
30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Odg di Marco Lombardo per esprimere solidarietà alla comunità straniera presente sul nostro territorio e contrastare l'idea per cui ogni migrante è un terrorista e promuovere il dialogo interculturale.
Razzismo negli annunci degli affitti a Bologna nell'intervento di inizio seduta del consigliere comunale Marco Lombardo presentato in aula lunedì 6 febbraio 2017.
Di seguito il testo dell'intervento. In allegato è disponibile il comunicato stampa.
Lombardo ha inoltre presentato un ordine del giorno per esprimere solidarietà alla comunità straniera presente nel nostro territorio, con particolare riguardo alla comunità islamica invitando il Consiglio e la Giunta
- a contrastare con fermezza ed inflessibilità i terroristi internazionali che costituiscono una minaccia contro la sicurezza nazionale ed internazionale e dimostrano con le loro azioni di disprezzare la vita umana
- a respingere con forza l'equivalenza per cui un migrante è uguale a terrorista e costituisce, di per sè, una minaccia alla sicurezza nazionale
- a promuovere in tutte le sedi il ruolo di Bologna per favorire il dialogo interculturale ed interreligioso per promuovere il rispetto dei diritti umani e la libertà di manifestazione del credo religioso.
L'ordine del giorno è disponibile tramite il link nei correlati.
Di seguito il testo dell'intervento.
“Annunci razzisti per gli affitti. "Cara Sandra, non smettere di cercare"
Un articolo di Ilaria Venturi di Repubblica dello scorso 3 febbraio riportava il caso di una ragazza camerunese, Sandra Vero Kameni, 23 anni, studentessa con laurea triennale che si è vista rifiutare l'affitto di una camera perchè...africana.
Cara Sandra, comprendo la tua rabbia. La difficoltà ed il disagio per tutti gli studenti, di tutte le provenienze e di diverse nazionalità, che cercano casa a Bologna è un problema atavico, che merita l'attenzione delle istituzioni e dell'Università.
Ma la discriminazione razziale rende questa ricerca, già di per sè difficile, davvero sconfortante e frustrante.
Per questo non voglio limitarmi ad esprimerti la mia solidarietà, ma ti voglio raccontare la mia storia che è la storia di molti di noi.
Ad una città si appartiene per nascita o per scelta. Non si recide mai il cordone ombelicale con la propria città di nascita, ma si puó scegliere di arricchire la propria identità costruendo un nuovo legame di appartenenza con la propria città di adozione. Io ho scelto Bologna perchè per me era (ed è ancora) la città della libertà, della solidarietà, dell'attrazione dei talenti. Non una semplice aggregazione di individui, ma un insieme di persone animate dall'istinto di coniugare il benessere con l'equità sociale. Sono sempre stato perdutamente innamorato di una Città in cui la passione si respira camminando per strada, sotto l'abbraccio dei portici.
Quando nel '99 arrivai a Bologna per studiare, dopo il primo anno passato in un campus universitario, decisi di andare a vivere con alcuni amici. Ricordo ancora l'affannosa ricerca di una casa in affitto. Un annuncio mi rimase scolpito nella memoria. C'era scritto: 'Affittasi ampio appartamento per studenti in pieno centro. No DAMS. No cani. No meridionali'.
Con i miei (futuri) coinquilini di allora rimasi sbigottito. L'imbarazzo del silenzio venne interrotto da una fragorosa risata: ci guardammo negli occhi. Eravamo in 4: alcuni di noi erano meridionali, uno di noi era iscritto al DAMS ed avevamo persino un cucciolo di cane!
Come avremmo fatto a trovare casa?
Dopo una lunga ricerca ce l'abbiamo fatta. Come hanno fatto molti come noi.
Perchè fortunatamente l'accoglienza di Bologna è molto più grande e calorosa degli stereotipi dei luoghi comuni.
Col passare del tempo, mi è capitato più volte di passare nello stesso posto e ritrovarmi davanti a scritte analoghe.
Siamo passati attraverso il 'No DAMS. No cani. No albanesi' poi 'No rumeni' oggi siamo al 'No africani'. Fino al prossimo stereotipo.
Ci sono cose che sono cambiate nel tempo. La discriminazione per gli animali, per esempio, noto che sta venendo meno perchè c'è molto più rispetto di un tempo sugli animali come 'esseri senzienti'.
Devo dire che, rispetto a qualche anno fa, mi sembra che anche verso gli iscritti al DAMS oggi ci sia una considerazione diversa: sono maggiormente accettati perchè credo che oggi sia più 'cool' avere intorno gente creativa, con la quale contaminarsi.
Quello che invece permane radicato nel tempo è la discriminazione razziale: cambia solo il destinatario.
Non mi preoccupa lo stereotipo del luogo comune. Mi preoccupa molto di più l'indifferenza della gente comune davanti a questi stereotipi.
Per questo, oggi, non riesco più a sorridere davanti a queste scritte.
Per questo, quando leggo un articolo come quello che racconta la tua storia, mi fermo a riflettere e vorrei che anche questa Aula si fermasse un momento a riflettere su questa piccola storia che riguarda ogni giorno tante persone che vivono nella nostra città.
Cara Sandra sono sicuro che troverai presto una camera. E ti auguro di scegliere Bologna come la tua nuova casa. Non smettere di cercare. Perché il cuore della città di Bologna non è in quegli annunci, ma è nell'abbraccio dei suoi portici.