30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Odg di minoranza approvato con l'appoggio Pd
Scelte individuali e scelte con effetti sulla comunitàCorrado Melega su impianto di embrioni e vaccinazioni
Di seguito il testo dell'intervento in Aula della consigliera Simona Lembi sul caso della assessora di Mira (Ve), Roberta Agnoletto, esponente del Movimento 5 Stelle, che ha lamentato di essere stata allontanata dalla giunta per il suo stato di gravidanza.
Grazie Presidente. Cambio completamente tema, capisco anche che dal punto di vista giornalistico, probabilmente è una notizia che ha perso di importanza, però io sono convinta che su alcune questioni non si possa tacere. Quello che è successo la settimana scorsa e che è noto, è stato ripreso da tutte le cronache dei quotidiani e anche da altri mezzi di comunicazione, è un caso particolare, accaduto a Mira, titola il Corriere del Veneto: “Grillina incinta licenziata, il Sindaco non arretra”. Trovo ancora sul web: “Licenziata perché incinta, Cinque Stelle di vergogna”. Trovo su un altro sito intitolato Speciale Elezioni Politiche: “Via l’Assessore incinta, Movimento Cinque Stelle sotto accusa, il Sindaco solo per migliorare la Giunta”. Ovviamente chi sa di queste cose ha avuto subito in mente numerose battaglie contro migliaia di discriminazioni, discriminazioni che raccontano purtroppo parte della storia di questo paese, il fatto per esempio che fino a cinquant’anni fa le donne non potessero partecipare in quanto donne ai concorsi per entrare in Magistratura o in altre cariche istituzionali. La Magistratura ha festeggiato la settimana scorsa, il 9 febbraio, esattamente il cinquantesimo anniversario dal primo concorso che le donne hanno potuto compiere per accedere a questa carriera istituzionale. Ricordiamo tutti che fino a cinquant’anni fa era possibile in questo paese essere licenziate semplicemente perché si decideva e si sceglieva di sposarsi, oppure sappiamo ancora che, non è per niente passata, è di questi anni, una battaglia ahimè un evergreen, lo dico con profondo rammarico sulla questione delle dimissioni in bianco. Non posso però dire che tutto questo, diciamo così è scontato che avvenga per il caso di Mira, perché il Sindaco su un punto ha insistito moltissimo e ha detto non è questione di licenziamento e in effetti non si può pensare che un incarico politico o amministrativo, elettivo o di nomina, possa essere equiparato ad un lavoro a tempo determinato. Dico qui in questa sala del Consiglio comunale, che solo pochi mesi fa ha votato alla unanimità un ordine del giorno contro le dimissioni in bianco e che quindi manifesta su questa questione un’attenzione e una sensibilità tutt’altro che formale, io dico ovviamente che continueremo a seguire con molta attenzione questo caso, ma come tutti gli altri casi, che hanno a che fare con i temi che ho appena richiamato. Mi permetto, però di ricordare due cose a conclusione di questo mio intervento, la prima è questa: occorre che ci sia ancora e sempre più attenzione da parte di tutte le forze politiche su quelle che sono le pari opportunità, non sono condizioni uguali, noi non siamo uguali, tutti i lavori non sono uguali, è evidente, ma non finisce mai la battaglia per consentire la maternità, a prescindere dalle condizioni di lavoro che possono essere profondamente diverse, a tempo, a tempo indeterminato, a tempo determinato, con contratti precari o altro, ma non finisce mai la nostra battaglia, io spero condivisa, sul sostenere con più forza che le condizioni di maternità sia eguali per tutte le donne, a prescindere dalle condizioni di partenza o dagli specifici contratti di lavoro. La seconda cosa che volevo dire a chiusura di questo intervento è che, insomma abituatavi cari Sindaci, abituiamoci noi tutti che ci occupiamo in livelli diversi di politiche e di Amministrazioni, perché questa questione delle donne che accedono sempre di più agli incarichi istituzionali, è inarrestabile. Abbiamo numeri diversi, ovviamente nella prossima campagna elettorale i partiti si presentano con numeri molto diversi, il Sole 24 Ore ce lo racconta, il Partito Democratico è quello che schiera con più forza la questione della parità, non tanto le donne, la questione della parità, il 49% della lista del Partito Democratico è composto da donne in Senato, sono numeri molto alti anche per quanto riguarda la Camera. Il Sole 24 Ore ci dice che, invece il Movimento Cinque Stelle schiera il minor numero di donne su tutta la campagna elettorale, sia per il Senato, che per la Camera. Ovviamente sono numeri diversi anche per le altre forze politiche, a prescindere che uno insista di più sulla questione della parità o sulla questione della non parità, rimane un punto, è un fenomeno inarrestabile, quindi abituiamoci a vedere per fortuna sempre più donne negli incarichi istituzionali.