30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Rassegna stampa del 9 giugno 2013
Inquinamento acustico per i cantieri ferroviariRisorse per barriere antirumore in via Guelfa, l'odg di Angelo Marchesini ed altri interventi
Intervento del consigliere Maurizio Ghetti durante la trattazione della delibera O.D.G. N. 72: ART. 3 DEL D.P.R. 383 DEL 18 APRILE 1994. SISTEMA FERROVIARIO AV/AC MILANO - NAPOLI - NODO DI BOLOGNA - FOGNATURA SAN RUFFILLO - COLLETTORE FOGNARIO DI SCOLMO. PARERE DI COMPETENZA
Grazie Presidente. Dopo gli ultimi interventi inizio col dare la più ampia solidarietà all’assessore Gabellini perché penso sia, a questo punto, frastornata, nel senso che non sa più esattamente di cosa stiamo trattando e quindi cerco di capire anche il suo stato d’animo e per questa ragione le dico che io entro nel merito della delibera di cui stiamo trattando e quindi la aiuto a riportare l’attenzione su un argomento che dovrebbe essere oggetto della nostra discussione, senza annacquamenti di sorta. È vero che questa è una delibera tecnica: siamo di fronte a un manufatto che è stato interrotto per effetto del cantiere per l’Alta Velocità, quindi per lo scavo della galleria e ovviamente per tutto ciò che é conseguito alla galleria stessa e oggi ci troviamo di fronte al ripristino di un manufatto che ha le stesse funzioni e che dovrebbe garantire, da questo punto di vista, l’intera area che fa capo ovviamente a via Corelli. Prendo occasione da questa delibera per ritornare a porre l’attenzione sui problemi che riguardano quella zona e dove quello che già si è progettato, e che quindi deve essere solamente adottato dal punto di vista della concretezza, possa trovare sempre, a partire da oggi, tempi i più rapidi possibile. L’Assessore ricorderà che quando noi l’altro giorno abbiamo parlato del prolungamento di 500 metri dell’elettrificazione della linea 13 fino alla località Rastignano, abbiamo detto che questo ovviamente non è in capo esclusivamente al Comune di Bologna ma che a partire da oggi più i tempi sono rapidi più noi diamo risposte positive non tanto all’insieme della città di Bologna ma soprattutto a un’area che vive in una situazione di tipo ambientale, del traffico e della mobilità, e quindi anche di vivere comune di tutti i giorni, di grande difficoltà, per usare un eufemismo. La stessa cosa è per quanto riguarda tutto ciò che coinvolge ancora questa zona di via Corelli che, lo ripeto (l’abbiamo già sottolineato nelle udienze conoscitive, dove gli stessi abitanti sono venuti a consolidare quello che è l’immagine e la situazione di quella zona) è un’area che, in un’epoca nemmeno tanta lontana, ha avuto la bellezza di tre megacantieri allestiti contemporaneamente, quindi stiamo parlando di 150 famiglie che, di fronte ai loro edifici hanno avuto tre cantieri con tutti i problemi che questo ha voluto, ha potuto rappresentare. Il problema oggi, è un problema legato ovviamente agli espropri. Ricordo all’Assessore che, così è stato detto dal Settore Mobilità, nel mese di ottobre, novembre, vado a memoria, il Comune di Bologna ha avviato tutta la procedura legata agli espropri che riguardano la famosa, cosiddetta 2 Bis, la strada di collegamento tra futura Fondovalle Savena e la Rotatoria Mafalda di Savoia. Una volta che questa procedura si è conclusa, poi tutto nuovamente andrà in capo a RFI e Italferr. Quello che noi vogliamo sottolineare è che abbiamo assistito negli anni precedenti ad un balletto, prima di TAV, poi di RFI, di prolungamento dei tempi per una ragione o per l’altra. L'’abbiamo visto anche ultimamente: stiamo andando esattamente a giugno per quanto riguarda l’attivazione della stazione centrale con tutto quello che ne consegue e mi riferisco anche alle stesse fermate che riguardano in particolare il Quartiere Savena, ma che riguardano anche altri quartieri. Ora, si tratta da parte nostra, sto parlando della città di Bologna, dell’Amministrazione di Bologna, di costringere RFI al rispetto, almeno degli ultimi tempi che sono stati dati. Più noi siamo precisi, pronti a concludere quello che è in capo al Comune di Bologna, poi meno alibi noi possiamo dare ovviamente anche e soprattutto a RFI e non ultimo, ripeto quello della strada di congiunzione, ma non ultimo anche alla stessa questione che riguarda diciamo questo manufatto che dovrebbe essere costruito. Richiamo l’attenzione, (so che il problema è complesso), però richiamo l’attenzione dell’Assessore, e dell'intera Giunta e richiamo anche l’attenzione di tutto il Consiglio, sul fatto che noi stiamo parlando di un’area, che ancora presenta dei problemi grossi dal punto di vista ambientale per i residenti, un’area che ancora vedrà a partire da oggi 2013 un anno, due anni, tre anni, forse quattro anni, se non di più, dei cantieri presenti. E' l’area forse di tutta Italia, non soltanto dell’Emilia Romagna, in cui si sono concentrati più cantieri, che hanno creato situazioni di sconvolgimento dal punto di vista ambientale dell’area stessa e guarda caso stiamo parlando di un’area pre-parco. Dico questo, perché i residenti di Via Corelli hanno intentato causa nei confronti anche dell’Amministrazione comunale e devo dire la verità mi diventa difficile, pur qui da questi banchi, non dare assoluto sostegno e solidarietà a questi cittadini, perché forse nel passato, non solo TAV è mancata, ma anche chi doveva controllare TAV, compresa l’Amministrazione comunale, che forse non lo ha fatto fino in fondo o perlomeno non lo ha fatto con quella forza sufficiente per ottenere qualche risultato, costringendo gli stessi cittadini oggi a trovarsi in questa situazione. Ma poi c’è un’altra cosa ancora, lo voglio ripetere, certo non è né solo competenza dell’Assessore Gabellini, tanto meno di altri, però, siamo in una strada, su cui avverranno anche alcuni lavori, che fanno capo allo scolmatore, che è stata ridotta a 6 metri e 50, quindi diventando strada di quartiere, una strada che oggi ha 12 mila, 13 mila passaggi quotidiani di auto e quindi è in una situazione diciamo difficile. Al di là e la voglio far breve, di ricordare questo all’Assessore, per quanto riguarda il contenuto della delibera, vorrei dire all’Assessore se presta attenzione, grazie, che noi abbiamo fatto una domanda specifica nella Commissione, rispetto a quello che poi in definitiva potrebbe essere l’elemento più delicato e cioè tutta la procedura degli espropri. Espropriare una porzione di terreno, che oggi appartiene a dei privati per mettere lo scolmatore, per permettere il tubo che porterà, scaricherà eventualmente l’acqua in Savena. Ora, Italferr dice: noi non abbiamo avuto osservazioni da parte dei proprietari, però il tutto non avverrà bonariamente, perché non è stato attivato nessuna procedura bonaria per quanto riguarda peraltro l’accordo. Ora, conoscendo io per trattazione diretta di quei problemi, sto parlando di dieci, dodici anni fa, conoscendo proprio i proprietari, è abbastanza bizzarro immaginare che gli stessi non abbiano fatto osservazioni, né tantomeno non abbiamo fatto richieste precise, considerando che hanno avuto già ritorni negativi e che oggi sarebbe anche un conquistare qualcosa in più rispetto a quello che non hanno ottenuto negli anni precedenti. Siccome lo voglio dire fino in fondo, il livello e il grado di attendibilità di RFI per esperienza diretta e anche di Italferr per altrettanta esperienza diretta sono estremamente bassi, almeno questo è il mio personale giudizio e quindi non vado a coinvolgere nessun altro, sarebbe opportuno che i nostri settori, non dico nemmeno l’Assessore, i nostri settori, non si adeguassero a semplici dichiarazioni, non so se scritte o verbali, fatte da Italferr, ma andassero ovviamente a fare una verifica specifica, magari anche direttamente con i proprietari. Certo mi sentirei di farlo io, ma non voglio farlo perché non ho titolo, invece il settore lo avrebbe. Ecco, è l’unica osservazione che non riguarda il problema specifico della delibera , poichè invece è un problema diciamo amministrativo, se volete anche politico. In definitiva un’attenzione particolare per quell’area, anche per ciò che verrà fatto in seguito. Grazie.