"Ad Auschwitz saresti stata attenta"

Intervento d'inizio seduta della consigliera Daniela Turci:

" Se fossi stata ad Auschwitz saresti stata attenta"

"Se fossi stata ad Auschwitz saresti stata attenta", così una professoressa pare abbia  detto ad una studentessa, colpevole di esser distratta da un forte mal di testa., una prof. per sedare la maleducazione in classe se la prende con un'alunna di origine ebraica ricordandole Auschwitz. Alle parole dell'insegnante la classe resta sbigottita poi prende la difese della compagna di classe e dice alla docente" Professoressa lei è razzista". 

Convocazione della docente, chiarimenti, e ancora"  ho detto quella frase per indicare un posto organizzato, dove regna l'ordine", la faccenda finisce davanti alla Preside e si apre un'istruttoria . Per i compagni di classe arriva il plauso della Comunità ebraica di Roma, dice Pacifici presidente della comunità, " la cultura di questi ragazzi sconfigge l'indifferenza, merita di esser premiata come accade ogni 27 gennaio al Quirinale. Poi al Liceo Tasso di Roma compare una svastica, come dice Elena Improta, vice presidente dell 'Anpi di Roma e Lazio. 

Esponenti di Forza Nuova e di Lotta Studentesca hanno distribuito volantini e, assieme al volantinaggio,   appare  una svastica sui muri della scuola. " Il ritorno di questo simbolo, continua Improta  è un atto gravissimo, soprattutto davanti ad una scuola che è luogo di educazione e formazione, così come volantinare in pubblico con il simbolo delle brigate Rosse", e ancora una volta si chiede alle forze politiche e sociali di intervenire per arginare questa pericolosa deriva. Ora voglio ricordare il Ministro Profumo che tra le tante cose non ben fatte per la scuola una l'ha fatta bene e cioè questa dichiarazione insieme al Presidente della Comunità ebraica italiana Renzo Gattegna. " Ancora una volta, la scuola italiana emerge, come un fondamentale presidio della Democrazia,"  forse l'ultimo luogo di vera Democrazia, per l'uguaglianza e il progresso culturale e sociale del Paese. 

Infatti la reazione ferma degli studenti e della Preside, di fronte  alle frasi antisemite pronunciate dalla professoressa sono la concreta dimostrazione di come con forza tutti dovremmo sostenere che l'antisemitismo e il negazionismo non si devono combattere solo il 27 gennaio di ogni anno, per la celebrazione della Giornata della Memoria, ma tutti i giorni, e ogni volta che ascoltiamo una frase che ferisce, offende e discrimina. 

Aggiungo che la capacità di reazione della classe e della Preside sono sono una grande dimostrazione che il nostro paese, l'Italia, è un paese sano ,sa reagire e la Scuola ,pur nelle tante difficoltà, ne è la parte migliore. Lo dimostra ogni volta che l'antisemitismo e l'intolleranza entrano nelle sue aule. Del resto è impossibile dimenticare la presenza, partecipazione e condivisione di tutti quegli studenti che con i  Professori si recano, ogni anno ad Auschwitz, nel Viaggio della memoria,  così  come è stato anche per i nostri studenti  quest'anno  con la Vice Presidente Scarano. Sono sentimenti veri che fanno ben sperare " per il futuro della nostra società".