30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
La presidente Lembi apre la seduta solenne del Consiglio
Contro le mafie, seguire le trasformazioni dell'economia e gli appalti pubbliciRossella Lama e l'attività di contrasto all'illegalità della Commissione Attività Produttive
Giornata della legalitàConsiglio comunale straordinario
Consiglio comunale nella giornata contro le mafie Cittadinanza onoraria conferita a Roberto Saviano Saviano cittadino onorario di BolognaLa cittadinanza onoraria conferita a Roberto Saviano. Il capogruppo PD Sergio Lo Giudice sul riconoscimento a Palazzo d'Accursio.
Odg n. 47/2011 sulle infiltrazioni mafioseORDINE DEL GIORNO "ATTENZIONE ED IMPEGNO COMUNI PER LA PREVENZIONE ED IL CONTRASTO ALLA CRIMINALITA ' ORGANIZZATA ED ALLE INFILTRAZIONI MAFIOSE , PER LA PROMOZIONE DELLA LEGALITA ' E DELLA CITTADINANZA RESPOSANBILE NEL NOSTRO TERRITORIO ", PRESENTATO DALLE CONSIGLIERE LAMA, COCCONCELLI ED ALTRI IN DATA 25 LUGLIO 2011
Odg n. 92/2012 Io mi chiamo Giovanni TizianIl Comune di Bologna aderisce alla Campagna dell'Associazione "Da Sud" sul caso del giornalista sotto scorta per le minacce subite dalla mafia.
Io mi chiamo Giovanni TizianIntervento di inizio seduta del Consigliere comunale PD e Presidente della Commissione consiliare Mobilità, Infrastrutture e Lavori pubblici Francesco Critelli
Mafie in Emilia-Romagna, più che infiltrazioni, un sistema d'affariFrancesco Critelli interviene in Aula a presentazione di un suo ordine del giorno
Mafia in Emilia, dalla scuola una riscossa moraleDaniela Turci presenta un ordine del giorno sul protocollo Anci-Fondazione Caponnetto per una cultura della legalità come bene comune
Mafie in Emilia e la soglia d'attenzione della politicaFrancesco Critelli sulle responsabilità della diffusione della criminalità
Solidarietà a Don Ciotti e invito a BolognaOdg della presidenza del Consiglio approvato all'unanimità
Libera, azioni e persone contro le mafieUdienza conoscitiva sull'attività dell'associazione antimafia
Criminalità organizzata nel BologneseUdienza conoscitiva
Intervento in Aula del capogruppo Francesco Critelli:
"Grazie Presidente,
Saluto le autorità presenti, gli studenti e le studentesse qui presenti assieme ai loro insegnanti.
Oggi celebriamo la giornata della memoria e dell'impegno, due termini fondamentali per l'azione di contrasto nei confronti delle criminalità organizzate.
MEMORIA, perchè ricordare le tante, troppe vittime cadute per mano criminale è un modo per mantenere vivi esempio e testimonianza di chi, con il proprio lavoro e con il proprio coraggio e a rischio della propria vita si è opposto all'illegalità in tante parti del nostro paese.
IMPEGNO, perchè tutti coloro i quali sono oggi chiamati a combattere in prima linea hanno il DOVERE di avere tra le priorità della propria azione, la lotta in campo aperto contro gli inquinatori della democrazia e della libertà.
Mi permetto di aggiungere un terzo termine, che vorrei condividere con voi come già fatto anche da chi mi ha preceduto: LA CONOSCENZA.
La conoscenza di ciò che è o che può essere mafioso, dei tanti modi in cui un sistema criminale può insinuarsi in una città, in un territorio e condizionarne la vita sociale, economica e istituzionale.
“Vi posso dire che trovo maggiore difficoltà qui a fare le indagini antimafia, è più facile farle a Palermo, a Napoli, a Reggio Calabria. In quelle città ti affacci dalla finestra e conosci chi sono i mafiosi, ed è più facile perseguirli. Invece qui non si colgono neppure i segnali, ma non perché non si vogliono cogliere, ma perché non c'è l'abitudine a farlo, perché non si comprendono”
Sono le parole del Procuratore Capo di Bologna, dottor Roberto Alfonso, pronunciate ormai oltre due anni fa, ma punto di partenza imprescindibile per affrontare con consapevolezza il fenomeno criminale mafioso.
Quale territorio può dirsi esente dai fenomeni relativi alla presenza della criminalità organizzata? Non il nord Italia, in cui proliferano consigli comunali sciolti per mafia e politici che si "mettono a disposizione" in cambio di pacchetti di voti sicuri, Non il nostro, come testimoniato dalle numerose indagini e dai recenti fatti di cronaca che anche a Bologna e nei suoi dintorni hanno portato alla chiusura di esercizi commerciali o al sequestro di beni di diversa natura, grazie al prezioso lavoro delle forze dell'ordine che qui voglio ringraziare.
Ecco perchè il sentiero del nostro linguaggio e della nostra azione deve partire dalla memoria e arrivare all'impegno, ma attraversare la conoscenza del fenomeno mafioso per acquisire gli elementi utili a condurre una battaglia i cui rischi, altrimenti, finirebbero per essere sottovalutati.
Cosa può fare, quindi, un pubblico amministratore? come ci ha sollecitato pochi giorni fa Roberto Saviano, bisogna contrastare le mafie sul versante economico, vera e propria linfa vitale capace di dare spinta alla crescita della criminalità organizzata, bisogna limitare il continuo flusso di denaro che fa delle mafie la più florida industria del nostro Paese, a partire dallo spaccio di sostanze stupefacenti, da sempre fonte prioritaria di guadagno per le mafie in tutto il mondo.
Bisogna combattere contro l'economia criminale che colpisce imprese e società vittime della crisi che attanaglia il nostro paese, bisogna porre al più presto rimedio al vulnus della mancanza del reato di autoriciclaggio, che va superato al più presto e su cui sono convinto non mancherà l'attenzione del nostro Governo, come annunciato dal Presidente del Consiglio.
Anche la gestione dei beni confiscati dovrebbe essere favorita, in modo da consentirne un più agevole utilizzo, e regalare alla collettività pezzi di quel patrimonio generati da attività illecite.
Occorre una profonda sinergia tra i diversi livelli di governo locale, facendo leva sulla sensibilità che sia il Comune di Bologna sia la Regione Emilia Romagna hanno dimostrato nei confronti del fenomeno mafioso: dalla legge regionale del maggio 2011, qui richiamata dalla vice presidente Simonetta Saliera all'apertura dello sportello SOS GIUSTIZIA presso la sede del Quartiere Porto.
Certo, sono iniziative che devono rappresentare un punto di partenza e non di arrivo per una battaglia che va condotta senza timori o timidezze e con il pieno coinvolgimento della società civile.
Dobbiamo impiegare ogni nostra energia per evitare che Bologna e l'Emilia-Romagna assimilino concetti base del sistema mafioso: alcuni di noi, in questo consiglio comunale, sono nati e cresciuti in regioni in cui il diritto cessa di esistere e viene sostituito dal concetto di favore, in cui ciò che conta per rivendicare, anche solo in parte, la possibilità di vivere in un sistema democratico, è piegare la testa di fronte a chi a sua discrezione determina i destini di un intero territorio.
Ecco perché nell'aggiudicazione degli appalti, nei concorsi pubblici, nelle nomine pubbliche, nella complessiva gestione delle Istituzioni e del tessuto economico, sociale e produttivo, è imprescindibile fare fronte comune affinché tutto avvenga secondo criteri di diritto, opportunità, di difesa delle classi deboli, di merito.
è questo il messaggio più importante che possiamo e dobbiamo dare alle giovani generazioni, presenti in questa aula, in piazza a manifestare o nelle scuole a costruirsi un futuro: assicurare loro che la nostra battaglia sarà per una Bologna immune da quel virus composto da interessi economici, relazioni pericolose, assenza di criteri di giustizia sociale nella conduzione e nella gestione della cosa pubblica, in tutte le sue espressioni.
Concludo, riassumendo il senso del mio intervento ricordando Don Peppe Diana, di cui due giorni fa ricorreva il ventennale dell'uccisione: il suo impegno con i giovani, per educare alla conoscenza e al rifiuto della camorra, il suo stare dalla parte dei più deboli per contrastare abusi e ingiustizie, il suo capire che bisognava stare nelle istituzioni, perché fossero in mano a persone capaci di non piegarsi e di ribellarsi a un sistema opprimente e aggressivo siano sempre un monito affinché il 21 marzo di ogni anno possa servire anche a dire, con piena consapevolezza, che le Istituzioni, la Politica e tutte le componenti della nostra città continueranno ad essere in prima fila, senza nessuna timidezza, senza nessuna ritrosia, evitando inutili contrapposizioni che non contribuiscono a risolvere i problemi di cui siamo consapevoli.
Vi ringrazio."