30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Simona Lembi sull'uccisione di 12 persone perpetrata da fanatici islamici
Terrorismo e Islam, distinguere è necessarioRolando Dondarini dopo la strage nella redazione del giornale satirico di Parigi
Islam, sconcerto Pd per la richiesta di censire i praticanti musulmaniIn segno di protesta il Pd lascia subito in blocco l'aula del Consiglio. Rassegna stampa del 28 gennaio 2012.
In Aula, lunedì 30 gennaio 2012, il consigliere comunale PD Benedetto Zacchiroli ha presentato un intervento di inizio seduta relativo alla richiesta del Carroccio, espressa durante il Question Time di venerdì 27 gennaio 2012, di chiedere la registrazione dei praticanti musulmani in città.
"Un offesa proprio nel Giorno della Memoria" per cui i consiglieri del PD hanno immediatamente lasciato in blocco l'aula in segno di protesta. Il consigliere Leonardo Barcelò, di origine cilena, "si è sentito offeso come immigrato". La registrazione dei dati relativi alle scelte religiose è vietata dalla legge. "Fare un censimento degli islamici praticanti presenti in città", così l'assessore Matteo Lepore, vedendo la lista delle domande del Question Time, "è una farneticazione sulla quale non si può stare in silenzio, soprattutto se la richiesta arriva alla vigilia del Giorno della Memoria." Lepore ha ribadito di essere "sconcertato".
Rispetto al gesto di protesta del PD di lasciare l'aula Zacchiroli spiega: "ogni gesto semplice ha un suo senso. Quello che non si può tollerare è il continuo agire sulla leva emozionale citando il terrorismo accanto alla parola musulmano o islamico." e aggiunge "Continuare con questi parallelismi ha già dato pessimi frutti in Europa. Nessuno confonde la tragedia del popolo ebraico con la situazione dei musulmani. Ma nessuno può continuamente instillare il dubbio, dipingere chi vuole pregare e ne ha diritto, vive con noi e paga le tasse come qualcuno che sottovoce vuole minare una cultura e una convivenza millenaria, solo perché professa una religione che non è quella cristiana. Le armi da imbracciare sono quelle del rispetto delle regole e della cultura. Stiamo attenti alle parole. Siamo responsabili.
Intervento di inizio seduta del consigliere comunale PD Benedetto Zacchiroli
CONSIGLIO COMUNALE
"Venerdì scorso in quest'aula, durante il Question time, il mio gruppo consiliare e tutti gli altri gruppi che compongono la maggioranza abbiamo abbandonato l'aula durante l'intervento della collega Borgonzoni che chiedeva all'assessore Lepore, provo a interpretare, che l'Amministrazione comunale si facesse carico di un "censimento" che fotografasse quanti sono i praticanti musulmani sul nostro territorio. La ricerca sociologica a cui la consigliera invitava l'amministrazione ha lo scopo di comprendere se sia o meno opportuno che l'amministrazione conceda ad associazioni islamiche delle sedi a titolo gratuito. La consigliera si riferiva ad alcune questioni particolari per le quali già l'Assessore Lepore ha risposto. Niente di male a sapere quanti sono i musulmani sul nostro territorio che frequentano, come non v'è nulla di negativo nel chiedersi quanti siano i frequentanti la messa domenicale (tra il 15 e il 30% della popolazione italiana). Su questi temi c'è una letteratura sterminata e in regime di ristrettezze economiche invito la consigliera a spulciare tra i tanti dati che già ci sono: le assicuro che sarà appagata. La collega ha poi enfatizzato il gesto della maggioranza che usciva dall'aula, bollandolo come "sceneggiata" o come "gesto ridicolo". Mi sento chiamato in causa. Il gesto, semplice, ha un suo senso. Perché le sue richieste, all'apparenza innocue, nascondono quel filo rosso che troppo spesso certo leghismo folcloristico cela.
Quello che non si può tollerare è il continuo agire sulla leva emozionale citando il terrorismo accanto alla parola musulmano o islamico (sulle quali ho già fatto notare c'è un po' di ignoranza riguardo il loro utilizzo). Non sono qui per difendere la popolazione musulmana, ma ricordo alla consigliera e a tutti noi che a fronte della presenza da 17 anni in Italia della Moschea più grande d'Europa consacrata a Roma nel 1995, di attentati terroristici di matrice islamica non se ne ha notizia. Nessuno difende il terrorismo. Noi si difende la ragione, che, per citarla, non dorme dalla nostra parte, ma genera inutili mostri coi discorsi che tendono a porre sullo stesso piano la religione e la preghiera con il terrorismo. Continuare con questi discorsi, con questi parallelismi ha già dato pessimi frutti in Europa. Nessuno confonde la tragedia del popolo ebraico con la situazione dei musulmani. Ma nessuno può continuamente instillare il dubbio, dipingere chi vuole pregare e ne ha diritto, vive con noi e paga le tasse come qualcuno che sottovoce vuole minare una cultura e una convivenza millenaria, solo perché professa una religione che non è quella cristiana. Non è con le ampolle piene d'acqua magica, con riti druidici o con analisi sociologiche strampalate che si sconfiggono preconcetti e pregiudizi e si creano le condizioni per una civile convivenza.
Le armi da imbracciare sono quelle del rispetto delle regole e della cultura. Alimentare il sospetto non fa altro che distrarre le menti più deboli dai veri problemi e dalle vere cause, vuol dire sprofondare nel baratro del capro espiatorio travestito da inutile panacea, che nel
nostro continente ha già fatto troppi guai, e non mi riferisco solo ad Auschwitz o ai campi di concentramento. Mi riferisco anche ai Balcani e alla nostra città gemella Tuzla, che insieme a Srebrenica, subirono la cieca violenza del dato religioso identificato con un'etnia che impugna le armi accecato dal desiderio assolutista e di prevalenza sull'altro, che, perché diverso, non ha diritto di vita. Furono quasi 10000 i musulmani bosniaci uccisi nel 1995 mentre dalla parte opposta, come ricordavo prima si consacrava la Moschea di Roma. Stiamo attenti alle parole. Siamo responsabili. A volte sembrare innocue. Nessuno è immune da quel sonno della ragione che evoca mostri come la stessa consigliera Borgonzoni ci ha ricordato, forse a questo punto, parlando nel sonno