
30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Francesco Errani ricorda le sfide rilanciate dalla giornata Onu
Reddito di solidarietà, una legge contro la povertàFrancesco Errani sulla nuova legge della Regione Emilia-Romagna
Intervento d'inizio seduta della consigliera Roberta Li Calzi:
Grazie Presidente.
L'articolo di Franco Mosconi sul Corriere di Bologna dei giorni scorsi pone l'accento sulla crescente disuguaglianza nella distribuzione dei redditi, che oggi purtroppo è una triste realtà anche in Emilia Romagna e nella nostra città . Uno studio della Regione di dicembre 2015 ha stimato infatti nel 16,4% della popolazione le persone a rischio povertà o esclusione sociale, con un aumento del 3% rispetto al 2008 e la tendenza è la medesima anche per quanto riguarda Bologna.
Su questo tema abbiamo avuto modo di leggere anche le parole del presidente di Unindustria Alberto Vacchi e dell'arcivescovo Matteo Zuppi, che hanno focalizzato l'attenzione sulla crescente iniquità e sulla necessità di forme di solidarietà.
Partiamo dalla definizione. Il termine disuguaglianza identifica tutte le differenze dei livelli di benessere derivanti principalmente dalle disparità nel livello dei redditi, dei consumi, nell'accesso all'assistenza sanitaria, nell'istruzione e nella speranza di vita. Il reddito pro capite è la misura preferita dagli economisti per quantificare la disuguaglianza sebbene rappresenti solo parzialmente il benessere di una persona.
In questi anni della globalizzazione delle nuove tecnologie, della grande finanza e delle altrettanto grandi crisi, si è studiata e dibattuta la questione della disuguaglianza, nel reddito e nella ricchezza. Meno attenzione è stata dedicata alla disuguaglianza dentro le città: tra tutte, invece, la più sentita perchè la più vicina, che ciascuno tocca con mano e misura nella vita di tutti i giorni.
Vero è che il grosso delle politiche di redistribuzione del reddito è in capo allo Stato, ma si può e si deve porre in cima all'agenda politica questo tema anche a livello locale.
A Bologna si è sempre fatto molto e mai come ora la nostra classe politica ha la responsabilità di agire per contrastare il processo che porta, anche nella nostra città, le persone a diverso livello di reddito a vivere sempre più lontane tra loro.
Un recente studio finanziato dal Consiglio Europeo delle Ricerche su tredici città europee evidenzia, infatti, che non solo i ricchi sono diventati più ricchi e i poveri più poveri, ma che la distanza in termini di reddito si è progressivamente tradotta e radicata in una separazione geografica, con conseguenze negative sulla stabilità sociale, la capacità d'attrazione e la competitività delle città.
Bene ha fatto il sindaco Merola a sottolineare l'importanza di intervenire nelle periferie: per migliorare la qualità delle zone meno centrali della città, per fare di ogni zona un quartiere con la propria identità e dove sia piacevole vivere, l'obiettivo primario deve essere quello di conservare e coltivare un tessuto sociale differenziato.
Per questo ritengo importante che il Comune di Bologna continui a fare la sua parte, in questa sorta di "patto di solidarietà", per progredire e migliorare il modello esistente e per costruire qualcosa di nuovo, che miri all'uguaglianza delle opportunità e alla giustizia sociale.