30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Odg della consigliera Daniela Turci contro tagli lineari di risorse alla scuola pubblica
Scuola, la cittadinanza italiana agli alunni stranieriIntervento della consigliera Daniela Turci
La scuola riferimento socio-culturale della cittàLa consigliera Daniela Turci sui lavoratori della scuola
Bersani, gli studenti e le favoleLa consigliera Daniela Turci in Consiglio comunale
Testo integrale dell'intervento in Aula pronunciato dalla consigliera Daniela Turci.
Dicono siano state necessarie 25 ore di ininterrotto negoziato perchè avvenisse l'accordo tra i leaders europei sul bilancio che finanzierà l'Unione dal 2014 al 2020. L'Italia pare abbia recuperato parte dei finanziamenti persi in precedenza, l'Europa, comunque, avrà meno risorse per la Crescita. Nel nostro Paese avremo più soldi per l'agricoltura e per il mezzogiorno, le cifre, dicono gli esperti, appaiono inadeguate. Ci sono fondi per combattere la disoccupazione giovanile, e questo è bene, ma c'è un taglio che parte da lì, anche all'istruzione, alla ricerca, all'innovazione e siccome gli obiettivi di Lisbona per l'Italia entro il 2020 prevedono un target del 67-69% di occupati tra i 20 e i 64 enni e siccome siamo in piena crisi del mercato del lavoro, crisi mondiale che si sta riflettendo anche qui da noi, se manca il lavoro vien da chiedersi così come fanno molti commentatori autorevoli: a cosa serve la scuola, a cosa l'università? C'entrano col mondo del lavoro? In Università' calano le immatricolazioni, dati recentissimi ce lo dicono. Nel nostro Paese si è fatta strada l'idea che la sua funzione, così come quella del sistema formativo, sia creare forza lavoro cioè persone preparate per il mondo del lavoro, nel campo dell'economia, idea proveniente dall'Unione " fondamentalmente" economica dell'Europa. Il concetto che più è stato oscurato per lasciare spazio a quello di formazione a breve termine e' quello di educazione (a lungo termine) della persona. Nella scuola poi molto è mutato, si è parlato di meritocrazia e si continua solo a parlarne, si è sorvolato sul valore della sua funzione sociale, di uguaglianza di opportunità, di luogo di democrazia, di valori quindi propri del sistema scolastico statale. Vi sono i test valutativi, ora, più utili a ricerche di mercato, a statistici, piuttosto che all'individuazione di strategie educative nuove. Anche L'OCSE, è bene ricordarlo, anche esso è organismo economico, non pedagogico, nè altro. Sorge una domanda: è possibile creare forza-lavoro in questo periodo, di così grave crisi del mercato avendo o meglio non avendo una visione della scuola e dell'università? Dove non è raro sapere che un laureato è meno attraente di un lavoratore non specializzato? Ancora notizie utili: alcuni anni fa la scuola primaria era ai massimi livelli, per qualità, in Europa. Molto è stato poi affossato a causa della considerazione di essa come centro di costo e basta. In 10 anni le iscrizioni all'università sono calate di oltre 50 mila, e non solo a causa del calo demografico. Occorre allora riflettere, anche qui, in questo importante luogo istituzionale, su quale visione, che non è qualcosa che appare e scompare davanti agli occhi, cioè dire: che scuola e università vogliamo avere, partendo dalla nostra città, e da alcuni punti comuni di riflessione, innanzi tutto il terreno da esplorare è quello dell'educazione permanente, e civile della persona, senza steccati ideologici o considerazione di mercati economici devastanti. Potrebbe esser utile per chiarire le idee, ed esser così ascoltati dai nostri rappresentanti europei, che decidono della nostra vita, della vita dei giovani che stanno crescendo, del nostro paese, della nostra città.