30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Marzia Benassi in Aula sul Bilancio di previsione 2015-17
Nel bilancio del Comune servizi e interventi per la cittàApprovato il documento per il biennio 2015-2017
Intervento del consigliere Benedetto Zacchiroli durante la discussione sugli atti del bilancio:
Grazie, Presidente. Mi consta che da questa mattina discutiamo il bilancio e, forse, discutiamo il bilancio più difficile di questa consiliatura, per la congiuntura economica, ma non solo, anche per i tagli inferti che hanno costretto la Giunta a capriole contabili non indifferenti. Per questo, la prima cosa che mi viene da dire è che guardo positivamente il lavoro fatto in primis dall'Assessore Giannini e poi dalla Giunta tutta per trovare una quadratura del cerchio che limitasse al massimo le sofferenze per i cittadini, perché il nostro pensiero deve andare anzitutto lì, sul quadro generale, deve andare sulla città, sui suoi abitanti, sulla loro vita quotidiana. Una vita quotidiana che è caratterizzata da una città che cambia in continuazione.
Solo quest'anno abbiamo un saldo di 4.000 cittadini in più rispetto all'anno scorso, cioè 14.000 cittadini che sono entrati, 10.000 che ne sono usciti, ma con una lettura che, se fatta in profondità del dato, ci evidenzia che se quelli che escono per la maggioranza sono autoctoni, quelli che entrano non lo sono. Quindi, abbiamo un dato che ci rappresenta una realtà cittadina incontrovertibile: il volto di questa città muta continuamente, non si ferma questo tipo di cambiamento e bisogna farvi i conti. Quindi, la conseguenza prima che viene è quella che il Governo di questa comunità è costretto o deve ridisegnare continuamente, pur nelle ristrettezze economiche, i welfare, non solo per quello che riguarda le somme allocate, per quella voce di capitolo, ma anche per come quelle somme vengono spese. Non c'è nulla che può essere dato per assodato nella spesa storica, non sono più gli anni '70, '80, '90, ogni anno è un anno a sé.
L'efficientamento dei servizi non può mai essere dato per scontato, mai dato per concluso, ma è in continuo mutamento per esigenze che cambiano continuamente. Il fatto che quest'anno si approvi un bilancio che prevede già degli assestamenti durante l'anno, non è da vedersi come una debolezza, ma come una risorsa ed una possibilità di modulare meglio le nostre risorse. E' un imperativo categorico, è una scelta sana e di buonsenso. Approvare il bilancio e, quindi, dare benzina alla macchina amministrativa prima che possiamo, ma non sclerotizzare quelle risorse fino all'esame del prossimo anno.
Le risorse per il pianeta del welfare rimangono pressochè invariate rispetto allo scorso anno e questo è un dato positivo, è frutto maturo dell'esercizio instancabile di questi mesi, da parte degli uffici, per rendere meno sofferenti i tagli che sono comunque necessari e richiesti. Siamo altresì consapevoli che il percorso è da guardare almeno nel medio periodo e che per i prossimi anni bisognerà impegnarsi a fare in modo che questa voce di bilancio aumenti più che si può, perché il capitolo del welfare rappresenta il collante fondamentale per la tenuta della comunità che rappresentiamo, per quella coesione sociale che è la prima finalità di ogni buona Amministrazione. Il punto che mi interessa che non voglio né posso evitare, è appunto quello della coesione sociale, perché c'è il welfare diretto e c'è quello indiretto. Nello specifico, laddove si parla di libere forme associative, di contributi loro erogati, che siano sotto forma di sgravio, di sovvenzioni dirette, sono al centro del discorso. Le centinaia di associazioni che annualmente ricevono questi contributi sono il cuore di quel welfare indiretto, che sarebbe bene esercitare anche ascoltando o uscendo dall'aula. Quei contributi annualmente dati sono il cuore di quel welfare indiretto di cui sopra, che è il più genuino, perché è fatto essenzialmente di lavoro e impegno volontario, che una volta palesatosi, una volta entrato nei radar della Amministrazione del Comune, vecchio o nuovo che sia, deve essere valorizzato in un'ottica piena di solidarietà e di sussidiarietà.
Vengo allo specifico caso riportato dall'ordine del giorno che ci sta facendo discutere da questa mattina, che un po' ci sta facendo discutere solo di una cosa, tralasciando tutto il resto e non è doveroso, ma comunque andiamo pure avanti. Ci fa però discutere da questa mattina in una maniera a mio avviso scomposta, che è necessario ricomporre nella verità. Di solito qui in sede di bilancio si discutono e si propongono misure specifiche, ma il dibattito ci ha portato lontano dall'obiettivo che, giustamente, la mia collega Santi Casali ha riportato sui giusti binari, cioè quelli del bene comune.