
30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Intervento in Aula della presidente del Consiglio comunale, Simona Lembi.
Maurizio Cevenini, un anno dopo. Il Consiglio comunale ricorda il politico, il tifoso, l'uomo.Rassegna stampa locale del 6 e 7 maggio 2013
Di seguito il testo integrale dell'intervento commemorativo pronunciato da Francesco Critelli, presidente del gruppo Pd, ripreso da un comunicato stampa del Comune (in allegato):
"Ciao Cev,
guardando il tuo banco vuoto, la tua immagine sui manifesti, la tua foto nei nostri uffici, non si riesce ancora a realizzare che tu non ci sia più.
Proprio tu, Il nostro Cev, la persona capace di raccogliere consenso, affetto e stima come mai nessuno prima e, credo di poterlo affermare senza troppe remore, come mai nessuno potrà in futuro.
Mi ricordo quando, ai tempi della Sinistra Giovanile, incontrarti fosse ogni volta un momento di splendida empatia; c’erano i Ds, si avvertiva il peso di un Partito carico di ritualità, di distanze tra persone di età così diverse.
Era difficile trovare un dirigente capace di sintonizzarsi con noi ragazzi, capace di parlarci e di capire quanto il fuoco della passione politica che scaturiva dai nostri modi di fare, non fosse ostilità ma voglia di impegnarsi e di sentirsi parte attiva di una comunità così vasta e complessa.
Poi arrivavi tu, sorridevi, ci guardavi sornione e con un gesto incrociato di mani e occhi ci sollecitavi ad imparare che l’esuberanza giovanile poteva, anzi doveva, non sfociare in un conflitto tra generazioni ma saper diventare linfa vitale a disposizione di tutto il Partito. “Mi raccomando Crit, fai il bravo, con i tuoi ragazzi”.
Una pacca sulle spalle, parole informali, affettuose, anche se a intrattenersi con te c’era l’ultimo arrivato, magari un fuorisede: tu ti fermavi, ascoltavi, comprendevi.
Certo,caro Maurizio, faresti, credo, molta fatica a vivere questa stagione, piena di contraddizioni, di contrapposizioni personalistiche e per questo inconcludenti, di decisioni non prese che hanno portato il paese alla paralisi ed il nostro partito sull'orlo di una crisi gravissima. Faresti fatica tu ,che hai sempre cercato la condivisione e la mediazione, pur nel rispetto dei ruoli di ognuno. Chi non ricorda i tuoi interventi sempre pacati, intrisi di buon senso, insaporiti dalla tua innata vena umoristica , tipica della gente di Bologna: quella gente che ti ha amato ed in mezzo alla quale eri a tuo agio
Se tu fossi qui adesso, per noi sarebbe più facile capire, interpretare, comportarci in maniera adeguata al momento..chissà in quanti ti avrebbero cercato, scritto, contattato per chiederti una parola, una riflessione, un momento di condivisione...si sarebbero rivolti a te e a nessun altro, perché in te rivedevano loro stessi.
Questa è la capacità più bella e più nobile che un uomo delle Istituzioni possa mettere in campo: fare in modo che i cittadini si rivedano nel suo stile, nella sua onestà, nella sua competenza, nel suo modo di rappresentarli.
Pochi giorni dopo la tua morte, i ragazzi della Curva Andrea Costa ti dedicarono uno striscione che recitava: “Bologna non dimentica i suoi figli, ciao Cev”.
Tu eri un figlio della nostra città, il figlio prediletto, quello cui fare affidamento nei momenti difficili e da cui trarre spinta emotiva per superare le difficoltà; eri e sei ancora il simbolo della Bologna migliore, accogliente, seria, onesta e laboriosa.
Cev, è devastante pensare alla differenza tra quanto tu fossi amato e quanto invece noi oggi si faccia fatica anche solo a chiedere un confronto con il Popolo, senza incorrere in sfiducia, tensione, lontananza.
Negli ultimi tempi eri diventato più triste, il tuo proverbiale sorriso si era opacizzato: non riuscivi a fare i conti con quel malessere , che ti aveva portato a rinunciare al ruolo da sempre sognato. Ce ne eravamo accorti, lo sussurravamo fra di noi , ma ma non abbiamo mai affrontato l'argomento con te, uomo del popolo, ma estremamente riservato nella tua vita privata.
Ci manchi Cev, manchi al tuo Partito che fa fatica a ritrovare la bussola, manchi a questo Consiglio e a questo Palazzo, che senza di te appare meno vicino alla splendida Piazza su cui ci affacciamo, manchi alla tua città che con te ha perso non solo un figlio, ma anche un amico, un fratello, un punto di riferimento insostituibile.
Manchi soprattutto a tua figlia e ai tuoi cari, cui dai banchi del Consiglio che hanno avuto la fortuna di ospitarti, rivolgo un saluto affettuoso, a nome mio e di tutto il Gruppo del Partito Democratico".