
30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Udienza conoscitiva promossa da Maria Caterina Manca
Il Consiglio comunale ha adottato l'ordine del giorno, proposto dalla consigliera Maria Caterina Manca in prossimità del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, proponendo un protocollo d’intesa e la costituzione di un tavolo interistituzionale per la messa in rete di azioni operative condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto della violenza nei confronti delle donne.
Il Consiglio Comunale
Premesso che
Il 25 novembre ricorre la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, in ricordo dell’assassinio, avvenuto nel 1960 nella Repubblica Dominicana durante il regime di Rafael Leonidas Trujillo, delle tre sorelle Mirabal, colpevoli di essersi opposte al regime dittatoriale.
L’ Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1993 definisce la violenza contro le donne: ogni atto legato alla differenza di sesso che provochi o possa provocare un danno fisico, sessuale o psicologico o una sofferenza della donna compresa la minaccia di tali atti , la coercizione o arbitraria coercizione della libertà sia nella vita pubblica che in quella privata.
Nel 1996 la risoluzione ONU WHA 49.25 ha dichiarato la violenza sulle donne un problema di salute pubblica che interessa una donna su tre;
Nel primo rapporto mondiale su violenza e salute OMS “World report on violence and health” del 2002 si sottolinea come la sanità pubblica abbia un ruolo fondamentale nel trattare cause e conseguenze della violenza a breve, medio e lungo termine;
Il Ministero della Salute nel Primo Rapporto sui lavori della Commissione “Salute delle Donne” del 2008 aveva stabilito che la violenza contro le donne è una priorità nelle scelte di sanità pubblica;
La Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica adottata nel maggio 2011 a Istanbul, ratificata dall'Italia con Legge 27 giugno 2013 n. 77 ed entrata in vigore il 1 agosto 2014, sancisce che la violenza maschile contro le donne è una violazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali fondato sulla manifestazione di un rapporto tra uomini e donne storicamente diseguale che ha condotto gli uomini a prevaricare e discriminare le donne;
L’OMS riconosce la violenza contro le donne come una emergenza di salute pubblica e di diritti violati in tutto il mondo, manifestandosi con molteplici e variegate azioni e comportamenti che mirano tutti all’affermazione del potere e del controllo sull’altra persona, sul suo agire e pensare con un grave impatto sulla salute fisica, mentale,
sessuale e riproduttiva e con conseguenze a breve e lungo termine, fino a giungere nei casi più estremi al femminicidio;
Secondo i dati Istat pubblicati il 05 giugno 2015 sono 6 milioni 788 mila le donne che hanno subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale;
nello specifico il 20,2% ha subito violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% forme più gravi di violenza sessuale come stupri e tentati stupri;
In Italia la donna vittima di abuso o maltrattamenti ricorre ai servizi sanitari con una frequenza da 4 a 5 volte maggiore rispetto alle donne non maltrattate;
La violenza contro le donne, oltre a rappresentare un problema sanitario e culturale, costituisce anche un costo sociale che frena lo sviluppo economico delle società, sia in termini di mancato guadagno da parte delle vittime, che in termini di costi finanziari che l’intero sistema deve sostenere per arginare gli effetti negativi conseguenti;
Un intervento mirato di prevenzione può determinare una riduzione in termini economici della spesa sanitaria, evitando inutili dispersioni di professionalità e reiterazioni di accessi sanitari non organizzati e inefficaci dal punto di vista della prevenzione sia della violenza sia della vittimizzazione secondaria.
Evidenziato che
La 57° sessione della Commissione sulla Condizione delle Donne (CSW), tenutasi all’ONU nel marzo 2013, ha formulate delle raccomandazioni condividendo la necessità di pervenire a percorsi interistituzionali integrati e coordinati, alla definizione di strategie comuni per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne, avvalendosi delle competenze e del contributo di ciascuno allo scopo di implementare il sistema, ottimizzare le risorse, migliorare la qualità delle risposte offerte dai servizi interessati;
Il Piano d’ azione straordinario del 7 luglio 2015 evidenzia che “occorre coordinare in modo sinergico tanto gli aspetti collegati alla repressione del fenomeno della violenza quanto le azioni di emersione e prevenzione della violenza stessa nonché di tutela delle donne tenendo conto dell’importanza che in questo processo assolve la formazione rivolta a tutti i soggetti che, a vario titolo entrano in gioco sul piano professionale e operativo …. interviene attraverso l’ individuazione di azioni coordinate tra tutti gli autori a vario titolo coinvolti tese principalmente a prevenire il fenomeno e a rafforzare le misure a sostegno delle donne e i servizi a loro dedicati; il tutto in una ottica non solo di “soccorso” ma di empowerment femminile…;
La legge di Stabilità 2016 prevede “l’istituzione di un gruppo multidisciplinare coordinato tra le Procure della Repubblica, le Regioni e Aziende sanitarie locali … supportato da altre figure professionali, ivi comprese quelle in ambito socio-amministrativo e rappresentanti del volontariato ed associazionismo finalizzato a fornire assistenza …
il ““Piano regionale contro la violenza alle donne”, approvato lo scorso maggio in attuazione della L.R. 6/2014, che prevede, specificatamente, il rafforzamento della rete di prevenzione, protezione e sostegno alle donne vittime di violenza così come sancito dall'art. 16 tit. 5° "Rete regionale integrata di prevenzione e contrasto della violenza di
genere" della suddetta legge.
Sottolineato che
per prevenire e contrastare il fenomeno, sono necessarie azioni condivise e integrate da parte delle istituzioni tutte che di concerto alle associazioni dedicate intervengono, a vario titolo, nelle varie fasi di prevenzione, assistenza, cura, tutela legale e presa in carico delle vittime di violenza. L’impegno congiunto, tanto sul piano politico quanto su quello operativo, è fondamentale da parte delle istituzioni amministrative, culturali, sanitarie, sociali, delle forze dell’ordine e del mondo associativo, valorizzando le competenze precipue di ogni soggetto coinvolto ed integrandole tra loro;
pur dando atto della estesa e proficua attività sviluppata in tal senso, da parte dei soggetti istituzionali e associativi a livello locale, tuttavia risultano azioni ancora confinate alle proprie aree di intervento specifiche, non coordinate e confluenti in un unico progetto condiviso. E’ indispensabile fondamentale raccordare, integrare e condividere le azioni in essere sul tema, sia in ambito pubblico che privato, potenziando le attività realizzate dai singoli enti e organismi e promuovendone le specificità, al fine di creare reti collaborative multidisciplinari condivise e di supporto alle vittime attraverso un coordinamento e uno scambio di competenze e di risorse.
Invita Sindaco e Giunta comunale
ad istituire un protocollo d’intesa, anche in accordo con la città metropolitana, per la costituzione di un tavolo interistituzionale con tutte le autorità competenti e le associazioni dedicate per la messa in rete di azioni operative condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto della violenza nei confronti delle donne.
F.to: M.C. Manca, R. Santi Casali, M. Campaniello, P. Licciardello, G. Di Girolamo, R. Persiano, MR. Ferri, V. Zanetti, F. Mazzoni, G. Venturi, M. Bernardini, A. Palumbo, M. Bugani, E. Foresti.