30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Daniela Turci sulla condizione dei minori fotografata dal rapporto di Save the Children
Scuola dell'infanzia De Amicis: sicurezza del cortile esterno destinato al gioco dei bambiniInterrogazione di Francesco Errani
Scuole De AmicisUdienza conoscitiva
Sociale, scuole e riqualificazione della città al centro del BilancioIl capogruppo Mazzanti al dibattito sul Bilancio
Istituzione educazione e scuola, bilancio 2015-2017Delibera del Consiglio comunale del 25 maggio 2015
Intervento d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani su una recente polemica scoppiata in una scuola elementare cittadina che sorge in mezzo a un parco collinare:
L'articolo dell'insegnante Franco Lorenzoni sulle scuole Longhena di
Bologna pubblicato su Internazionale apre un dibattito sulla qualità della scuola:
"A quanti quarti d’ora di gioco ha diritto un bambino che a 6 anni trascorre otto ore a scuola?
Chi decide quanto può durare la sua ricreazione? E ancora:
i bambini devono sperimentare a scuola solo spazi recintati o possono
muoversi in libertà, imparando ad abitare spazi aperti?"
L’educazione non prevede di essere portata avanti “in provetta”, come
si fa con gli esperimenti di laboratorio, l’educazione è un evento che
non può che essere vissuto nella realtà e la realtà è costituita da
esperienze.
Se non vogliamo che il dibattito sulle Longhena sia un'occasiome
sprecata, credo che i temi sollevati dagli eventi documentati e
commentati con competenza ed equilibrio nell'articolo costituiscano
un'occasione da non sprecare per riprendere a riflettere sui temi e
sulle esperienze educative, un impegno che è stato centrale nella
nostra città e nel nostro paese negli anni in cui si era impegnati a
progettare pensando al futuro e si era meno prigionieri del presente e
del consenso. La scuola bolognese è nata a seguito di un percorso di
cittadinanza attiva. È stata pensata insieme: istituzioni, insegnanti,
genitori, associazioni, università.
Rispetto ai temi in discussione, mi sembrano fondamentali quelli di
una didattica che accompagni i bambini ad appassionarsi alla ricerca
delle conoscenze e che ne richiami la responsabilità coinvolgendoli.
Sono questi due riferimenti per una valutazione della qualita di
un'istituzione educativa.
Una valutazione che non si limiti a quanto gli alunni sappiano
rispondere ai test, una valutazione che non può essere "burocratica" e
prigioniera di orari e recinzioni. Credo che sia questa la differenza
fra apprendimento e addestramento, e credo che siano tante le scuole e
gli insegnanti a Bologna che hanno questo riferimento nella loro
pratica quotidiana. Insegnanti che non si limitano alle nozioni che un
bambino ha rispetto ai temi proposti, ma che educano al pensiero
critico nei bambini, insegnano a incontrare l’esperienza reale e a
riflettere su di questa.
Il gioco, la ricreazione, gli spazi aperti, la libertà di
insegnamento, credo che siano occasioni per imparare, gli adulti
insieme ai bambini.
Sulla qualità della scuola, il Comune di Bologna deve creare le
condizioni che consentono alla scuola di formare buoni cittadini,
pensanti e capaci di scegliere anche criticamente, attenti a difendere
i propri meriti ma anche a perseguire obiettivi comuni, a collaborare
con gli altri anche se più deboli, lenti o meno capaci. La scuola
contribuisce al futuro sociale e civico, non forma solo “scolari” ma
anche cittadini attivi. La scuola è un investimento per il futuro, un
investimento anche per lo sviluppo sociale, civico e politico.