30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Consigliera Maria delli Quadri
Grazie Signor Presidente. Ieri Piazza San Pietro, durante l'Angelus, era gremita di fedeli come accade nelle grandi occasioni ed in effetti si trattava di una grande occasione. Duecentomila persone hanno affollato la Piazza e le vie intorno alla Basilica per esprimere la loro vicinanza al Pontefice dopo la triste pagina della visita negata all'Università La Sapienza. Dal nord e dal sud sono arrivati in tanti con il solo intento di stringersi con affetto gioioso intorno al Papa che ha incentrato il suo discorso sul dialogo e sul rispetto. Questa iniziativa è nata da un appuntamento negato! Infatti, giovedì scorso 17 gennaio, Papa Benedetto XVI avrebbe dovuto recarsi in visita all'Università La Sapienza di Roma in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico, in seguito all'invito ricevuto dallo stesso Rettore. Il tema centrale della giornata era l'impegno contro la pena di morte. L'invito però è stato ritenuto "un evento incongruo da annullare" e non in linea con la laicità della scienza da 67 docenti, prestigiosi scienziati laici. Viste queste dure prese di posizione, il Papa ha ritenuto opportuno annullare la sua partecipazione all'evento. In questa circostanza tutto il mondo politico ha espresso solidarietà al Santo Padre, condannando un atteggiamento di rifiuto che non onora le tradizioni di civiltà e di tolleranza del nostro Paese. Il rammarico è stato il sentimento prevalente con cui la politica, tutta, seppure con qualche diversità di tono, ha accolto la notizia dell'annullamento della visita. I gesti, le dichiarazioni e gli atteggiamenti di questi giorni hanno provocato una tensione inaccettabile che non fa onore al nostro Paese e nuoce alla democrazia e alla libertà. La mancata presenza del Papa alla cerimonia ha rappresentato una sconfitta della cultura liberale e di quel principio fondamentale che è il confronto delle idee e il rispetto delle Istituzioni. Tale episodio ha riaperto in questi giorni la discussione, mai chiusa, sulla laicità. Laicità come valore, come dimensione essenziale non solo della politica, per la quale significa necessaria distinzione e autonomia dell'ambito civile rispetto a quello religioso, ma anche della scienza. per la quale significa accettazione del pensiero critico e disponibilità a sottoporre a verifica continua i propri modelli interpretativi della realtà, nonchè della pacifica convivenza civile, per la quale significa curiosità verso i punti di vista altrui e fiducia nella capacità di uomini e donne, in forza di una comune sensibilità e ragionevolezza, di riconoscersi vicendevolmente portatori di eguale dignità, pure nelle differenze etniche, culturali, religiose e sociali. Anche la Comunità bolognese, a tutti i livelli, ha espresso in questi giorni rammarico per quanto accaduto e disapprovazione per il clima di ottusità ideologica e chiusura pregiudiziale che l'episodio ha evidenziato. L'attività universitaria chiede alla ricerca intellettuale un atteggiamento laico e libero da pregiudizi, aperto al dialogo ed al confronto tra idee e concezioni diverse in una dialettica tanto più feconda, quanto più rispettosa delle differenze imposizioni e disponibilità di ascolto di più voci. Ci si augura che in nessun caso la polemica politica e culturale produca limitazioni della libertà di parola e di espressione dei propri convincimenti religiosi, filosofici ed etnici, e che il dialogo su questi temi tra le cittadine ed i cittadini italiani credenti e non, possa avvenire in modo positivo e proficuo all'interno della comune cornice di laicità definita dalla Costituzione Italiana. A nome mio e a nome di tutti componenti del mio Gruppo esprimo solidarietà al Santo Padre.
Affronterò adesso l'argomento dei sinti di Via Peglion. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Comune di Bologna e la famiglia Gallieri che risiede nel terreno di Via Peglion abusivamente e che come tale non ha nessun titolo per continuare a rimanerci, verrà allontanata da questa luogo. La vicenda parte da molto lontano, addirittura dal 1985, quando i Gallieri abbandonano l'attività di giostrai per sistemarsi stabilmente in un terreno agricolo a fianco della Tangenziale. La presenza dell'insediamento è subito mal sopportata dall'Amministrazione che individua alcune opere abusive e rigetta la richiesta di condono presentata dalla famiglia sinti. Dal 1991 in avanti comincia una vera e propria battaglia a colpi di ordinanza e ricorsi al T.A.R. per riportare questa zona ad una condizione di normalità. Nel 1998 si procede allo sgombero coatto e alla demolizione delle opere. Con alti e bassi arriviamo infine alla nota del T.A.R. di questi giorni che dà ragione a Palazzo d'Accursio. Si potrà quindi procedere allo sgombero coatto e alla demolizione delle opere, smantellando l'insediamento. Penso che il ripristino delle regole sia necessario, pur salvaguardando, come diceva in questi giorni la Vice Sindaco, alcuni diritti importanti, in modo particolare legati alle persone in difficoltà, tra cui un minore portatore di handicap. Sono garanzie che questa nostra Istituzione fornisce a tutti ed in modo particolare alle persone più deboli. Ritengo che sia importante parlare nuovamente di questa situazione, pur ribadendo che questa è una battaglia che il Quartiere e la città hanno vinto per riportare quella zona alla legalità, sanando una situazione di grossa difficoltà che perdurava da vent'anni. Mi auguro che da parte di tutti ci sia la disponibilità a mediare rispetto ai bisogni di questa famiglia, nel rispetto del ragazzino portatore di handicap.