30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Maria Caterina Manca, consigliera comunale PD, è interventua ad inizio seduta lunedì 6 febbraio 2017 in merito ai numerosi casi di femminicidio.
Di seguito il testo dell'intervento. In allegato è disponibile il comunicato stampa.
Il mio è un intervento di riflessione stimolato dalla notizia della condanna definitiva in Cassazione a 30 anni dell'autore di un femminicidio avvenuto proprio a Bologna tra l'8 e il 9 giugno 2013. Si tratta della morte di una giovane donna, Silvia Caramazza, uccisa per mano del suo convivente che ne ha successivamente nascosto la salma nel freezer della abitazione dove i due vivevano.
Del caso vengono descritti i particolari crudeli tipici dei tanti femminicidi che continuano ad accompagnare le notizie di cronaca: nel caso, come in tanti altri, si sa che la ragazza voleva lasciare il compagno e che la stessa fu vittima di stalking.
Lo studio dell'Eures, l'istituto di ricerche economiche e sociali che da anni dedica al fenomeno un osservatorio, racconta di una vera e propria strage: 1740 donne uccise: 1.251 (il 71,9%) in famiglia, 846 di queste (il 67,6%) all'interno della coppia; 224 (il 26,5%) per mano di un ex. I dati dell'osservatorio sono dettagliati per quanto riguarda la geografia dei delitti, il movente e le armi usate. Tutti elementi sicuramente fondamendali per inquadrare un fenomeno che non si ferma.
C'è anche un dramma, di cui si parla poco, che è quello degli orfani, vittime dei femminicidi il cui numero negli ultimi 15 anni è salito fino a quota 1628 e su cui finalmente è al vaglio una proposta di legge: sull'argomento anticipo che sto preparando un ordine del giorno.
Al di là dei dati epildemiologici la cronaca ci racconta di donne che, in vita, erano ricorse a strutture di vario tipo per richieste di aiuto, di cure e/o di tutela ma si tratta di informazioni ex post che però devono servire per far si che in tali strutture vengano potenziati gli strumenti di sensibilizzazione e prevenzione attraverso la necessaria rete integrata.
La percezione che emerge da avvenimenti quali il raduno nei giorni scorsi a Bologna di oltre 1500 donne (c'erano anche degli uomini) e da tante testimonianze di comuni cittadine e cittadini e che occorre fare di più e forse in maniera diversa.
A Bologna e in tutta la nostra regione non siamo certamente all'anno zero, anzi, però dobbiamo avere chiaro che bisogna andare avanti, migliorare e correggere, se e dove occorre, perché sono i fatti a testimoniare la necessità che, soprattutto le istituzioni, facciano di più impegnandosi in prima persona in politiche di prevenzione mirate ad azioni concrete e integrate.