
30° Anniversario del Programma Erasmus, seduta del 10 luglio 2017
Delibere e odg collegato approvati in Consiglio comunale lunedì 3 luglio 2017
Approvata delibera per contributo straordinario. Seduta di lunedì 26 giugno 2017.
Delibere adottata dal Consiglio comunale, lunedì 19 giugno 2017.
approvata delibera di modifica
Seduta di Consiglio comunale del 5 giugno 2017
Seduta solenne del Consiglio comunale venerdì 16 maggio 2017
Illuminazione in blu e giallo del Palazzo del Podestà, Festa dell'Europa - 9 maggio 2017
Delibera approvata dal Consiglio comunale lunedì 8 maggio 2017.
Unanime adozione di odg dell'Ufficio di Presidenza in Consiglio comunale.
Minuto di silenzio del Consiglio comunale lunedì 10 aprile 2017
Unanime adozione ed immediata esecutività della delibera di Consiglio del 3 aprile 2017
Unanime approvazione in Consiglio comunale lunedì 3 aprile 2017
Ulteriori delibere approvate in Consiglio il 3 aprile 2017
Minuto di silenzio del Consiglio comunale
Delibere approvate lunedì 27 marzo 2017.
Seduta solenne del Consiglio comunale il 24 marzo 2017.
Seduta solenne mercoledì 18 gennaio 2017
Seduta solenne per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato
Intanto voglio ringraziare i due relatori, il dottor Stocchiero e il dottor Chesani, per le relazioni che hanno illustrato a noi Consiglieri ed ai cittadini che hanno partecipato a questo Consiglio aperto.
Hanno citato numeri veramente impressionanti, numeri che danno la misura di cosa significhino immigrazione e povertà. Hanno anche spiegato le ragioni che determinano questi fenomeni. I numeri che ci riguardano sono molto preoccupanti. Devo dire, altresì, che, quando sentivo questi numeri e sentivo le motivazioni, ho pensato all’emigrazione che ha coinvolto cittadini italiani per decenni. Dall'Unità d’Italia in avanti, oltre 20 milioni di cittadini italiani sono usciti dai confini del Paese.
Parlando con i colleghi, mentre ascoltavamo questi interventi, ho pensato al fatto che ho avuto la fortuna di visitare il Museo dell’Emigrazione, che invito tutti ad andare a vedere. Si trova in Basilicata. Consigliera Scarano, noi l'ascoltiamo sempre molto attentamente quando lei parla. La ascoltiamo attentamente, ma la invitiamo ad andare a vedere questo museo. Lo vada a vedere! Lo dico per farle capire che noi la ascoltiamo, ma non condividiamo nulla di quanto lei dice, nulla!
Abbiamo una concezione differente di che cosa significhi emigrazione. Abbiamo una concezione differente di che cosa significhi accoglienza. Abbiamo una concezione differente di come rapportarci a un fenomeno di cui, per gran parte, - come colgo dall'intervento del collega Bugani, se non ho capito male - noi occidentali, cosiddetti Paesi sviluppati, portiamo il peso di contraddizioni pesanti. Il nostro colonialismo – tutto– ha creato le basi e i presupposti per dare luogo a questi fenomeni spaventosi. Questo è il dato! Noi, quindi, siamo ben attenti, anzi attentissimi! Per questo, crediamo – e lo pratichiamo – che tutti noi, tutti indistintamente, così come tutti i Paesi occidentali, dobbiamo essere coerenti e rispondere, sia sul piano dell'accoglienza, sia sul piano degli interventi, con senso di responsabilità per il momento internazionale che stiamo vivendo.
Prima sentivo il dottor Chesani illustrare le modalità con cui si è mosso il CEFA, che ringrazio. Sotto questo aspetto, credo che nel momento in cui noi, Paesi occidentali, parliamo di contenere il fenomeno migratorio, dobbiamo anche andare a vedere il nostro comportamento e quali risorse stanziamo per questi Paesi e quale grado di collaborazione mettiamo in campo nei loro riguardi. Non nei confronti di dittatori che casomai questi soldi li usano per comprare armi dai cosiddetti Paesi occidentali, che gentilmente gliele vendono tanto per fare un po' di soldi e un po' di cassa sulle spalle della miseria umana ! No, quei finanziamenti, quelle collaborazioni permettono crescita, sviluppo, autosufficienza alimentare e di sviluppo. Se andiamo a vedere l’andamento di questi tagli, il dato è impressionante per le poche risorse date. Addirittura abbiamo avuto governi, con esponenti che oggi sono in questo Consiglio, che pretendevano di insegnarci come si sta al mondo e che per circa otto anni hanno completamente tagliato i fondi alla cooperazione internazionale. Poi abbiamo ricominciato a finanziarla e credo che questo sia un segnale.E questo è un punto! Ritengo che se non risolviamo questo problema, pur avendo un obbligo morale e civile di ospitalità e di aiuto verso popolazioni e profughi che arrivano nel nostro Paese, dobbiamo anche fare un discorso molto chiaro e molto netto – e questo Governo lo sta facendo – agli altri Paesi europei, a quei Paesi che creano muri e barriere, a quei Paesi che fino a pochi anni fa erano essi stessi fonte di ondate migratorie spaventose.
Ricordo, per esempio, il fenomeno polacco, il fenomeno ungherese o il fenomeno bulgaro. Oggi, questi Paesi hanno atteggiamenti sordi e inumani. Basti vedere che cosa sta succedendo in Serbia !Ecco, credo che da questo punto di vista noi dobbiamo esigere coerenza ed essere noi stessi coerenti. L'Italia ha dato un contributo enorme. Ci accusano di salvare vite umane in mare. E che cosa dovremmo fare, girarci dall'altra parte e lasciarli morire? Che morissero tutti! È questo? Respingerli? Lasciare affondare i barconi? No!
Abbiamo ancora un senso di dignità nazionale e personale che facciamo valere in ogni momento. Ce ne assumiamo la responsabilità! È vero, abbiamo concezioni differenti rispetto ad altri discorsi e ce ne assumiamo pienamente la responsabilità da tutti i punti di vista. Però, non dimentichiamo il nostro passato e diamo battaglia affinché l’Europa rispetti gli accordi e i patti, affinché i finanziamenti allo sviluppo vengano dati e non tagliati, con accordi di collaborazione e di sviluppo. Questo è il punto. Ma non dobbiamo giustificare questo con la non accoglienza. Noi italiani non dimentichiamo – non dimentichiamo! – e saremo presenti, continueremo in quest'operazione con tutte le difficoltà del caso, perché siamo persone, non siamo animali.