Casa dei risvegli, alleanza di comunità e famiglia per l'assistenza di persone in coma

Intervento del consigliere Corrado Melega sul decennale della Casa dei Risvegli Luca De Nigris:

"La casa dei risvegli, da qualunque parte la si consideri, umana, sociale o sanitaria, è uno straordinario esempio di solidarietà da parte di una comunità tanto sul versante pubblico che su quello privato.
Forse neppure Fulvio de Nigris e Maria Vaccari pensavano a tanto quando, 10 anni fa, hanno cominciato il loro percorso di costruzione di un concreto ricordo del loro figlio Luca. In verità un percorso pensato ben prima, nell’anno della morte di Luca e descritto in maniera commovente e coinvolgente nel libro “Sento che ci sei”.
Nelle numerose iniziative a cui ho partecipato insieme a De Nigris, Fulvio ha sempre sottolineato l’importanza della famiglia nel processo di assistenza alle persone in coma; la famiglia ha, infatti, un ruolo fondamentale sia perché essa stessa ha bisogno di stare vicino al proprio caro, ha bisogno di parlargli, di toccarlo, di curarlo, sia perché il malato  trovi al risveglio gli occhi, le mani e le parole  dei suoi cari. Negli ultimi tempi si è parlato molto da vari punti di vista della dignità della vita e tanti si sono esercitati nella sua definizione: credo che questo possa essere un esempio eclatante, sperando che venga un giorno in cui anche chi non ha più speranze possa avere la libertà di scegliere come declinare la propria dignità.

Dicevo della straordinaria prova di solidarietà della comunità ed a questo proposito non va dimenticato lo sforzo dell’istituzione pubblica che ha capito l’importanza di una simile struttura e vi ha aderito al di là degli aspetti economici, che pure sono molto significativi. In questi 10 anni si è capito che l’alleanza terapeutica tra paziente, famiglia e professionisti consente di ottenere la massima efficacia nell’assistenza, per usare la parole del dr. Piperno direttore della Casa dei risvegli. Aver contribuito a mantenere in attività la Casa dei risvegli in una congiuntura economica così grave è sicuramente un segno di grande civiltà. Predisponendo anche percorsi di riabilitazione e reinserimento sociale delle persone uscite dal coma.  Siamo di fronte ad un’esperienza unica che però si apre oggi anche ad altri soggetti e altri paesi. Sarà sottoscritto in questi giorni un protocollo per la nascita del progetto LUCA (acronimo che sta per "Links united for coma awakenings, ndr)una partnership internazionale, promossa dall’associazione Amici di Luca, della quale è presidente la madre di Luca, Maria Vaccari, e da una serie di istituzioni di diverse nazioni europee con capofila la società Futura (società pubblica dei Comuni della provincia di Bologna). Il gruppo si propone di elaborare una linea guida per l’assistenza e la formazione di persone uscite dal coma e con disabilità acquisita, oltre che di famigliari ed operatori. Anche dal punto di vista scientifico  l’esperienza della Casa dei risvegli ha dato e sta dando un grande contributo per la comprensione dei meccanismi che presiedono al progresso dello stato di coma fino al risveglio. Non possiedo l’abilità di Alessandro Bergonzoni nel maneggiare le parole per cui, oltre ad un sentito ringraziamento agli operatori  faccio alla Casa dei risvegli un semplice augurio: quello di continuare così al servizio delle persone e della comunità".