
30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
La consigliera comunale Federica Mazzoni ha presentato un intervento di inizio seduta in Consiglio comunale in merito al nuovo progetto per la tutela e la valorizzazione dell'antica struttura risalente all'80 a.C.
Di seguito il testo dell'intervento. In allegato è inoltre disponibil eil comunicato stampa.
Proprio ieri è stato reso noto che il 2016 è stato un anno record per il turismo in città: i visitatori stranieri hanno superato il numero di quelli italiani, registrando un più 11,9% di pernottamenti rispetto all'anno precedente.
Bologna è una città in cui c'è sempre più richiesta di iniziative e attività culturali, e i dati della recente ricerca condotta da Nomisma sulla "Distintività e valore economico-culturale dell'offerta museale per la città" lo confermano registrando che per il 74% dei turisti il fattore "cultura" -inteso come l'insieme dei monumenti, i musei, le mostre e gli eventi- è ciò che determina la scelta di visitare la nostra città. In tal senso questa amministrazione sta investendo e ottenendo risultati importanti.
Ma il nostro compito resta quello di fare ancora di più, partendo dalla convinzione che il patrimonio archeologico, storico e architettonico di Bologna non sia ancora conosciuto in modo adeguato e diffuso dai nostri cittadini e cittadine, ancor prima di non essere sempre inserito in circuiti turistici che potrebbero favorirne la valorizzazione.
In questo senso, la scorsa settimana ho invitato in udienza conoscitiva presso la Commissione Cultura, il Direttore della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Luigi Malnati che ringrazio ancora una volta pubblicamente, perché la sua presenza in Commissione, oltre a non essere una consuetudine, non era scontata, così come non lo era l'ampia disponibilità a collaborare dimostrata durante la Commissione. Infatti l'intenzione di avviare una nuova stagione di fattiva collaborazione e sostegno reciproco, nel rispetto delle competenze e delle funzioni differenti del Comune e della Soprintendenza, è stata pienamente esplicitata e accolta con favore.
Per questo al termine del mio intervento intendo presentare un ordine del giorno per dare seguito e forma concreta alle tante proposte e sollecitazioni emerse in sede di udienza conoscitiva, e colgo l'occasione per ringraziare i Consiglieri e le Consigliere per la ricchezza del dibattito.
Il compito principale della Soprintendenza è la tutela del patrimonio culturale e del nostro territorio. La tutela, lo sappiamo, si basa innanzitutto sulla conoscenza. Come Istituzioni dovremmo lavorare sempre più insieme per diffondere la conoscenza del nostro patrimonio e della storia della nostra città attivando per es. progetti di Educazione al Patrimonio che coinvolgano cittadini e cittadine di ogni età e fascia sociale. È nostro compito diffondere la conoscenza e rendere i cittadini consapevoli della ricchissima storia di Bologna che non smette di venire alla luce e sorprendere. Anche con gli scavi per la realizzazione delle isole ecologiche di Hera, ad esempio, la Soprintendenza sta compiendo importanti scoperte; e sarebbe un cambio di mentalità se, come si è sperimentato durante il cantiere BOBO per il rifacimento di via Rizzoli- via Ugo Bassi, si organizzassero momenti pubblici per raccontare le nuove scoperte effettuate grazie a questi scavi. Comune e Soprintendenza, insieme alle associazioni attive del territorio, potrebbero attivare un meccanismo di coinvolgimento e conoscenza.
Parliamo di Bologna, e questo è un caso emblematico, nel quale lo sguardo non si può fermare ai confini del nostro comune, deve necessariamente allargarsi a tutta la città metropolitana. Per ora mi limito a non fermarmi solo al nostro meraviglioso centro storico. Infatti anche nei quartieri della città si sono realizzate in passato o si stanno realizzando anche in questo periodo scoperte importanti. Penso, prima di tutto, ai grandi ritrovamenti della strada e della necropoli romane della Stazione e agli scavi in corso nel nuovo polo universitario di Navile, in via Gobetti; o alle scoperte che ci sono state in Cirenaica durante la realizzazione dello studentato di via Sante Vincenzi, dove ora è presente uno spazio espositivo che arricchisce l'offerta culturale del quartiere. È proprio nei quartieri che dobbiamo lavorare molto, affinché per primi i cittadini residenti scoprano le ricchezze del territorio, perché possano esserne consapevoli e diventarne orgogliosi difensori.
Nel corso dell'udienza conoscitiva, tra i molti argomenti affrontati, si è parlato del Teatro Romano di via Carbonesi, proprietà dello Stato in quanto bene, ma inserito in un palazzo le cui mura sono di proprietà privata. Il Soprintendente Malnati ci ha messi al corrente di come si stia lavorando a un nuovo progetto per restituirlo alla città; il ruolo del Comune sarà fondamentale -quando le parti avranno definitivamente raggiunto l'accordo necessario- nel fare in modo che il Teatro venga ricompreso nelle attività di valorizzazione e nei nostri percorsi culturali e turistici.
Tutto questo per mettere in luce di come si debba riuscire a dare alle politiche culturali una nuova incisività che abbia ricadute diffuse. Per riuscirci bisogna convincersi che lo sviluppo culturale deve basarsi su iniziative e progetti che abbiano ricaduta e attinenza con il tessuto sociale e civile della nostra città, ma anche capaci di attirare sempre più visitatori che scelgono Bologna, non ci capitano per caso. Per questo è indispensabile la collaborazione e la sinergia con tutte le Istituzioni culturali della nostra città.