
30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
La consigliera Federica Mazzoni è intervenuta ad inizio seduta in Consiglio comunale, lunedì 6 marzo 2017, sulla Festa internazionale della donna.
Ogni anno è necessario far vivere e dare senso alla Giornata dell'8 marzo affinché non diventi solo una ricorrenza celebrativa da calendario. Le date simboliche che uniscono la vita civile nazionale e internazionale sono preziose, perché consentono momenti di riflessione, di dibattito, di manifestazione. L'8 marzo è nato come un momento di lotta e di presa di posizione pubblica, non solo chiesto, ma preso dalle donne con un atto di autodeterminazione e di volontà di esserci come cittadine e come persone portatrici di diritti, dignità e istanze politiche.
Tutto questo è ormai datato, retorico, pleonastico? Qualcuno potrebbe domandarselo, ma la risposta è no. È ancora necessario. E sono proprio dati elaborati dal Censis e dall'Ocse, resi noti oggi, a suffragare questa convinzione. Ci parlano del fatto che ogni giorno le donne lavorano in casa quattro ore in più degli uomini, che complice la crisi economica nel 2016 siamo al penultimo posto in Europa per occupazione femminile. L'8 marzo serve perché in Italia, negli ultimi dieci anni, ci sono stati 1740 femminicidi e perché nel nostro paese non in tutte le regioni è possibile accedere all'interruzione volontaria di gravidanza, così come sancito dalla Legge 194' legge dello Stato. E potrei continuare l'elenco.
Le mobilitazioni delle donne, in questo caso, sono indispensabili. La politica e le istituzioni, che tracciano orizzonti e incarnano valori e princìpi, è importante che facciano la propria parte, e che lavorino in maniera organica e trasversale a tutte le politiche pubbliche, per rendere concreto un impegno che è e deve essere 365 giorni l'anno.
Il Comune di Bologna è impegnato proprio in questo, tutti i giorni.
Grazie all'istituzione di un Assessorato dedicato alle Pari opportunità e differenze di genere, al Contrasto alle discriminazioni e alla violenza e alla tratta.
La Giunta ha organizzato eventi e sta lavorando a progetti e azioni grazie all'Assessora Susanna Zaccaria che si sta impegnando a dare concretezza a indirizzi e proposte scaturite proprio dal Consiglio comunale che ha approvato a larga maggioranza un ordine del giorno per realizzare le azioni di propria competenza che attuino la Legge regionale 6 del 2014, per la parità e contro le discriminazioni di genere e ne ha approvato un secondo per costituire una rete interistituzionale e di associazioni per la protezione e la presa in carico delle vittime di violenza.
Inoltre, per quello che riguarda la competenza in materia di salute e prevenzione tengo a citare la recentissima costituzione dell'"Osservatorio Metropolitano sulla salute di genere" in seno alla Conferenza Socio sanitaria territoriale, grazie all'assessore Luca Rizzo Nervo, Presidente della CTSS.
Quest'anno poi il Consiglio comunale dedicherà l'ormai consolidata seduta solenne in occasione dell'8 marzo al tema delle donne nel mercato del lavoro, seduta nella quale interverrà Eloisa Betti, Assegnista di ricerca del Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell'Università di Bologna.
Il Consiglio solenne sarà solo una tappa di una settimana intensa nella quale, in aggiunta ad udienze conoscitive tematiche in V organizzata dalla Presidente Manca e di VI Commissione, in particolare per la Commissione Scuola e Cultura ho convocato un approfondimento congiunto con la Commissione parità sui percorsi formativi e le disuguaglianze di genere: il fenomeno della segregazione formativa.
Ci sarà poi un incontro con la Presidente del Consiglio Luisa Guidone e i Sindacati per il Patto Metropolitano sul lavoro con la richiesta di declinarlo in ottica di genere.
Inoltre avremo l'iniziativa patrocinata dalla Presidenza del Consiglio e promossa con le Associazioni UDI e CIF per il Premio dedicato a Tina Anselmi a donne meritevoli bolognesi.
Inoltre venerdì si giocherà la partita di calcio che vedrà in campo le Consigliere comunali e di Quartiere della nostra città con la Nazionale delle Parlamentari, organizzata da Roberta Li Calzi, Presidente Commissione Parità del Comune.
Come si evince un lavoro politico e istituzionale che incarna lo spirito dell'8 marzo oltre questa singola giornata.
Quest'anno poi si è attivato un movimento che chiede che l'8 marzo sia una giornata di sciopero. Richiamare allo sciopero è un'azione forte e simbolica. Non giudico lo strumento che liberamente le donne si sono volute dare quest'anno. L'obiettivo più importante è quello di tenere sempre alta l'attenzione sui temi delle politiche di genere e sul contrasto al sessismo, e questo mi pare sia stato raggiunto, vista l'eco generata. Mi preme sottolineare che ci sono donne che non possono permettersi di fare sciopero, perché disoccupate, troppo precarie, vincolate troppo a un posto di lavoro che non posso rischiare; ci sono donne che "scioperano" tutto l'anno, perché rischiano qualcosa della propria immagine e della propria posizione cercando di portare avanti ideali e battaglie contro le discriminazioni, per l'autodeterminazione, ribellandosi ogni secondo al predominio e alle manipolazioni.
Ci sono anche donne che parteciperanno alla mobilitazione dell'8 marzo in modo pieno e con altre modalità, facendo assemblee, partecipando a cortei, flash mob, facendo conferenze, incontri con altre donne e anche con uomini - sì ce n'è bisogno dell'alleanza con loro!- ognuna a suo modo, in mille modi diversi. E anche questa è una ricchezza da valorizzare.
Per questo, buon 8 marzo a tutte e a ciascuna di noi.