
30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Il triste primato dell’Italia, la giusta direzione di Bologna. Roberta Li Calzi interviene in Consiglio.
Ieri il mondo ha celebrato il Transgender Day of Remembrance, la giornata per commemorare le vittime di odio e pregiudizio transfobico. Pochi giorni fa dal Pakistan arrivavano notizie orribili: gli autori di una violenza lunga e tremenda ai danni di alcune trans hanno pubblicato sui social il video delle loro gesta, che è diventato virale. Questo ha fatto emergere un fenomeno per niente marginale. Le ragazze vittime della violenza raccontano di stupri, percosse, violenze sistematiche, consumate tra le mura di appartamenti, da parte di più uomini. In Pakistan non esiste una legge che tuteli le persone trans dalla violenza e il fenomeno è in crescita, secondo quanto denunciano le associazioni locali.
Sebbene in Italia raramente si registrino fatti come quello testimoniato dal video, il nostro paese è il primo in Europa per numero di aggressioni contro le persone transgender. Secondo l’ultimo rapporto di Transgender
Europe, sono 32 le persone trans uccise in Italia negli ultimi 8 anni, su una popolazione stimata di circa cinquantamila.
Il confronto con gli altri Paesi europei è sconsolante: nello stesso periodo sono stati 8 i transgender uccisi in Spagna, altrettanti in Gran Bretagna, 5 in Francia (le nazioni con il maggior numero di delitti in Europa dopo
l’Italia). Tra i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo solo la Turchia ha un bilancio peggiore, con 43 morti.
Vale la pena sottolineare che si tratta di cifre sottostimate: succede spesso, infatti, che delle persone trans si riporti il nome registrato alla nascita e non quello scelto, circostanza che non solo causa un’ulteriore violenza, ma che rende difficile la classificazione dei fatti come aggressioni a sfondo transfobico. Inoltre, sono dati che si basano sui casi monitorati dai ricercatori dall’estero, a partire dalle notizie sui media: non esiste, infatti, in Italia una banca dati nazionale sui crimini transfobici, né un network di associazioni non governative che li rilevino, ed è possibile che il numero effettivo in Italia sia anche più alto di quello registrato in Turchia.
A Bologna è in corso un confronto tra le associazioni LGBT e l'Amministrazione comunale sul tema dell'accoglienza ai richiedenti asilo che chiedono protezione a causa delle persecuzioni subite per il proprio orientamento sessuale o per la propria identità di genere. Il MIT ha presentato un progetto per la creazione della prima casa di accoglienza per rifugiati gay, lesbiche e trans che fuggono da morte, torture e violenze. Il dialogo tra il Comune, nella persona dell’Assessora Zaccaria, e le associazioni è teso a capire i bisogni di queste persone: i rifugiati omosessuali e transessuali devono infatti avere un'attenzione specifica, perché sono quelle categorie che subiscono diversi livelli di discriminazione. Occorre però, allo stesso tempo, prestare attenzione a come impostare questa accoglienza, perché il rischio che si può correre è quello della ghettizzazione di persone che, in realtà, devono poter seguire un percorso di inserimento e di integrazione sociale.
Infatti, se è vero che nelle strutture di accoglienza occorre evitare il riformarsi delle dinamiche sociali da cui le persone LGBT scappano, è altrettanto vero che bisogna evitare l'emarginazione. Un difficile equilibrio, che potrà essere trovato solo nel confronto e nel dialogo con i soggetti che da anni sono sul campo e con i quali l’amministrazione sta giustamente lavorando.