30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
La presidente del Consiglio comunale alla commemorazione con Giorgio Napolitano
Consigliere Francesco Critelli
Il 22 Febbraio di quattro anni fa, moriva a soli sessant'anni Renzo Imbeni, indimenticato Sindaco della nostra città.
Renzo Imbeni nasce a Modena il 12 ottobre 1944. Grazie ad una borsa di studio per merito scolastico, ottenuta dopo il diploma a pieni voti preso l'istituto tecnico, s'iscrive alla facoltà di economia e commercio dell'Università degli studi di Bologna.
La sua esperienza di impegno politico di dirigente di partito inizia nel 1966, come segretario provinciale di Modena della Federazione dei giovani comunisti italiani (Fgci), di cui assume la carica nazionale dal giugno 1972 al dicembre 1975. Nel 1975 è eletto nel Comitato centrale del Partito comunista italiano. Dopo le elezioni politiche del 20 giugno 1976, è segretario della Federazione provinciale del partito di Bologna, carica che ricopre fino all'aprile 1983. Nel 1980 viene eletto per la prima volta in consiglio comunale.
Renzo Imbeni è sindaco di Bologna per due mandati consecutivi, dal 29 aprile 1983 al 27 febbraio 1993.
Da Segretario della Federazione del Pci, assieme all'allora Sindaco Zangheri, si trova ad affrontare la difficile stagione del 1977, con il suo portato di violenza e contestazione: Renzo Imbeni sa tenere insieme, da dirigente di partito prima e da Sindaco poi, la necessità di equilibrare il valore della democrazia e delle sue irrinunciabili regole, minacciate da una spirale violenta che rischia di divenire incontrollabile, e la comprensione del profondo malessere che attraversa il mondo giovanile nella nostra città: riconosce nei giovani e negli studenti un valore importante e significativo per il futuro di Bologna, e si sforza di ricostruire un equilibrio rotto da una stagione difficilissima.
Equilibrio tra difesa dei valori democratici e dialogo politico e istituzionale emergono anche nel 1984, quando in Piazza Maggiore, dopo la strage del rapido 904, afferma. " Da noi non sono venute e non verranno parole di vendetta, né verranno segni di odio; Tutto il Paese può stare certo che Bologna, sulla linea che divide democrazia ed eversione, non arretrerà mai".
Gli anni Ottanta a Bologna producono una cultura amministrativa che, basandosi sull'esperienza del passato, rinnova l'azione dell'ente locale verso una sempre maggiore limpidezza dei rapporti politici, in diretto contatto con la società civile. In quegli anni si rafforza e si diversifica anche il ruolo degli organi del comune.
Renzo Imbeni è il sindaco che si avvale della mediazione politica per risolvere i problemi della città. Nel suo mandato viene ratificato il primo Statuto del nostro comune, era il 1991.
Nel 1993 il sindaco Imbeni, inaugura il Museo Morandi, fiore all'occhiello per Bologna e il suo territorio.
Renzo Imbeni viene eletto al Parlamento europeo per la prima volta, il 18 giugno 1989, dove aderisce al gruppo socialista. Nella prima legislatura (1989-1994) è presidente della delegazione del Parlamento europeo per i rapporti con la Knesset, il Parlamento d'Israele, dal 1989 al 1991. Dal maggio 1991 al febbraio 1993 presiede la commissione delle città europee.
Porta in Europa le battaglie per i diritti civili dei movimenti omosessuali delle lesbiche e dei gay contribuendo alla stesura della risoluzione del Parlamento europeo sulla "Parità dei diritti delle persone omosessuali".
Durante la seconda legislatura (1994-1999) è eletto Vicepresidente del Parlamento europeo, incarico che gli viene riconfermato ininterrottamente fino a luglio 2004, quindi anche nella terza legislatura(1999-2001) e nella quarta (2001-2004), con riconferma a metà di ciascun mandato, come previsto dal regolamento del Parlamento europeo.
Dopo la sua scomparsa, viene dedicata a suo nome una borsa di studio per giovani laureati sui temi dell'integrazione comunitaria e sulla storia del socialismo europeo: ho avuto modo di interessarmi direttamente, in qualità di segretario della Sinistra giovanile, dell'istituzione di questo riconoscimento indirizzato alle giovani generazioni.
Un'iniziativa coerente con l'impegno di Renzo Imbeni per i temi dell'Europa e per le giovani generazioni: anche per questo oggi lo ricordo, a nome mio e dell'intero consiglio comunale. Oggi ricordiamo un uomo, un esponente politico che ha fatto dell'impegno disinteressato, della passione per la nostra città e della costruzione di un orizzonte ampio che guardasse al futuro la sua ragione di vita.
Un esempio valido in particolar modo in questo periodo, in giorni in cui avvicinare i giovani alla politica e alle Istituzioni non è cosa semplice: prevalgono diffidenze, scetticismo, spesso indifferenza.
Renzo Imbeni è li, col suo esempio e la sua storia, a spronarci e a spingerci ad affrontare con responsabilità, senso del dovere, passione e disinteresse il nostro impegno politico e amministrativo: ci insegna anche, ed è punto indispensabile soprattutto per le giovani generazioni, ad affermare con determinazione le nostre idee e i nostri valori di uguaglianza, laicità e giustizia sociale. Come amava ripetere, «la politica è comunque il modo migliore in cui una persona possa dare il suo contributo alla comunità».
La sua azione politica è stata costantemente caratterizzata da una straordinaria capacità di apertura al nuovo e da un notevole equilibrio, che oggi gli valgono anche l'intitolazione della piazza monumentale del Fiera District di Bologna e di una delle tre aree del Parlamento europeo dedicate alla memoria degli europarlamentari che hanno portato un forte contributo all'integrazione europea. Voglio chiudere con due citazioni, che riassumono il senso di questo mio intervento: citazione dalla sua "Lettera ad un ragazzo", per convincerlo della necessità e della nobiltà dell'impegno politico, e dalle sue parole pronunciate in occasione del consiglio europeo di Lisbona nel 2000.
La speranza, e anche l'impegno che siamo chiamati ad assumere, è che quel filo che Renzo Imbeni tese nei confronti delle giovani generazioni, della città di Bologna e della Politica con la P maiuscola possa rimanere sempre ben saldo, teso e fortemente ancorato alla nostra azione quotidiana.
"Stare insieme e restare diversi. Essere europei non perché le nostre radici diverse vengano estirpate, ma perché solo uno spazio più ampio, quello europeo, permette a queste radici di produrre ricchezze culturali e sociali a disposizione di tutti. Fiducia nel futuro, dunque."
E a proposito di fiducia nel futuro, la lettera ad un ragazzo:
Come mi è stato insegnato la politica esiste comunque;
se tu non la fai, altri la fanno per te.
E allora se sei convinto di essere portatore
di idee belle e giuste
tanto vale che tu faccia la tua parte,
senza delegarle ad altri."
(Renzo Imbeni, Lettera a un ragazzo)
Un saluto affettuoso a sua moglie Rita e a sua figlia Valentina.