
30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Nella seduta di lunedì 12 dicembre 2016 il Consiglio ha approvato un ordine del giorno sull'attuazione della legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere della regione Emilia Romagna, presentato dalla consigliera Federica Mazzoni.
Di seguito il testo dell'odg ed ion allegato il comunicato stampa.
Il Consiglio comunale di Bologna
Premesso che
la realizzazione dell'uguaglianza sostanziale tra donne e uomini, l'eliminazione di tutte le forme di discriminazioni e le disparità di genere in tutti gli ambiti della vita pubblica e privata concorrono a una migliore forma di democrazia, nonché a un più equo sviluppo complessivo della società, ispirato ai princìpi di una cittadinanza consapevole, al rispetto per le differenze di scelte di vita delle persone che compongono la comunità bolognese;
l'Italia ha ratificato e reso esecutive:
la Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW) con la legge 14 marzo 1985, n.132, la Convenzione di Istanbul del Consiglio d'Europa sulla prevenzione la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica con la legge 27 giugno 2013, n.77 la Regione
Emilia-Romagna sta attuando nella presente Legislatura la L.r. 27 giugno 2014, n.6 "Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere", attraverso una serie di azioni di sistema, come il recente Piano regionale per il contrasto della violenza sulle donne, e di strumenti messi a disposizione delle Amministrazioni locali, tra i quali la sottoscrizione di un protocollo di intesa per realizzare gli obiettivi di parità in ogni ambito di competenza lo Statuto del Comune di Bologna afferma che il Comune:"orienta la propria azione per prevenire e rimuovere ogni forma di discriminazione" (Titolo I, art. 2, co.3 ter),"assicura condizioni di pari opportunità tra donne e uomini", "favorisce un'organizzazione della vita urbana per meglio rispondere alle esigenze dei cittadini e delle famiglie" (art. 2, co.4), "promuove la tutela della vita umana, della persona e della famiglia, la valorizzazione sociale della maternità e della paternità, assicurando sostegno alla corresponsabilità dei genitori nell'impegno di cura e di
educazione dei figli, anche tramite i servizi sociali ed educativi " (art. 2, co.9).
Premesso inoltre che
il Ministero della Salute intende realizzare per la giornata del 22 settembre 2016 l'iniziativa di informazione e formazione sulla fertilità nell 'ambito del "Fertility Day";
Il lancio della campagna di comunicazione inerente la suddetta Giornata e il Piano nazionale della Fertilità hanno mostrato criticità in termini di enunciazione dei contenuti espressi, in ordine a una mancata sensibilità nei confronti delle donne e delle coppie che non riescono o non possono avere figli, oppure che non li desiderano, veicolando messaggi da molte e molti considerati irrispettosi e indelicati.
Il Comune di Bologna ha da subito preso le distanze da quella campagna di comunicazione e ha cancellato e modificato il carattere di alcune iniziative proposte dal Ministero della Salute, riportando su un piano strettamente informativo e sanitario il tenore del convegno che verrà ospitato a Bologna;
Evidenziato che:
In Italia la natalità è da anni, ancor prima della più recente crisi economica, in fase decrescente. Infatti secondo le stime ISTAT dello scorso gennaio, nel 2015 in Italia sono nati per la prima volta meno di 500.000 bambini, soglia psicologica che testimonia l'esistenza di un problema demografico;
A Bologna, pur ravvedendo una fase di ripresa delle nascite -nel 2015 sono stati 3.214 i nati da genitori residenti in città- è presente una situazione demografica problematica, in linea con il trend nazionale. Il tasso di fecondità totale (rapporto fra nati e la consistenza delle donne in età feconda) in città è aumentato negli ultimi venti anni (oggi è a quota 1,32) ma siamo ancora ben lontani dalla soglia minima per garantire il ricambio generazionale (pari a 2,1 figli per donna). Relativamente all'evoluzione delle nascite, si prevede una diminuzione del numero dei nati rispetto ai valori relativamente consistenti registrati attualmente.
La libera e consapevole scelta di avere figli e figlie rappresenta un essenziale elemento inerente la più profonda soggettività delle singole e dei singoli, ma che tale scelta non può dirsi condizionata solo e semplicemente da fattori individuali e sanitari, quanto da un contesto socio-economico e culturale capace di sostenere in maniera adeguata e incentivante l'essere oggi madre e padre, per quelle e quelli che lo desiderano, e le famiglie.
Sottolineato che
dati ISTAT della ricerca "Avere figli in Italia negli anni 2000" (2014) riportano che i figli "attesi", ovvero la somma tra quelli già avuti e quelli che la donna progetta di avere lungo il corso della propria vita, sono 2,3; dato emblematico se confrontato col tasso di fecondità totale di 1,39 per donna (nel 2013), nello specifico tre donne su quattro tra quelle che hanno un figlio vorrebbero averne almeno un altro. Il 57% circa di queste propende per una famiglia con due figli, mentre il 13,1% contemplerebbe la nascita di due ulteriori figli;
Pertanto
si ritiene importante affrontare il tema della salute sessuale e riproduttiva, della fertilità femminile e maschile coinvolgendo i cittadini e le cittadine, ravvedendo la necessità di pianificare e realizzare azioni trasversali a tutte le politiche pubbliche, organiche e strutturali, tra i diversi soggetti istituzionali, compreso quello locale del Comune di Bologna, in merito al sostegno della maternità e della paternità, e al contrasto delle discriminazioni e degli stereotipi che ancora permangono tra donne e uomini.
Invita Sindaco e Giunta
a sottoscrivere il Protocollo di Intesa in attuazione della Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere della Regione Emilia-Romagna (l.r. 27 giugno 2014, n.6) individuando, per quanto di propria competenza, le azioni più efficaci e cogenti agli obiettivi espressi.
F.to: F.Mazzoni, C.Mazzanti, S.Lembi, V.Zanetti, I.Angiuli, A.Colombo, R.Fattori, R.Persiano, E.Leti, G.Di Girolamo, L.Bittini, N. De Filippo, M.C.Manca, F.Errani, R.Li Calzi, M.Ferri, M.Lombardo.