Il consigliere Francesco Errani è intervenuto ad inizio seduta in Consiglio comunale sul recente progetto del laboratorio mobile per portare la scienza nelle scuole di Bologna.

Di seguito il testo dell'intervento. In allegato il comunicato stampa.

L’Opificio Golinelli porta la scienza nei nidi e nelle scuole dell'infanzia di Bologna, grazie alla collaborazione con il Comune di Bologna, i Quartieri e l'Istituzione Educazione Scuola.
Con un furgone, trasformato in laboratorio mobile, la Fondazione di Marino Golinelli aiuterà i nostri bambini e le nostre bambine a sperimentare e esplorare, attraverso il gioco scientifico, elementi come aria e acqua, i colori di frutta e verdura, o a cimentarsi in esperimenti al microscopio e programmazione robotica.
La prima tappa del furgone-laboratorio questa mattina al nido Patini alla Bolognina, il primo asilo nido comunale d’Italia, aperto a Bologna nel 1969 da Adriana Lodi, assessore nella giunta di Guido Fanti. In città tutti ricordano quell’esperienza, la scuola infatti riguarda tutti. La scuola pubblica è quella di tutti, la più importante e la più democratica.
Il progetto avviato oggi dall'Opificio Golinelli è importante perché permetterà di garantire a tutti i bambini delle scuole di Bologna l’accessibilità alla cultura, a un percorso educativo utile e innovativo che ricorda le politiche per l'infanzia promosse a Bologna negli anni '60.
La scuola infatti non ha solo un valore educativo ma anche sociale, inteso come opportunità di esperienza e crescita nella relazione. La scuola non forma solo scolari ma anche buoni cittadini, pensanti e capaci di scegliere anche criticamente. Contribuisce al futuro sociale e civico, è un investimento per il futuro.
A Bologna, grazie anche all'esempio del progetto promosso dalla Fondazione Golinelli, possiamo concretizzare e costruire un progetto di città educativa in modo partecipato, insieme a tutte le forze culturali e professionali presenti nella nostra città: Golinelli, Università, associazioni culturali e educative, personale educante, genitori, amministratori, e tutti i cittadini che hanno a cuore il presente e futuro della nostra scuola, della nostra società.