30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Lunedì 12 giugno 2017 il consigliere comunale Roberto Fattori è interventuo ad inizio seduta in Consiglio comunale riguardo alla pedonalizazione del centro.
Ricordo che quando furono introdotti i T-days con una scelta indubbiamente temeraria dalla precedente Amministrazione, suscitarono immediatamente un corposo dibattito non solo in Consiglio comunale ma in tutta la città. Poche scelte come quella hanno avuto una ripercussione immediata ed evidente sulle abitudini dei cittadini, in particolare sul modo di vivere il centro di Bologna nei fine settimana. Alcuni dei dubbi che venivano manifestati – e per qualcuno più che dubbi erano certezze - erano relativi alla desertificazione del centro storico per l’impossibilità di accedervi, lo scarso gradimento dei cittadini privati del servizio pubblico il venerdì, il sabato e la domenica e con i percorsi dei bus stravolti; compromissione delle attività commerciali.
Vennero fatte interviste, pubblicate foto di via Indipendenza senza gente alle due del pomeriggio di una caldissima domenica di luglio, eccetera. Certo che come canta Guccini, Bologna è una grassa signora con i fianchi un po’ molli e, come tale, probabilmente poco incline alle novità. In seguito ci si è resi conto che questi dubbi erano o in parte infondati o comunque meno rilevanti di quello che qualcuno temeva e che gli effetti positivi superavano di gran lunga quelli negativi. Il centro si riempiva come mai prima, i cittadini lo apprezzavano. Ancora di più lo apprezzavano i turisti. Le attività commerciali sperimentavano che avere una folla di persone che riempie le strade vicino a loro, non può che portare benefici. Di conseguenza quasi nessuno ha più chiesto di abolire i T-days, ma il dibattito si è spostato su come migliorarli.
Il tema essenzialmente era: siccome sono una bella cosa, cerchiamo di non tagliare fuori nessuno. E arrivando al nuovo mandato amministrativo, anche l’Assessore Irene Priolo ha dichiarato che nel riesame complessivo del piano del traffico si sarebbe intervenuti anche sui T-days. Ora la stampa la settimana scorsa ha messo in evidenza un articolo che si intitolava «Oltre i T-days» e, senza che però ci fosse nessuna proposta nel documento ufficiale, venivano fatte alcune anticipazioni che si possono sintetizzare in questo modo: li estenderemo a tutta la cerchia dei Mille, ma apriremo la notte e faremo passare i mezzi pubblici. Questo ha suscitato una serie di reazioni preoccupate di associazioni di categoria, e anche di Consiglieri comunali che sono intervenuti in più di uno nel question time di venerdì scorso, dicendo: ma come, li vogliono estendere! Allora l’Assessore ci ha raccontato delle balle, eccetera. Io invece - e questo è il nocciolo del mio intervento - ho rilevato una preoccupazione di segno esattamente opposto: non si vorrà tornare indietro? Le mie preoccupazioni sono messe in evidenza anche da alcune lettere comparse nella stampa cittadina in questi giorni, perché se c’è chi è molto preoccupato del fatto dell’ipotesi di calare i T-days, ci sono moltissime persone preoccupate dell’ipotesi che si vogliano restringere, perché ovviamente aggiustamento non significa stravolgimento, non significa intervenire sugli elementi più apprezzati di questa caratteristica della città di Bologna, dove quando due giorni su sette nelle vie più importanti del centro storico la città è vissuta in questo modo e il pedone è al primo posto.
Quindi ogni proposta di miglioramento non può che partire da un dato di fatto, che i T-days funzionano e sono apprezzati, perché a volte parliamo dei T-days come se fossero una specie di debacle dell’Amministrazione comunale, a cui si cerca di porre rimedio. Il dato di fatto è esattamente opposto: sono una novità che è stata introdotta, ormai non più una novità, e che viene apprezzata tantissimo e che è logico, come su tutto, cercare di continuamente migliorare, individuando magari alcune criticità. Sono certo - e concludo - che anche l’Assessore Priolo parte da questa consapevolezza. I T-days possono essere migliorati, ma migliorarli non significa certo intervenire sugli aspetti che più li rendono unici e apprezzati. Questa consapevolezza penso che dovrà essere un elemento oggettivo da cui partire e quindi la base di ogni dibattito che si svolgerà nelle opportune sedi, quando la proposta di revisione diverrà qualcosa di più di un semplice chiacchiericcio e sarà sottoposta al Consiglio comunale che potrà in questo modo esercitare la sua funzione di indirizzo e di controllo.