30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
La presidente Simona Lembi in Consiglio
Intervento di Mariaraffaella Ferri sull'ordine del giorno n.33/2014 per invitare il Governo a dichiarare lo stupro e la violenza sessuale come grave violazione della Convenzione di Ginevra. CC 12/05/2014:
La presentazione dell'OdG mi ha dato occasione per approfondire un po' la materia affrontata e ho
scoperto che la convenzione ONU di Ginevra si compone di una serie di trattati internazionali sul diritto delle vittime di guerra e il diritto internazionale umanitario, relativi, in particolare, alla
protezione della popolazione civile nei conflitti armati.
Dopo la prima Convenzione del 1864, si sono aggiunti successivi Trattati e Risoluzioni: si ricorda in
particolare quello del 1949, sulla protezione dei civili in tempo di guerra, e del 1951, relativa allo
status di rifugiato, inteso come persona perseguitata per motivi di razza, religione, nazionalità o
appartenenza politica.
La Risoluzione n. 48/104 del dicembre 1993 fu adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni
Unite per intervenire specificatamente sul fenomeno della violenza sessuale e lo stupro delle
donne usati come arma di guerra, riconoscendo così: "il bisogno urgente di un'universale
applicazione alle donne dei diritti e dei principi con riguardo all'uguaglianza, alla sicurezza, alla
libertà, all'integrità e alla dignità di tutte le persone umane."
E' ormai acclarato che negli attuali conflitti armati le vittime sono prevalentemente i civili, piuttosto
che i militari, e fra questi sono colpite sopratutto le donne e i bambini. Come sappiamo, le donne
in particolare, nei contesti di guerra sono state e sono esposte a ogni forma di violenza sessuale,
usata anche come vera e propria azione sistematica d' offesa e spregio contro un'intera
popolazione, con effetti che si proiettano e si perpetuano ben oltre le singole azioni di guerra in
atto: stupro e violenza sessuale utilizzati quindi per minare e per distruggere un'intera Comunita',
per modificare la composizione etnica delle future generazioni, o - in modo uguale e contrario -
per impedirne il futuro sviluppo, rendendo le donne incapaci di procreare o anche compromettendo
la loro salute e quella dei nascituri, come avviene, ad esempio, attraverso il contagio deliberato
con il virus dell'HIV.
I dati riportati sia dall'Agenzia delle Nazioni unite, così come delle Associazioni umanitarie
indipendenti, sono agghiaccianti: a ormai 20 anni dal genocidio in Ruanda, sono si stima, a
seconda delle fonti, tra100.000 e 250.000 il n. delle donne stuprate; 60.000, nella guerra civile in
Sierra Leone (1991/2002); ancora 60.000, nel conflitto della ex. Jugoslavia (1992/95), 40.000 in
Liberia (1989/2003) e 200.000 nei 12 anni di guerra nella Repubblica democratica del Congo.
Riconoscere la violenza sessuale come crimine internazionale significa, quindi, ripudiare
inequivocabilmente lo stupro e la violenza contro le donne, e denunciarla come prassi tollerata o
come forma di "bottino di guerra" tacitamente accettato, ovvero, in positivo, significa schierarsi a
favore di concrete politiche di pace e di sicurezza internazionale.
Credo che il nostro Paese non debba e non possa sottrarsi a portare il proprio contributo di civiltà
e di giustizia, accogliendo e promuovendo le proposte contenute in questo odg n. 33, anche in
vista dell'imminente Presidenza dell'Italia del semestre europeo. E per quanto riguarda l'Unione
Europea, credo che riconoscere la violenza sessuale come crimine internazionale sia del tutto
coerente e conseguente con il premio Nobel per la Pace che è stato attribuito nel 2012.
Spero quindi che a partire dal questo Consiglio Comunale, si promuova e si sostenga con forza
tale richiesta.