
30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Federica Mazzoni sull'intellettuale assassinato 41 anni orsono
Ordine del giorno presentato dalla consigliera Federica Mazzoni :
Il Consiglio comunale di Bologna
Premesso che
nel corso dell’ultima indagine condotta dalla Procura di Roma nel 2015 sono emersi elementi di novità essenziali, idonei a mettere in discussione la dinamica dell'omicidio che vide come vittima lo scrittore e poeta bolognese Pier Paolo Pasolini presso l’Idroscalo di Ostia nella notte tra il 1° e il 2 novembre del 1975;
Pier Paolo Pasolini, uno dei più importanti scrittori e intellettuali europei del Novecento, è nato a Bologna nel 1922, nella nostra città si è formato, prima al Liceo classico Galvani e poi alla Facoltà di Lettere dell'Università di Bologna. È sempre a Bologna che dal 2004, in accordo con la volontà di Laura Betti, ha trovato dimora, presso la Fondazione Cineteca di Bologna, il Centro Studi - Archivio Pier Paolo Pasolini, diventato nel tempo sempre più un punto di riferimento nazionale e internazionale per gli studiosi. In occasione del 40' anniversario della sua morte, nel 2015, gli è stata dedicato nella nostra città il progetto "Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna, un insieme di iniziative promosse dal Comune di Bologna, nell'ambito delle iniziative Pasolini 1975/2015 riconosciute dal MiBACT - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, tra cui la mostra "Offcina Pasolini" al MAMbo, promossa dalla Fondazione Cineteca, in collaborazione con l'Istituzione Bologna Musei e l'Università di Bologna.
Evidenziato che
In particolare, nella ricostruzione della dinamica dell'omicidio, numerosi testimoni oculari e persone informate sui fatti hanno descritto in loco la presenza di almeno 6-7 persone attive nel linciaggio e di almeno due macchine nei 30-40 minuti in cui si consumò il delitto e in cui la vittima fu ascoltata gridare ‘aiuto’ per moltissimo tempo;
è inoltre emerso che alcuni dei testimoni hanno in anni recenti ricostruito orari e dinamica degli eventi che risultano essere incompatibili con la tesi dell’autore unico dell’omicidio e di come queste testimonianze non fossero mai stati verbalizzati dagli organi di Polizia nel 1975 all’indomani del fatto, benché abbiano dichiarato di aver riferito all’epoca le medesime circostanze;
indagini giudiziarie, ma non solo, hanno messo in luce che nell’agosto del 1975, furono sottratti dagli stabilimenti della società Tecnikolor di Roma alcune bobine di girato del film “Salò o le 120 giornate di Sodoma” e che parte di tale girato era stato effettuato nel 1974 dal regista in località Gardelletta di Marzabotto nei luoghi ove si era consumato 30 anni prima l’eccidio di 800 civili da parte delle truppe nazifasciste e che, in base a dichiarazioni rese dall’amico regista di Pier Paolo Pasolini Sergio Citti, era stato chiesto prima un riscatto per la riconsegna delle bobine e poi un’offerta di riconsegna gratuita del materiale, proprio nella sera tra il 1° e il 2 novembre del 1975;
solo nel corso dell’ultima indagine giudiziaria e nell’arco di numerosi anni e di altre inchieste sui rapporti tra eversione di destra-apparati deviati dello Stato e loggia massonica P2 è stato possibile comprendere che l’intero collegio peritale che ‘difese' il giovane Giuseppe Pelosi nel giudizio del 1976 avanti al Tribunale per i Minorenni di Roma era composto da elementi afferenti alla stessa loggia eversiva capeggiata da Licio Gelli;-dall’analisi della criminalità romana in cui maturò l’agguato a Pasolini sono emerse figure come quella di Antonio Pinna sulla cui sparizione e sulle cui attività indagarono appartenenti alle forze dell’ordine risultati in seguito alle attività di indagine svolte dalla Commissione di indagine sulla loggia massonica P2 presieduta dall’On. Tina Anselmi, iscritti anch’essi alla loggia massonica P2;
dall’analisi degli atti del processo a carico di Giuseppe Pelosi anche le uniche due testimonianze esterne a quella del ragazzo, paiono poste in forte dubbio, poiché il ristoratore che descrisse il ragazzo presente con Pasolini al “Biondo Tevere" prima dell’omicidio lo qualificò con una descrizione difforme dalla realtà, ovvero come “alto, magro, biondo e coi capelli lunghi” e il cittadino romano che vide i due nei pressi di un distributore di benzina risultò qualche anno dopo inserito a pieno titolo nel contesto di quella che verrà definita “Banda della Magliana”;
è inoltre emerso il fatto della consegna ad alcuni carrozzieri romani, sentiti in corso di indagine, di un autoveicolo imbrattato di sangue e fango diverso da quello di Pasolini, nella mattina del 2 novembre;
la compatibilità di un omicidio in cui han concorso più persone va riferita in primo luogo alla sentenza di primo grado pronunciata dal Tribunale per i minorenni di Roma in cui il quadro indiziario e i segni dell’aggressione sul corpo di Pasolini fecero lasciare aperta la pista, poi chiusa dai giudici dell’appello, del concorso con ignoti.
Sottolineato che
Riferimenti della critica affermano che Pier Paolo Pasolini tra il 1972 e il 1975 aveva già ultimato la scrittura di 600 cartelle del ‘romanzo summa’ "Petrolio" nel quale il tema cardine era quello dell’uso politico della cosiddetta “strategia della tensione” che dalla strage del 12 dicembre 1969 (Piazza Fontana), alle stragi di Piazza della Loggia a Brescia e del treno Italicus a Bologna nel 1974, aveva introdotto nel sistema politico italiano una variabile criminale in grado di rappresentare un condizionamento sistemico della democrazia italiana;
da recenti indagini è emerso che Pier Paolo Pasolini per poter scrivere queste parti del volume stava svolgendo in proprio un’attività d’inchiesta, corrispondendo direttamente con Giovanni Ventura, esponente di Ordine Nuovo legato al Servizio Informazioni Difesa (SID) e che aveva acquisito informazioni e documentazione su questa materia, scrivendo sulla prima pagina del Corriere della Sera - che proprio in quel tempo era al centro di un tentativo di scalata da parte di componenti della P2- articoli che avevano ad oggetto il tema della strategia della tensione e della ricerca della verità su quei terribili fatti di criminalità politica;
Uomini e contesti (P2, eversione nera e apparati deviati dello Stato) convergenti in questo erano oggetto di un’indagine condotta a Roma dal magistrato Vittorio Occorsio, assassinato il 10 luglio del 1976 dal comandante militare di Ordine Nuovo Pier Luigi Concutelli;
Pier Paolo Pasolini, prima del novembre del 1975 aveva subito pesanti minacce di morte, sia dirette che telefoniche, e negli anni precedenti era stato fatto segno di numerose aggressioni fisiche da parte di elementi dell’estrema destra romana;
Visto che
Lo scorso aprile a Bologna si è costituito il Comitato per la verità sull’omicidio di Pier Paolo Pasolini, presieduto dall'Avvocato Andrea Speranzoni, a cui aderiscono 1071 cittadini e cittadine bolognesi e numerose associazioni;
il Comitato bolognese ha chiesto ed appoggiato, assieme ad analoghi comitati costituiti in altre città italiane, la proposta di legge n. 57/15 (primo firmatario On. Paolo Bolognesi) volta ad istituite una Commissione parlamentare monocamerale di inchiesta per approfondire cause e contesti in cui venne perpetrato l’omicidio di Pier Paolo Pasolini;
la proposta di legge n.57/15 prevede la durata della Commissione parlamentare di un anno e sei mesi, ma che per gli evidenti termini di fine legislatura vigente, dovrà essere emendata a un anno.
Chiede e Invita il Sindaco e la Giunta a chiedere
che la Camera dei Deputati si attivi con urgenza per calendarizzare la discussione in aula della proposta di legge n. 57/15 (primo firmatario On. Paolo Bolgonesi) che prevede l’istituzione della predetta Commissione d'inchiesta.
F. Mazzoni