Cie, sui criteri dei bandi per l'affidamento dei centri

O.D.G. N. 216: ORDINE DEL GIORNO PER CHIEDERE AL GOVERNO DI RIVEDERE I CRITERI DEI BANDI DI GARA PREVISTI PER LA GESTIONE DEI CIE E ALLA PREFETTURA DI BOLOGNA DI VERIFICARE LA CONGRUITA' FRA I SERVIZI RICHIESTI DAL BANDO DI GARA E IL PREZZO DI AGGIUDICAZIONE, PRESENTATO DAL CONSIGLIERE LO GIUDICE ED ALTRI IN DATA 23.05.2012 - P.G. N. 126238/2012


 

Grazie Presidente.
All’interno del CIE sono presenti persone che in passato hanno avuto il permesso di soggiorno, oggi molte di loro lo hanno perso a causa della crisi economica e quindi della perdita del lavoro. Sono presenti persone che provengono dal carcere, altre che hanno avuto un decreto di espulsione e alcune che hanno richiesto il permesso di soggiorno per motivi umanitari. Sono presenti, e questo è paradossale e gravissimo,  anche giovani non comunitari nati e cresciuti in Italia. Questa è la situazione drammatica che abbiamo conosciuto in una emozionante Udienza conoscitiva, che ha permesso a tutti noi di conoscere i problemi ma anche le risorse presenti all'interno del CIE. Penso ai percorsi di alfabetizzazione promossi dal volontariato, al servizio legale e a quello psicologico, all’assistenza per le donne in collegamento anche con la Casa delle Donne.
Cosa propone l’Ordine del giorno in discussione? La denuncia, come ricordava la collega Cathy La Torre, per un bando del Ministero per la gestione della struttura con base d'asta al ribasso, 30 Euro a persona al giorno. Non è possibile in queste condizioni garantire i servizi di sostegno e supporto per le persone recluse nel Cie. In questa situazione drammatica, l’umanità non è garantita. Come Consiglio comunale di Bologna, possiamo invece provare a richiedere e promuovere una politica inclusiva, una buona politica, per garantire l'umanità e una qualità di vita dignitosa per le persone recluse all’interno del CIE di Bologna. Grazie.