30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Consigliere Davide Celli
Grazie Presidente.
Lo leggo perché questa volta è un intervento serio per cui non andrò a braccio. Incomincio dicendo che verrebbe veramente voglia di dire che io l'avevo detto ma non servirebbe a nulla se non a rendermi antipatico ma, come si è visto, il problema degli allevamenti intensivi non riguarda solo il benessere degli animali ma la salute del genere umano.
Ho perfino perso il conto di tutte le volte in cui sono stato preso in giro perché ho chiesto che galline, mucche, maiali e pecore, fossero allevati rispettando il loro benessere o, come si dice in termini scientifici, il loro etogramma. Purtroppo il dileggio si è trasformato in tragedia e l'influenza suina ha già causato la morte di cento persone mentre sono altre mille quelle sottoposte a cura o sott'osservazione. Mi sembra a questo punto che non ci sia più niente da scherzare! Questo Consiglio Comunale neanche un mese fa ha votato un ordine del giorno, promosso dal Partito Democratico, che impegnava la Giunta a compiere tutte le azioni necessarie a ottenere che l'azienda di produzione pasti del Comune di Bologna acquistasse uova provenienti di galline allevate a terra perché le galline mantenute in gabbia si ammalano più facilmente di quelle libere e, come se non bastasse, non solo producono degli imponenti danni ambientali come la contaminazione delle acque o dei terreni ma possono produrre altresì situazioni ottimali per lo sviluppo di nuovi e ancor più terribili visus. Torniamo però al tema. Ricordate quando circa due anni orsono sono stati illustrati in Quinta Commissione i protocolli istituiti sull'onda di quanto accaduto nel sud est asiatico con l'influenza viaria? Ricordate cosa dissero i responsabili dell'unità sanitaria locale? Che cosa temevano di più di ogni altra cosa? Bene, se ve lo ricordate, temevamo che il virus potesse trasmettersi da una specie all'altra. Quello che temevano si è puntualmente verificato perché l'influenza suina è formata da un virus che combina il virus dell'influenza viaria con quello dell'influenza suina e quello umana, in particolare la spagnola. Questo avvenimento ci coglie completamente impreparati, in soli due giorni il livello di attenzione è salito dal tre al quattro, bisogna dire che la pandemia totale è il livello sei, per cui solo questo dà la dimensione dello stato di allerta che c'è in tutto il mondo.
Devo dire che ci coglie impreparati dal momento che il vaccino non è ancora stato trovato e quello disponibile funziona solo sui maiali, verrebbe però da chiedersi a questo punto: perché il vaccino era disponibile per i maiali e, se era disponibile, non è stato usato in Messico? È presto detto. Tra l'altro per gli allevamenti in Messico c'è un film che oggi viene visto come un segno premonitore che si chiama food nation, che riguarda proprio lo stato in cui vengono allevati non i maiali ma i buoi e i maiali credo che non siano molto meglio dei manzi che vengono descritti nel film. Comunque la zootecnica industriale è soggetta alle regole del mercato e trattare gli animali rispettando il loro benessere o più banalmente mantenerli in buone condizioni di salute incide soprattutto e ormai solo nei Paesi poveri sul prezzo con il quale saranno poi venduti, meno spendi e più guadagni, questa è la regola ma alle volte, come in questo caso, il conto non lo paga il padrone dei maiali ma i poveri consumatori messicani e si vedrà chi altri ancora nel mondo. Non c'è niente da fare, o si trasformano gli allevamenti o ci si ritroverà a fare i conti con la natura perché non c'è niente di più dannoso del produrre carne su scala intensiva, è un atto dispendioso, troppo dispendioso, tanto che per produrre un chilo di carne ci vogliono almeno quindici chili di cereali, per produrre bistecca che fornisce cinquecento calorie - cito il libro Salto al pianeta edito da Bollati Boringhieri - il manzo deve ricavare cinquemila calorie e questo vuol dire che deve mangiare una quantità d'erba che ne contenga almeno cinquantamila, solo un centesimo di quest'energia arriva al nostro organismo, il 99% viene dissipata. Vogliamo parlare del consumo idrico? Per produrre quello stesso chilo di carne di cui parlavo prima ciascun allevatore impiega centomila litri d'acqua contro i centocinquanta necessari per avere un chilo di patate o i novecento litri necessari per la produzione di un chilo di frumento, la fonte è un professore americano della Comer University di New York. Ai cattolici allora a questo punto che mi ascoltano vorrei quindi ricordare, tanto per allargare la mia battaglia, che tutte queste tonnellate di cereali e soia che servono per nutrire gli animali destinati a diventare delle belle bistecche basterebbero per concedere una ciotola di riso al giorno a tutti gli esseri umani che attualmente muoiono di fame, infatti un ettaro di terreno può produrre in un anno duemila e cinquecento chili di proteine vegetali oppure soltanto duecento chili di proteine animali se utilizzato a pascolo o usato per coltivare cibo per gli animali. Avete capito bene, duecento persone che mangiano carne sottraggono il cibo, cioè vegetali, soia e cereali, a duemila e trecento persone. Paradossalmente si può quindi sfamare il prossimo consumando meno carne o abolendola completamente dalle nostre mense, non si tratta di diventare tutti vegetariani ma si tratta di mangiare un po' meno tutti e di mangiare meglio e magari rispettando gli animali. Grazie