Sull'esclusione dei disabili dal blocco delle assunzioni nella P.A.

Grazie Presidente.  
Due parole per dichiarare il voto favorevole a quest'ordine del giorno del gruppo del Partito Democratico; faccio di nuovo presente che in realtà di questa svista se ne sta parlando da molto tempo, perché nella seduta del Senato c'è stato un emendamento proposto dal gruppo del Partito Democratico, emendamento poi trasformato in ordine del giorno.
Ordine del giorno che il 23 settembre 2009, è stato approvato dal Governo, ordine del giorno che impegnava il Governo ad emanare una Circolare interpretativa della norma, solo che dal 23 settembre ad oggi non si è fatto nulla. L'ordine del giorno che proponiamo oggi a questo Consiglio,   è teso proprio a richiedere ai nostri parlamentari, a tutti i parlamentari eletti in Emilia Romagna, di sollecitare il Governo a mantenere fede ad un impegno che ha già preso in favore delle persone disabili.
Dopodichè, rispetto a quello che diceva il Consigliere Carella, che ha arricchito la nostra discussione in Commissione e che ha sottoscritto questo ordine del giorno, io devo far presente che se ci sono dei direttori di quartiere o comunque delle Amministrazioni che interpretano questa norma in una determina maniera, è proprio perché gli amministratori devono interpretare la norma.
Se la norma non è chiara (e questa norma purtroppo non esclude i disabili dal blocco delle assunzioni), loro si devono prendere la responsabilità di interpretare la norma ed è difficile che lo facciano sulla base della sintonia o della sensibilità che hanno, sintonia con il territorio, con le persone, che amministrano o con la sensibilità che hanno intorno, devono farlo sulla base della norma e la norma oggi dice che le persone disabili sono escluse; per cui non possiamo affidarci alla sensibilità degli amministratori, ma è necessario che questa norma venga cambiata, venga resa chiara, affinché gli amministratori la possano applicare correttamente, magari con una Circolare interpretativa, perchè si è discusso se fosse necessaria un ulteriore norma, ma si è ritenuto a livello di gruppi parlamentari al Senato, che fosse sufficiente una Circolare interpretativa.
Per questo oggi noi chiediamo di stimolare il Governo affinchè emani questa sospirata Circolare interpretativa, sperando appunto di non doverci affidare per ancora molto tempo alla interpretazione di Amministrazioni territoriali o direttori di quartiere. Grazie.