30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Consiglio comunale del 13 febbraio 2017
Occupazione Cua biblioteca Via Zamboni 36 - ferma condanna, nessuna giustificazioneIntervento di inizio seduta di Vinizio Zanetti
Ad inizio seduta, lunedì 13 febbraio 2017, il consigliere Raffaele Persiano è intervenuto in merito al caso della studentessa che ha cercato di far emergere la verità sui recenti fatti riguardo alla biblioteca di Via Zamboni 36.
Di seguito il testo dell'intervento di inizio seduta. In allegato il comunicato stampa.
Dopo la violenza a cui i sedicenti studenti del CUA hanno sottoposto la città di Bologna, su cui non torno se non per sottolineare lo sdegno e la solidarietà agli studenti "veri" costretti a subire la prepotenza di questa gente, si è passati alla gogna mediatica.
Emilia Garuti, una studentessa che lo scorso anno ha svolto un tirocinio proprio nella biblioteca di via Zamboni 36 ha provato a fare chiarezza sulle motivazioni che hanno indotto l'Università ad installare i tornelli per REGOLARE e non LIMITARE gli accessi.
Infatti dopo lo sgombero si sono levate molte voci che inneggiavano alla libertà della fruizione di uno spazio di cultura come è una biblioteca. Tutte queste voci ignoravano che nessuna libertà era stata lesa, che alla biblioteca si poteva accedere tramite badge universitario, tessera delle biblioteche o semplicemente lasciando all'ingresso la propria carta d'identità.
Con questi presupposti Emilia ha provato a raccontare la sua esperienza, narrando episodi che ha vissuto in prima persona: minacce, siringhe nei bagni, vetrine spaccate, atti osceni ed inciviltà diffusa. Il suo racconto non è piaciuto ai paladini della libertà e della democrazia che hanno postato sulla loro pagina facebook la foto di Emilia senza però avere la dignità di provare a smentire le sue parole o comunque a dare una versione diversa. L'unica colpa che le è stata attribuita è quella di essere componente dell'esecutivo regionale del Partito Democratico, come se questo fosse un marchio di infamia che non potesse permettere ad una studentessa di esprimere un'opinione che, essendo largamente condivisa, è diventata virale. Sono arrivati anche commenti sul presunto stipendio che le pagherebbe il PD pur di screditarla. Per inciso chi fa parte dell'esecutivo PD lo fa a titolo completamente gratuito e volontario.
A questi violenti proprio non va giù che qualcuno possa far emergere la verità, nessuna discussione va fatta con chi la pensa in maniera diversa, per questa gente per bene che non usa violenza meglio il metodo FASCISTA della gogna mediatica che ricorda molto le liste di proscrizione.
E' d'obbligo oggi riportare in quest'aula parole di verità: i tornelli servivano e serviranno a GARANTIRE la libertà di studiare a chiunque vorrà farlo nella Biblioteca di lettere e non di limitarla. E la libertà di studiare si garantisce tutelando chi vuole farlo, dalla maleducazione e dall'inciviltà, se qualche "sedicente" studente del CUA ha proposte migliori dei tornelli per garantire questa libertà si faccia avanti e la presenti, se invece hanno nell'arco solo comportamenti FASCISTI come quelli che abbiamo visto negli ultimi tempi, sappiano che Bologna, le sue Istituzioni, i suoi cittadini, i suoi studenti non si fanno e non si faranno intimidire da simili comportamenti.
Cara Emilia a te va il mio personale abbraccio e penso quello di tutta l'aula del Consiglio Comunale di Bologna, puoi camminare tranquilla e a testa alta e continuare a vivere la tua quotidianità senza cambiarla, come oggi rivendichi sulle pagine di un quotidiano locale, Bologna è con te!