30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Consigliera Maria delli Quadri
Grazie, Presidente. Una nuova sconfitta per i diritti umani. Delara Darabi, la pittrice iraniana di ventitré anni condannata alla pena capitale in Iran per concorso in un omicidio commesso nel 2003, è stata uccisa alle prime luci di venerdì scorso. Lo ha reso noto questa mattina Mohammad Mostafaei, un avvocato attivo nel campo dei diritti umani, citato dal sito Iran Human Rights. Delara Darabi è stata impiccata la mattina del primo maggio, nonostante varie proteste internazionali. Questa esecuzione ha sconvolto tutte le forze democratiche del mondo. La signora Maryam Rajavi, Presidente eletta dal Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana, ha definito l'esecuzione della pittrice iraniana, che al momento del delitto era appena diciassettenne, come un segno delle barbarie e delle misoginie medievali del regime al potere in Iran. In Iran la pena di morte è prevista per omicidio, adulterio, stupro, omosessualità, reati legati alla prostituzione, reati legali alla droga, corruzione, contrabbando d'arte, terrorismo, consumo di alcool, rapina a mano armata, atti incompatibili con la castità, pornografia. Secondo il codice penale possono essere giustiziati i maschi che abbiano compiuto quindici anni e le femmine che ne abbiano compiuti nove. Nel 2004 è stata vietata l'esecuzione di minori di diciotto anni, ma il decreto non è mai stato rispettato, tant'è vero che nel 2005 sono state uccise due persone che al momento dell'esecuzione erano minori ed altre sei persone che erano minori all'epoca del reato. In particolare, il 19 luglio di quell'anno sono stati impiccati due ragazzi di diciotto e sedici anni per lo stupro di un bambino commesso un anno prima. All'inizio del dicembre 2005 il Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana ha reso noto che ci sono state oltre cento esecuzioni dal 26 giugno, praticamente dall'elezione del nuovo Presidente iraniano Ahmadinejad. La giovane pittrice condannata a morte, divenuta il simbolo dei minorenni, è stata assassinata nonostante le pressioni esercitate dal movimento internazionale per i diritti umani che aveva ottenuto, dopo un'estenuante lotta, una proroga di due mesi rispetto alla data dell'esecuzione, fissata precedentemente per il 20 aprile. Il boia l'ha impiccata solo dieci giorni dopo. Per Delara esisteva un'unica possibilità di salvezza: la legge iraniana mutuata dalla Shari'a prevede come sola via d'uscita nel caso di condanna alla pena capitale il pagamento in denaro come prezzo del sangue versato, ma la famiglia della donna uccisa ha rifiutato nettamente l'offerta e di conseguenza la sentenza di condanna a morte non è stata modificata. L'avvocato difensore di Delara ha denunciato ripetutamente, sulle pagine del quotidiano nazionale Etemad, diversi errori nella gestione giudiziaria del caso. La donna sarebbe stata anche drogata durante l'omicidio. Inizialmente, infatti, Delara si era addossata la responsabilità dell'accaduto per coprire il suo ragazzo, pesantemente implicato nell'esecuzione. Successivamente aveva ritrattato la sua confessione, fornendo una nuova versione dei fatti. I magistrati iraniani non hanno mai creduto alla sua innocenza e nel febbraio 2007 la Corte Suprema di Teheran, ritenendola parte attiva all'assassinio, ha deciso la pena di morte. La brutale esecuzione di Delara è stata possibile perché l'Iran continua a pensare di poter agire impunemente, considerando le reazioni internazionali mere parole prive di conseguenza. Il portavoce di Iran Human Rights ha dichiarato che Delara è il simbolo di tutti i minorenni condannati a morte ed è ora che Teheran paghi le conseguenze per la violazione della convenzione sui diritti dell'infanzia che ha sottoscritto. L'Onu deve fare in modo che in questi anni i principi giuridici e umanitari trovino attuazione concreta anche in Stati refrattari a riconoscerli, come l'Iran.