30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Simona Lembi in Aula sull'adesione alla mobilitazione internazionale contro l'esecuzione capitale
In rete attori e servizi per il contrasto alla violenza alle donneUdienza conoscitiva l'otto ottobre 2014
Matrimoni forzati, una ricerca e linee guida per contrastarliUdienza conoscitiva
Donne contro la violenza, iniziative in campoUdienza conoscitiva
Di seguito l'intervento della presidente del Consiglio Simona Lembi sull'impiccagione della giovane donna iraniana rea di aver reagito al tentativo di stupro uccidendo il suo aggressore. Al termine dell'intervento il Consiglio comunale ha osservato un minuto di silenzio:
"Signor Sindaco, signori Consiglieri, signore Consigliere,
si chiamava Reyhaneh Jabbari aveva 26 anni quando il 25 ottobre, pochi giorni fa, è stata impiccata in un carcere di Teheran.
Nel 2007, aveva allora 19 anni, fu arrestata con l'accusa di omicidio per aver pugnalato un uomo di 28 anni più grande di lei. La ragazza aveva ammesso di aver accoltellato alle spalle l'uomo e di averlo fatto per difendersi da un'aggressione sessuale.
Nel 2009, dopo un processo giudicato dall'Alto commissariato per i diritti umani dell'Onu viziato da molte irregolarità, è stata giudicata colpevole e condannata a morte.
Nonostante gli appelli internazionali rivolti alle autorità, tra cui quello del ministro degli Esteri Federica Mogherini, di Papa Francesco, di tantissimi intellettuali iraniani e non; nonostante l'esecuzione fosse stata più volte rinviata facendo sperare in un atto di clemenza da parte delle autorità iraniane, Reyhaneh Jabbari, che aveva 26 anni, voglio ripeterlo, è stata impiccata nella prigione dove era stata rinchiusa dal giorno del suo arresto. Ha prevalso la visione delle autorità giudiziarie che non ha dato peso al fatto che Reyhaneh dopo aver usato un coltello da cucina avesse chiamato un'ambulanza e rimasta ad attendere. Come pure non ha avuto peso il fatto che Reyhaneh avrebbe potuto salvarsi la vita se avesse ritirato, come richiesto dai famigliari di lui, l'accusa di stupro. Non lo ha fatto.
Reyhaneh Jabbari diventa la 976esima persona giustiziata dallo scorso agosto ad oggi ed è difficile, difficile, non tenere insieme quel caso con quello delle troppe ragazze sfregiate dall'acido a Teheran per cui il Governo ha vietato ogni manifestazione pubblica o con il caso, un altro, di Gronchen Ghavami arrestata in giugno perchè voleva vedere allo stadio la pallavolo maschile, vietata alle donne, come ogni altro sport giocato da soli uomini.
Non entrerò, ovviamente, nel merito delle leggi iraniane e della vicenda processuale, ma voglio invece sottolineare, ancora una volta, il prezzo altissimo che pagano le donne quando si tratta di rispetto di diritti umani. Avremo modo di approfondire il tema del rapporto fra le donne e il rispetto dei diritti umani anche nel corso dei prossimi mesi, insieme con i Presidenti dei gruppi consiliari del Consiglio comunale di Bologna, abbiamo deciso di dedicare a questo tema la Seduta solenne del prossimo 8 marzo 2015.
Ora però è il momento del cordoglio e invito il Consiglio comunale a tenere un minuto di silenzio in memoria di Reyhaneh"