Istituzione dell' "Anagrafe pubblica degli eletti e delle elette"

CONSIGLIO COMUNALE

Istituzione dell' "Anagrafe pubblica degli eletti e delle elette" (Dichiarazione di voto)

Grazie Presidente. Voglio confermare tutta la nostra soddisfazione per un atto che arriva finalmente a suo formale compimento. È stato uno dei primissimi atti che il gruppo consiliare del Partito Democratico e la maggioranza, ma con la partecipazione anche di altre forze consiliari, hanno presentato all'inizio del mandato, perché abbiamo da subito voluto dare un segnale molto chiaro sullo stile di questa Amministrazione, di questo Consiglio Comunale, basato sulla trasparenza, sul rapporto con i cittadini, fondato sulla conoscenza dei fatti, dei numeri, delle cifre, del comportamento dei Consiglieri Comunali oltre che degli Assessori e della Giunta. Su questo rapporto di fiducia, di trasparenza e di collaborazione noi abbiamo voluto fondare l'avvio del mandato consiliare. Fra qualche settimana, quando anche dal punto di vista tecnico sarà possibile dare operatività alla proposta che oggi facciamo, una sezione specifica nel sito del Comune di Bologna in cui si potrà accedere alle informazioni sull'attività consiliare, sullo stato patrimoniale e su altre caratteristiche elencate in delibera di ogni Consigliere Comunale e di ogni Assessore, i cittadini avranno uno strumento in più per conoscere come, come agiscono i loro eletti. Questo è un segnale importante che questa Amministrazione e dà ai cittadini e alle cittadine bolognesi. Dopo questo abbiamo approvato anche altri atti che vanno nella stessa direzione. Spero che questo possa rappresentare anche un esempio per altre amministrazioni comunali, così come altre amministrazioni comunali che prima di noi hanno adottato questa struttura, l'Anagrafe pubblica degli eletti hanno fatto da esempio per il Comune di Bologna. È doveroso ringraziare anche una campagna nazionale per l'approvazione delle anagrafi pubbliche degli eletti nei vari comuni italiani, che ha avuto come punto di partenza; una campagna dei Radicali italiani e che ha coinvolto diverse amministrazioni, non solo comunali, oggi Bologna si collega a questa onda che spinge per un rapporto più partecipato, e più trasparente tra eletti ed elettori.