consiliare del Partito Democratico. Noi non prendiamo le parti di nessuno, però diciamo un “no” grande e determinato ad una politica che usa affermazioni sessiste,maschiliste, e omofobe per esprimere una sua diversità di pensiero. Noi diciamo no ad una politica che, nel corso degli ultimi venti anni, ha sostituito il confronto tra idee, con le offese, ha sostituito il confronto tra idee differenti con posizioni da show di basso o bassissimo profilo. Non me ne vogliano i colleghi del PDL che hanno deciso di non partecipare al voto, ma la loro non partecipazione al voto non mi sorprende, non mi sorprende perché è da quella parte che è venuto innanzitutto, l’alimentare un certo modo di intendere il confronto politico. Non mi sorprende la loro non partecipazione al voto, perché qui non si tratta di prendere una delle due parti rispetto ad una discussione interna, ma si tratta di ribadire con forza che il Consiglio comunale di Bologna rispedisce al mittente, tanto le affermazioni sessiste di Beppe Grillo, tanto le affermazioni omofobe dell’Assessore di Ferrara, che non fanno parte del nostro patrimonio culturale, ma non del patrimonio culturale di una singola forza consiliare, ma dell’istituzione tutta, perché noi respingiamo le volgari parole rivolte al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, che è un mio interlocutore politico, con il quale non sempre mi trovo d’accordo, ma con cui solidarizzo e solidarizzo con lui e con tutte quelle persone omosessuali, che si sono sentite offese nella loro dignità di cittadini da un esponente del mio partito e non mi interessa con chi si schiera alle primarie quell’esponente del mio partito. Non mi interessa a quale corrente è appartenuto, potrebbe anche essere una persona che la pensa come me su tutto, ma da quelle parole, da quelle affermazioni io mi sento offeso e da quelle parole e da quelle affermazioni io prendo le distanze, perché il mio partito non è un partito che tiene dentro di se quel modo di intendere il confronto politico e la stessa cosa valga per chi pensa di confrontarsi al proprio interno con delle parole che offendono l’essere donna. Si può essere d’accordo o no con Federica Salsi, con Federica tante volte non mi sono trovato d’accordo, tante volte ho anche litigato politicamente, però ritengo che l’utilizzo di certe frasi nasconda una visione della politica distorta, volgare e offensiva nei confronti di ciascuno di noi, a prescindere dal genere e a prescindere dall’orientamento sessuale. Per questo mi sono adoperato, affinché i due ordini del giorno potessero convergere in un unico testo e per questo io mi auguro che il voto del Consiglio comunale sia favorevole, nella misura più ampia possibile, perché qui non si tratta di schierarsi nel dibattito interno al Movimento Cinque Stelle o di tirare per la giacchetta un esponente del mio partito solo perché ha scelto un campo rispetto ad un altro alle elezioni primarie, non me ne frega niente! Qui si tratta di difendere tutti insieme la dignità di chi sceglie di fare politica. Qui si tratta di difendere tutti insieme la diversità degli orientamenti sessuali, qui si tratta di difendere tutti insieme la parità tra i generi. Il resto della polemica lo si lascia ai diretti interessati, ciò che spetta ad ogni singolo Consigliere, ad ogni singola forza politica e a tutti noi insieme nella nostra veste di rappresentanti delle istituzioni, è dire che il Comune di Bologna e il Consiglio comunale della città di Bologna, respongono queste parole, perché dietro queste parole c’è una visione della politica, che porta oggi centinaia di migliaia di cittadini a preferire di rimanere nelle loro case, piuttosto che recarsi ai seggi e votare in occasione di un’elezione democratica, come quella ultima della Regione Sicilia. È questo il compito che ci compete, è questo il compito cui nessuno di noi si può e si deve sottrarre, quello di dire che la politica e i suoi interlocutori e i suoi protagonisti, hanno una dignità, capace di separare la diversità di opinioni e anche la discussione che ci appassiona e di cui ci nutriamo a vicenda, con il rispetto fondamentale dell’essere umano e della sua dignità a prescindere dal suo genere e a prescindere dal suo orientamento sessuale. Per tutto ciò da questa aula devono arrivare delle parole chiare nei confronti di Federica Salsi, nei confronti del Presidente Vendola e nei confronti di tutte quelle donne e di tutti quegli uomini che dalle parole di Grillo e dell’Assessore del Comune di Ferrara si sono sentiti offesi e umiliati. Per questo noi come Partito Democratico, senza se e senza ma, daremo voto favorevole all'ordine del giorno. Grazie Presidente.