30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Claudio Mazzanti a conclusione dell'Istruttoria pubblica sull'amianto
Amianto, condutture da sostituire durante il cantiere Ugo Bassi-RizzoliCorrado Melega interviene in Aula
Amianto, gli interventi all'istruttoria pubblica del ComuneIn Consiglio comunale la giornata di dibattito pubblico
Di seguito l'intervento del consigliere Claudio Mazzanti, presidente della Commissione Territorio e Ambiente:
Grazie Presidente. Direi che questa seduta, questa audizione sia stata molto importante perché ha dimostrato che l’istituzione Comune è ampiamente presente e ha presentato un piano che risponde a quelle che sono le esigenze di una popolazione che vuole essere tutelata e vuole vedere affrontato il problema dell’amianto, e questo mi onora come Consigliere comunale, di essere parte di questo processo, soprattutto perché su questo tema abbiamo trovato l’unitarietà di tutti i gruppi consiliari e della Giunta comunale, che ha presentato il piano di intervento, un piano di intervento che si è avvalso della collaborazione forte di un apparato tecnico che ha saputo dimostrare di avere una grande conoscenza su come affrontare questo tema - e d’altra parte devo dire che quando si parla di amianto o quando si parla di questo problema ancora oggi c’è tantissima ignoranza e ancora oggi molti sono convinti di esserne fuori e di non riuscire a essere toccati da questo problema.
Credo che, nel momento in cui si affronta questa tematica, è bene non dimenticare ed è bene ricordare. Noi abbiamo sentito tanti interventi di persone che sono state toccate o hanno vissuto a contatto di questo problema e devo dire che di per sé alcune parole che ho sentito da professori, oncologi, medici e chimici ci hanno dato la misura del problema e di qual è la complessità e la delicatezza di questo problema. Voglio portare una testimonianza che questa mattina è stata ripresa dal dottor Stefano Silvestri quando ha sottolineato come e in quanti modi e in quali modi l'amianto si manifesti sull'uomo, con quali effetti, e dal Direttore dell'Istituto oncologico di Romagna quando parlava di prevenzione, per dirvi con che cosa abbiamo a che fare, con quale sostanza abbiamo a che fare.
Racconto l'esperienza personale che ho fatto quando mio fratello, cinquantuno anni, dipendente delle Officine del Lazzaretto, capotecnico, che per quasi trent'anni aveva lavorato nell'amianto, nella coibentazione dell'amianto, nello spostare amianto, nel dirigere i lavori, ha vissuto questa esperienza. Tenete conto che la cosa che mi ha colpito delle parole del Direttore del Dipartimento di oncologia di Romagna è che non esistono esami o sistemi per capire prima se la malattia c'è, posso dire che è tristemente vero. Mio fratello fece schermografie, esami di controllo nel maggio del 1989 e tre mesi dopo la malattia si manifestò in tutta la sua pienezza. Tre mesi prima, controlli, tutti negativi; tre mesi dopo, l'esplosione della malattia.
L'altro aspetto che qui è stato sollevato è la tutela legale delle famiglie e dei malati di asbestosi di amianto. Tenete conto che per avere ragione, allora, ma mi dicono che ancora oggi è così, abbiamo sostenuto tre gradi di giudizio come familiari più il procedimento penale. Ci sono voluti sette anni per avere ragione, il riconoscimento della malattia professionale, la pensione di privilegio e la condanna dell'allora capo compartimento. Fu la prima condanna in Italia, penale, nei confronti di un alto dirigente delle Ferrovie.
Credo che questo sia indicativo di cosa significa l'amianto e non ho voluto parlare di un caso personale, ma di un caso che dimostra che quello che qui è stato detto corrisponde esattamente al vero e al percorso che ogni singola famiglia toccata da quell'evento ha dovuto subire. Io ho fatto per sette anni il macchinista in ferrovia. Con i locomotori di allora, tutte le volte che un macchinista faceva la cosiddetta "normale" al mezzo, entrava nella cabina dei motori, alzava i caminetti, controllava gli spaccafiamma che erano sempre accompagnati da una polverina bianca, erano gli isolatori degli spaccafiamma. Io mi sono licenziato nel 1977, sono già passati un bel po' di anni, spero di esserne uscito, spero, perché quando sento che ha delle incubazioni che vanno dai venticinque ai quarant'anni un qualche pensiero mi viene ancora e devo dire che per lungo tempo ho avuto questo problema. Altra cosa vera è quella delle mogli di queste persone. Tutti i familiari che hanno avuto un familiare morto per mesotelioma per anni hanno fatto ogni sei mesi visite di controllo, schermografie, come tutti quelli che erano attorno a queste persone. Se fate un cerchio - ho visto prima la figlia di Samoggia, che questa mattina ha letto quello scritto - voi guardate che cosa ha significato e che cosa significa, questo vi dà la misura della dimensione del problema.
Credo che come Amministrazione comunale abbiamo dato un segnale importante, ma non è sufficiente, occorre proseguire, non fermarsi e chiedere a tutti, con le buone o con le cattive, assunzione di responsabilità perché l'amianto è in mezzo a noi e continua ad uccidere e chissà ancora per quanto ucciderà.