
30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Interrogazione di Francesco Errani
E’ confermato, ancora tagli all’istruzioneDaniela Turci sulle recenti misure del Governo
Il regolamento dei nidi e delle scuole dell'infanzia recepisce la nuova IstituzioneFrancesco Critelli e il gruppo Pd favorevoli alla delibera
Istituzione scuola, via libera dal Consiglio comunalePrevista l'operatività per settembre
Intervento di dichiarazione di voto del capogruppo Francesco Critelli sull'O.D.G. N. 229: COSTITUZIONE DELLA ISTITUZIONE DEI SERVIZI EDUCATIVI E DELLE SCUOLE DELL'INFANZIA
Questo intervento a nome del gruppo del PD, il nostro voto sarà favorevole alla delibera.
Alcune situazioni simili le abbiamo già vissute in altre occasioni. Quando uno non si impressiona se un cosiddetto sindacato si presenta in trenta davanti un porta di un ufficio personale inveendo contro chi occupa quell’ufficio si figuri se c’è da impressionarsi per qualche legittima protesta in Aula di Consiglio.
Voto favorevole da parte del gruppo del PD che in questi mesi ha discusso al proprio interno, certo anche con delle difficoltà, con dei punti di vista differenti, che hanno tutti piena legittimità e piena cittadinanza - in particolar modo quando discutiamo di una delibera che tocca la vita di tante persone, non solo da un punto di vista lavorativo, perché questa è l’ambizione che noi ci poniamo, quella di dare finalmente una risposta ad un sistema che è fermo da troppi anni, che oggi vive tante difficoltà e che noi votando oggi per l’istituzione abbiamo l’ambizione di voler rilanciare.
Abbiamo incontrato come gruppo consiliare anche delle rappresentanti delle maestre del sindacato, dell’associazione che di più in queste settimane si sta opponendo a questo progetto, e le abbiamo ascoltate. Noi, almeno questo è il nostro auspicio, vorremmo che questa strada di dialogo pur nella diversità di opinioni possa non interrompersi anche nel futuro, perché noi oggi votiamo per l’istituzione, ma questo è quello che sta a cuore al Partito Democratico nella chiarezza della decisione, nella chiarezza del voto che oggi assumiamo in quest’aula. Certo, io credo che si debba anche ricordare che starà al Consiglio comunale il potere di indirizzo e controllo sull’istituzione. Sarà il Consiglio comunale che continuerà a determinarne le scelte, le ricadute, gli indirizzi.
Questa non è un’interpretazione del gruppo del Partito Democratico, questo è uno dei punti su cui ci siamo trovati subito in sintonia, questo è uno dei punti su cui noi vogliamo continuare a lavorare nell’interesse di tutta la città di Bologna, perché la città di Bologna che noi amministriamo, è una città che contiene in sè tanti interessi tra loro diversi, tante necessità diverse e lo sforzo che noi oggi vogliamo compiere va incontro a questa complessità. È legittimo che qualcuno non sia d’accordo, che ci sia del dissenso, è un po’ meno legittimo insultare un Consigliere comunale che esprime liberamente e democraticamente la propria intenzione di voto, perché chiunque di noi siede qui è innanzitutto un cittadino come gli altri e dai cittadini è stato votato. E siamo qui perché qualcuno ha scritto il nostro cognome su una scheda elettorale. Penso che, quando noi scegliamo di assumerci delle responsabilità di governo lo facciamo sulla base di un programma elettorale, che poi si traduce in un atto di indirizzo a inizio mandato, che abbiamo discusso e che abbiamo votato, eravamo in ventitré e tanto nel programma elettorale e tanto nelle linee guida che conservo nel cassetto qui, c’era la scelta dell’istituzione.
Ho ascoltato gli interventi dei colleghi che fanno parte della Maggioranza, che hanno sollevato alcune riflessioni, dicendo che non è possibile dire che chi non vota oggi per la delibera voti contro l’assunzione e la stabilizzazione di lavoratori e lavoratrici oggi precari. Capisco che la politica lasci sempre tanti spazi alle interpretazioni, alle modalità con cui si esprime un giudizio che si traduce poi in un voto in aula; però sta di fatto che l’istituzione ci consegna la possibilità di dare questa risposta. Essendoci questa risposta - può piacere o meno, ma questa risposta c’è - la si può contestare nei modi e nei tempi, legittimo, ma questa risposta c’è, ognuno si assume la sua responsabilità, anche perché non un mese fa o due mesi fa, ma quattro giorni fa abbiamo votato un bilancio, in cui, come ha detto bene il collega Caviano, certe scelte erano già contenute.
Noi votiamo per l’istituzione, votiamo dopo averne discusso, dopo esserci confrontati; votiamo dopo un periodo che non è stato sicuramente facile. Ci dispiace che i toni siano così tanto esasperati, ci dispiace che ci siano certe reazioni, alcune comprensibili, altre un po’ meno. Ma tutte le scelte che noi assumiamo in quest’aula, sono scelte coerenti con quanto abbiamo detto ai cittadini in campagna elettorale e sono scelte soprattutto che vogliamo assumere nell’interesse di tutta la città di Bologna e la città è fatta di maestre, è fatta di tanti cittadini che ci chiedono di riformare le cose che necessitano di essere riformate. Sono di questa idea, l’ho detto all’inizio, probabilmente non c’è questa volontà, ma io credo che proprio perché sta in capo al Consiglio comunale il potere di indirizzo e di controllo sull’istituzione, il mio auspicio è che superato questo momento di tensione, si possa continuare comunque a fare un lavoro comune assieme a tutte quelle persone e assieme a tutte quelle forze che ci vogliono stare. Le porte del Consiglio comunale sono aperte, la nostra volontà c’è, ma è bene che si impari a distinguere tra la volontà di confronto, che c’è e non cesserà mai di esserci, e il tentativo di impedire ad un Consiglio comunale, ad una Maggioranza, ai singoli Consiglieri di poter proseguire nella loro azione di governo della città.
Concludo, perché penso che questo dibattito ci abbia portato via tanto tempo, ne discutiamo da tanti mesi, è ormai un percorso lungo che ha coinvolto la città nelle sue diverse componenti, ma credo che abbiamo riaffermato un principio. Credo che con il voto positivo di questa aula, si possa non chiudere una pagina, ma aprirne una nuova nell’interesse della città, nell’interesse dei cittadini che ci chiedono di avere servizi di qualità e allora la sfida che io lancio, anche a quelle persone che fanno fatica a capire che un Consiglio comunale è un organismo democratico eletto dai cittadini e che i Consiglieri comunali non vanno offesi solo perché esprimono un voto diverso rispetto alle aspettative, la sfida che io lancio a tutti coloro i quali oggi esprimono posizioni contrarie è quella di stare in questa strada di cambiamento, è quella di portare un contributo fattivo, è quella di sapere che pur nella non condivisione di alcune scelte, c’è comunque uno spazio per scrivere insieme alcune pagine della storia di questa città. Se così sarà, noi ne saremo contenti; se così non sarà, questo ci amareggia, ma non ci impedirà di proseguire lungo la strada delle riforme di cui la nostra città ha bisogno.